Domenico Cacopardo Agrò e il maresciallo La Ronda

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Di Domenico Cacopardo lessi un romanzo qualche tempo fa, Agrò e la scomparsa di Omber  ed ebbi modo di intervistare lo scrittore, l’intervista risale a più di un anno fa, ma è stata una piacevole chiacchierata!

Marsilio, a gennaio 2013, propone un altro romanzo su Italo Agrò, personaggio ormai divenuto famoso grazie allo scrittore, e questa è la trama:
Sant’Alessio Siculo, fine estate 1975. Il futuro dottor Italo Agrò, è ancora studente di legge nell’università di Napoli e sta terminando le vacanze nel suo paese d’origine. Il maresciallo dei Carabinieri, Augusto La Ronda, che ha già in passato chiesto a Italo di aiutarlo a stilare qualche rapporto particolarmente delicato, lunedì 7 settembre, lo fa prelevare in un bar di Letojanni, dov’era con gli amici, e condurre in caserma: nel pomeriggio è stato ritrovato tra i ruderi della chiesa di Sant’Agostino il cadavere di Biagio Mudaita, un giovane che lavorava nell’amministrazione della falegnameria paterna. Tra i manicaretti familiari, il mare della sua terra, il passaggio definitivo dall’adolescenza all’età adulta e gli aromi di una Sicilia lussureggiante, Italo Agrò non si limita a correggere il rapporto che il maresciallo intende inviare alle superiori autorità: si appassiona al caso e, in modo riservato, ma non troppo, collabora con La Ronda con suggerimenti e riflessioni che lo aiutano nelle indagini, mentre si consumano quegli ultimi giorni di vacanza durante i quali Italo inizia la sua storia d’amore con Irene Mangiacola, detta Nené.