Cristina Fallaràs – Innocenti

2583
Editore Feltrinelli / Collana FOXCrime

Anno 2013
224 pagine – brossura con alette
Traduzione di Marco Amerighi

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Barcellona, una città diversa dalle riviste turistiche che la tratteggiano cosmopolita e artistica con i palazzi decorati di Gaudì. Un luogo in cui il lato oscuro del male si cela dietro un velo di disattenzione e noncuranza.

L’investigatrice Victoria Gonzàlez, dal caliginoso passato, ex giornalista e per di più incinta, deve muoversi in questo ambiente alla ricerca di due sorelline, di tre e quattro anni, scomparse da alcuni giorni. Una è stata brutalmente uccisa e l’altra potrebbe essere ancora viva. L’incarico le è stato affidato in forma anonima e accompagnato da un consistente assegno,
Comincia così una caccia estenuante fra i quartieri malfamati di Barcellona, resa alquanto difficile dalla gravidanza avanzata, che le causa movimenti più difficili e lenti, oltre a temere per la sua incolumità. Una ricerca che porterà Victoria a fare i conti con il proprio passato.
Dopo aver recensito Dolores Redondo e il suo romanzo Il guardiano invisibile, questo romanzo va ad incrementare il “contorno noir” di  Feltrinelli. Infatti, da giugno 2012 pubblica la collana FoxCrime dedicata agli amanti del brivido e questo è il secondo noir proposto.
Il tema è forte, perché coinvolge due bambine e io, come scritto in altre recensioni, faccio fatica a leggere storie di questo tipo. Fortunatamente, la scrittrice ha saputo focalizzare l’attenzione su temi legati alla famiglia e alle responsabilità genitoriali, alleggerendo la lettura.
Victoria Gonzàles è un personaggio contraddittorio e misterioso e non si ha la benché minima idea della sua personalità. Sprazzi di informazioni la vedono legata a doppio filo al Pescatore, una volta chiamato Il Santo, una sorta di spacciatore dal quale si poteva recare chiunque avesse avuto bisogno di polvere, liquido, in plastica, carne o metallo. Lui non chiedeva mai nulla, ma prima o poi sarebbe venuto a riscuotere. E prima o poi avrebbe riscosso anche da Victoria, che pare avere difficoltà a non esserne attratta, come a sottintendere una qualche forma di dipendenza in passato.
Ma il Pescatore è uno di quelli che può darle informazioni sulla scomparsa delle bambine e aiutarla a ricostruire un puzzle complesso e contorto, che trova
Quando comincia a indagare sulla famiglia, scopre una madre cresciuta dai genitori nella bambagia, fuggita presto per non restare immacolata come loro avrebbero voluto, a cominciare dal padre, ginecologo in estenuante lotta contro la vecchiaia. Perché l’apparenza è tutto..
Victoria scopre anche una madre affidataria, più preoccupata di salvare le acciughe dall’estinzione o dalla distruzione del pianeta che di accudire le due bambine, delle quali dice solo: “Erano al parco e poi, all’improvviso, non c’erano più.”
Un noir forte, disturbante, pungente in modo intenzionale. Cristina Fallaràs ci accompagna per mano – abbandonandoci subito dopo – in un abisso senza ritorno, in cui il Male sarà padrone assoluto.
Forse troppo..
La scrittrice:
Cristina Fallarás (Zaragoza, 1968), giornalista e scrittrice, vive a Barcellona. Ha lavorato per numerosi giornali, radio e tv, tra cui “El Mundo”, “El Periódico de Catalunya”, “ADN”, Cadena Ser, RNE, Antena 3 Televisión e Cuatro Televisión, e gestisce il sito web letterario Sigueleyendo. In Spagna, Innocenti è stato accolto con grande favore da pubblico e critica e ha vinto numerosi premi, tra i quali il Premio Internacional de Novela Negra L’H Confidencial nel 2011. Inoltre, nel 2012, Cristina è stata la prima donna ad aver mai ottenuto il premio Dashiell Hammett per il miglior noir spagnolo.