Robbie Morrison – Sull’orlo del baratro

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Editore Fazi – Collana Darkside
Anno 2025
Genere Thriller
468 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Sabrina Terziani


“Siamo tutti sull’orlo del baratro. Alcuni di noi ci cadono dentro, altri ci vanno di proposito, altri ancora vengono spinti. Ma il baratro è lì, che ci aspetta tutti. Quello che conta è il modo in cui lo affrontiamo.”

Glasgow, 1932, Jimmy Dreghorn e Archie McDaid fanno parte della nuova squadra di polizia, gli Intoccabili in Kilt, creata dal nuovo comandante, Percy Sillitoe, venuto dall’Inghilterra per combattere la criminalità delle gang che in quel momento devastavano la città, lacerata da tensioni sociali, disoccupazione, povertà e dalla corruzione, in piena crisi per la Depressione economica.
I due li troviamo subito alle prese con un caso un po’ particolare, un uomo viene ripescato nel fiume Clyde; ma non si tratta del solito ubriacone, è nientedimeno che Charles Geddes, avvocato penalista, ma sposato anche con Isla Lockhart, trovato sì nel fiume, ma con la gola tagliata. I Lockhart a Glasgow sono conosciutissimi, per i cantieri navali, per tutti i loro affari, ma anche per la loro benevolenza verso i ceti più poveri.
E di quest’ultima cosa Dreghorn ne sa più di qualcosa.
Infatti, da giovanissimo Jimmy ha lavorato per la famiglia Lockhart, e poi è diventato un giovane pugile, nella scuola di Sir Ian Lockhart stesso, prima della devastante prima guerra mondiale.

Vista la vecchia conoscenza della famiglia Lockhart e su richiesta della stessa Isla, a Dreghorn vengono affidate le indagini sulla morte del marito, anche se si sta occupando di altro. Ordini dall’alto, che fanno tornare a galla vecchi ricordi mai sopiti, vecchie recrudescenze di un passato neanche troppo lontano.
Dreghorn e McDaid, cominciano ad indagare e rimestando nel torbido mondo della criminalità di Glasgow, cominciano a scoprire una città che nasconde tantissimi segreti e soprattutto la commistione tra le gang della città, tra cui i Billy Boys di Hunter, i poteri forti dell’amministrazione municipale, qualche poliziotto corrotto, e le grandi e potenti famiglie di Glasgow come i Lockhart stessi.

Azione, omicidi e criminalità organizzata sono ben descritti dalla penna di Morrison, e sono soltanto alcuni degli ingredienti di un piatto ben più succulento di quello che si possa immaginare.
Morrison, con la sua prosa schietta e da fumettista qual è, è riuscito a portarci dentro la fumosa Glasgow, negli angoli bui, come nei salotti bene, e nelle Tea Room in voga all’ora, quasi alle porte dell’avvento della seconda guerra mondiale e del nazifascismo, rendendoci il romanzo un’immagine particolarmente realistica.
I personaggi principali, Dreghorn e McDaid sono praticamente uno l’antitesi dell’altro. Appartengono a due diverse religioni, uno è cattolico e l’altro protestante. Nonostante questo, tra i due c’è una grandissima stima. McDaid è un gigante buono, ma non disdegna di menare le mani quando ce n’è bisogno. È un sentimentalista, che si fa trasportare dalla rabbia quando vede cose che non riesce a capire.
Dreghorn è un ex pugile, è un amante della musica jazz, è cattolico, ma lui si definisce non più praticante: Dio lo ha perso durante la guerra mondiale, quando ha visto una marea di brutture. Anche lui è un sentimentale, e rivedere Isla gli costa molto, soprattutto in fatto di brutti ricordi.

La bellezza del romanzo però è la costruzione che l’autore fa della sua storia, che non è una ma tante. Sono diverse le trame che poi si uniranno in un unico filo conduttore che poterà al colpo di scena (neanche tanto) finale.
È un po’ triste, molto cupo, ha alcuni sprazzi di gentilezza e delicatezza che vengono spazzati via in un istante. È folle, come molti dei soldati tornati dal fronte.
Consigliatissimo. Spero che i due detective tornino al lavoro insieme per nuove avventure, perché in questo momento un po’ ne sento la mancanza.

Silvia Marcaurelio


Lo scrittore:
Robbie Morrison è uno sceneggiatore scozzese noto per il suo lavoro nel fumetto britannico, in particolare su 2000 AD, dove ha co-creato con Simon Fraser la celebre saga Nikolai Dante, vincitrice dell’Eagle Award nel 2002. Debutta su Judge Dredd Magazine con spin-off come Shimura (con Frank Quitely), e firma per 2000 AD anche serie come Shakara (disegni di Henry Flint) e numerosi racconti brevi. Nel 2002 esordisce negli USA con Spider Man’s Tangled Web (Marvel) e lancia poi la seconda serie di The Authority per Wildstorm, dando vita al crossover Coup D’État.
Ha scritto la miniserie legata al videogioco Deus Ex: Human Revolution e collaborato con Dave Gibbons al progetto Treatment. Nel 2013 pubblica Drowntown (con Jim Murray) e tra il 2014 e il 2017 sceneggia Doctor Who, le nuove avventure del dodicesimo dottore (Lion). Nel 2021 esordisce nella narrativa con Sull’orlo del baratro, noir ambientato nella Glasgow postbellica, vincitore del Bloody Scotland Debut Prize, pubblicato in Italia nel 2025 da Fazi.