Carsten Stroud – Niceville

2687
Editore Longanesi
Anno 2012
414 pagine – rilegato con sovraccopertina
Traduzione Michele Fiume[divider] [/divider]

nicevillegrandeFecero andare avanti e indietro la registrazione qualche altra volta, ma era sempre uguale.

Alle 15.13.55 Rainey Teague c’è, è proprio lì.
Alle 15.13.56 il ragazzo scompare.
Non sguscia fuori dall’inquadratura, non si abbassa, non salta verso l’alto, non si allontana, non si trasforma in uno sbuffo di fumo, non viene strattonato via dalla mano di uno sconosciuto.
No, scompare di colpo, come se fosse stato soltanto un’immagine digitale e qualcuno avesse premuto il tasto CANCELLA.
Rainey Teague d’un tratto sparisce.
E non torna più.

Niceville, piccola cittadina del Sud America. Di vecchio stampo, con negozi e abitazioni di mattoni rossi e ottone, affacciati su viali ombrosi e ampie strade in pavé delineate di lampioni in ferro battuto. Aveva un’incidenza di rapimenti, pari a 5 volte la media nazionale.

Rainey Teague, un ragazzino di 10 anni, di ritorno dalla scuola Regiopolis Prep, distante un solo chilometro e mezzo da casa sua, scompare improvvisamente. Sembra che un attimo prima di non essere più trovato, stesse guardando uno specchio antico all’interno della vetrina di un negozio.
Il detective Nick Kavanaugh, 32 anni, ex combattente delle forze speciali, indagherà insieme alla moglie Kate ma, nel giro di trentasei ore, la vita di molte persone cambierà e verrà travolta dagli eventi.
Niceville, un luogo abitato dal Male e infestato dai fantasmi della storia, fondato da quattro famiglie: Teague, Cotton, Haggard, Walker. In ognuna di queste, si celano dei drammi e dei misteri..Qualcuno si azzarda a immaginare che Crater Sink, la montagna che sovrasta la cittadina, sia abitata da qualcosa di malvagio. Che fosse maledetto..lassù, sin dai tempi dei Cherokee, ancora prima che i bianchi ci mettessero piede.
I primi tre capitoli del romanzo sono pazzeschi, nel vero senso della parola. Si viene travolti dagli eventi e dall’originalità della trama. Credo di non svelare nulla del romanzo, raccontando che il ragazzino scomparso viene ritrovato – vivo – in una tomba completamente sigillata e murata da 100 anni, con lui dentro, scioccato per sempre. E questo fa capire quanto Carsten Stroud sia bravissimo a creare una prosa fulminante, sin dalle prime pagine. Come a voler sottolineare quanto sia facile che in una tranquilla cittadina si celino i drammi peggiori. Ed è forse questo punto di forza, che si trasforma in una debolezza, perché proseguendo nella lettura, subentrano molte figure che, seppur seguendo un filo logico che conduce all’epilogo del romanzo, confondono l’intreccio – già di per sé complicato – e trasformano il romanzo da thriller a horror, a sovrannaturale..
In alcuni momenti, mi sono trovata similitudini a Hitchcock e E.A. Poe, per la comparsa di corvi neri svolazzanti e che trasmettono una sensazione di dejà vu, anche se probabilmente hanno motivo di essere presenti all’interno della trama.
Resta un che di incompiuto, secondo me, come fosse un preludio ai romanzi che seguiranno, considerata questa una trilogia, seppur una trama assolutamente fuori dal comune.
Mi aspetto quindi grandi rivelazioni dai prossimi due romanzi, da uno scrittore che mi ha comunque colpita per come ha saputo proporsi alle case editrici e ai lettori!
Se avete voglia di dedicare qualche minuto a questa video intervista via Skype di Elena Dalmasso per Il Libraio.it., in cui lo scrittore ringrazia LONGANESI per l’accoglienza e il trattamento riservato al suo libro e alla fine del video saluta i lettori in italiano:

Lo scrittore:

Carsten Stroud è autore di bestseller in cima alle classifiche del New York Times e vincitore di numerosi premi letterari. Vive e lavora a Thunder Beach, in Canada.
Sfoglia l’anteprima: http://edigita.cantook.net/p/20405