Maxime Chattam – In tenebris

4265
Editore Sonzogno
Anno 2003
342 pagine – ebook
Traduzione di Giovanni Zucca
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download (1)….E’ qui! Sta arrivando! E’ proprio dietro di me! Ora allunga la mano e mi afferra con quelle dita! Mi prenderà, me lo sento: lui è qui!
Secondo volume de “La trilogia del male” di Maxime Chattam e secondo viaggio verso gli abissi dell’inferno..Un incipit nel quale la paura la fa da padrona, mentre si descrive la fuga di una donna nuda in mezzo al traffico di Brooklyn. Sembra impazzita mentre, pervasa dal terrore e stringendo tra le mani capelli femminili non suoi, si getta in mezzo agli alberi urlando.
Ricompare Joshua Brolin, ex ispettore della polizia di Portland, segnato nel profondo dall’indagine ne “L’anima del male” e ancora scosso dal caso. Affiancato da Annabel O’Donnel, detective del 75° distretto, l’indagine porterà a scoprire un edificio abbandonato nel quale si annidano gli incubi peggiori: un ammasso di corpi in decomposizione e 67 foto di vittime con un codice a barre tatuato sul corpo. Se questo non fosse sufficiente, completa questo quadro infernale una frase sul muro, scritta in latino e col sangue di persone diverse: “Caliban nostro signore, in noi è la vita, perché la carne riluce nelle tenebre”.
Un caso di persone scomparse, di razze e di età diverse, che coinvolgerà da vicino Annabel, poiché lei stessa era stata vittima della scomparsa del marito  – sparito diciotto mesi dopo essersi sposati – lasciandola in compagnia del dubbio e di una sequela di domande alle quali non sapeva dare risposta. Per questo motivo, aveva scelto di occuparsi di tutti i casi di rapimento o scomparsa del suo distretto.
Romanzo incentrato sulle debolezze dell’essere umano, sulla discesa infinita verso l’abiezione, verso la degradazione delle pulsioni fino all’estremo.
Ma anche una riflessione sul progresso e sull’evoluzione (o involuzione?) dell’uomo, passato dal desiderio di bisogni primari – procacciarsi il cibo per la sopravvivenza, vivere e procreare per la prosecuzione della specie – basati su cose semplici quali l’esistenza, l’amare, l’essere vivi, alla ricerca frenetica del potere, della possessione e dell’arricchimento, creando una spirale frenetica che porterà solo a inaridire l’umanità. E fare il gioco del Male.
Romanzo terribile, crudo. L’essere umano ne esce malconcio e la visione brutale che lo scrittore ci presenta, non fa che accrescere i modelli del consumo, dettati dall’idea che possedere è potere.
Buona la caratterizzazione dei personaggi, nella quale Joshua Brolin e Annabel O’Donnel emergono dalla storia e offrono di sé aspetti psicologici che riescono – almeno in parte – a riequilibrare la voragine di atrocità in cui lo scrittore ci ha lasciato sprofondare.
Libro difficile da reperire, ma ne vale la pena.
Tenete accesa la luce mentre lo leggete..Qui la recensione de L’anima del male
Lo scrittore:
Maxime Chattam è nato in Francia nel 1976 e ha vissuto a lungo negli Stati Uniti. Tra i suoi libri, finora pubblicati in Italia da Sonzogno, L’anima del male (2004), In tenebris (2005), Il veleno del ragno(2006), Arcana (2007) e Zodiaco (2008).