Jean Claude Izzo – Casino totale

2510

Il libro:
Edizione E/O
Anno 1999
Brossura
Traduzione Barbara Ferri

La trama:

Dopo anni di vagabondaggi nei mari del Sud, Ugo torna a Marsiglia per vendicare Manu, l’amico di gioventù assassinato dalla malavita. Ma anche lui resta ucciso e toccherà a un terzo amico, Fabio Montale, il compito di fare giustizia. Tutti e tre – Ugo, Manu e Montale – sono cresciuti nei vicoli poveri del porto di Marsiglia. Assieme hanno fatto i primi furtarelli, poi qualche rapina, ma hanno anche condiviso i sogni di paesi esotici, i primi dischi e i primi libri, le nuotate in mare, le ubriacature. E soprattutto hanno amato la stessa donna, Lole. Poi le strade si sono separate: Manu si è perso in giochi criminali troppo grandi, Ugo è partito, Montale è diventato uno strano poliziotto, più educatore di strada nei quartieri che sbirro.
Il libro è, come risulta dallo stile inconfondibile di Izzo, un misto di emozione e rabbia, tristezza e tenerezza.
Una Marsiglia che presenta una spaccatura di razze e di bande malavitose. La difficoltà, come sempre, di convivere pacificamente con culture diverse.
Mi ha colpito una frase nel libro che dice: “Marsiglia appartiene a chi ci vive”, così come dovrebbe essere per ogni luogo del mondo.
Tre amici d’infanzia, un legame strettissimo, tanto da amare perfino la stessa donna. Tre destini che si separano, per diverse scelte di vita, che amaramente si ritroveranno.
Non all’altezza di “Il sole dei morenti”, ma sicuramente da leggere da parte di chi apprezza il noir mediterraneo, un genere forse di nicchia, ma straordinario per le sensazioni che riesce a trasmettere.

Sul blog trovate anche altre recensioni: Aglio, menta e basilico e Il sole dei morenti.

Lo scrittore:
Nato nel 1945 a Marsiglia e morto nel 2000. E’ stato scrittore e sceneggiatore.