Italo Bonera – Io non sono come voi

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  • Editore Gargoyle Books
  • Anno 2013
  • 256 pagine – ebook

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iononsonoweb La giustizia è l’illusione per anime belle, aspirazione basica per la civiltà degli ingenui. Al di sopra della giustizia vige la grossolana pulsione della semplice vendetta, l’istintiva reazione dello stupido scimmione decerebrato. Su un piano superiore c’è la rappresaglia, sproporzionata e demoniaca. Ancora più in alto, regna l’inarrivabile divinità del perdono.
Io non sono né un ingenuo, né un animale, e certamente non un dio.
Non credo alla giustizia.
Non mi basta la vendetta.
Non mi si addice il perdono.
Resta la rappresaglia.
Mi ricordo che qualche anno fa, il sindaco di Milano vietò di sedersi sui gradini davanti a Piazza del Duomo, per evitare i bivacchi della gente. Ecco, se questo venisse fatto nell’anno 2056, il rischio sarebbe di trovarsi arruolati nella Divisione Terza del Direttorato ed essere paragonati alla stregua di un criminale..
Questa la vicenda capitata ad un anonimo professore, il quale per puro caso, sedutosi sui gradini del sagrato di una chiesa per fumarsi una sigaretta – le panchine erano state rimosse dall’amministrazione – è stato fermato da un agente dalla testa suinesca della GenLoc, la Gendarmeria Locale, il quale lo scambia per uno dei tanti immigrati clandestini. E in un attimo si ritrovò strattonato, preso a calci, arrestato e processato. L’accusa era di oltraggio a pubblico ufficiale, resistenza all’arresto. Un reato che oggi avrebbe deboli conseguenze, ma nel 2056 lo scotto da pagare era altissimo: tre anni di arruolamento forzato nella Divisione Terza.
“Consulenza strategica e cooperazione operativa allo sviluppo”, la chiamano. In realtà – e tutti preferiscono non saperlo – la Divisione Terza del Direttorato è il braccio armato nazionale sottomesso alle tattiche della politica postneocolonialista della Totaldemocrazia. Interventi in appalto condotti da mercenari di Stato, ecco cosa fa la Terza. Le missioni di “consulenza” sono in realtà sporche, maledette, immorali e indecenti guerre.
Aveva compiuto trentaquattro anni da poco, dei quali almeno venti cristallizzati nell’eterno presente della Totaldemocrazia, il regime di emergenza varato dopo la crisi del ’36. Si barcamenava in un mondo che non considerava il proprio, alle prese con un’esistenza banale in un esercito di vite banali.
Ma quell’evento lo trasformò totalmente, tanto da far emergere il suo lato oscuro – dopo essere riuscito ad evadere fingendosi caduto in uno stato vegetativo – la sua sete di vendetta, alle prese con le ingiustizie di un ingranaggio e di un regime totalitario che aveva reso gli essere umani vittime del sistema.

Accecato dalla rabbia, convinto di essere diverso dagli altri, riuscirà a non farsi avvinghiare dalle spire del male?
Come più volte ribadito sul mio blog, non leggo molti romanzi di fantascienza, ma in realtà qui parliamo di fantapolitica, di denuncia sociale. Il romanzo nasce a seguito di un fatto di cronaca accaduto nel 2010 nella città di Brescia – luogo di nascita dello scrittore – scenario di una protesta degli immigrati molto dura, contro una sanatoria truffa.

Italo Bonera ci racconta di un futuro immaginario molto improbabile e pessimistico in cui la Democrazia è scalzata dalla Dittatura e chiunque ha una storia da raccontare come “ex qualcosa”: avvocati, medici, scrittori, bioinformatici, giornalisti, carcerati. Tutti incastrati dall’ingranaggio del potere.
Una storia che sembra lontana anni luce dal nostro quotidiano, ma che riporta alla mente svariati fenomeni di malagiustizia, alla quale purtroppo stiamo facendo l’abitudine, anestetizzati dalle notizie, sopraffatti dal qualunquismo e dalla convinzione che noi non siamo come loro, i criminali.
Ma siamo davvero sicuri? E’ questa l’evoluzione a cui agogniamo? O trattasi di involuzione?
Siamo nel 2056, ma a me ricorda molto il Far West..una terra di frontiera in cui vigeva la legge del più forte, o di quello più armato!

Lo scrittore:
Italo Bonera è nato a Brescia nel 1962. Nel 2004 con American Dream ha vinto il premio Fredric Brown per racconti brevi indetto da Delos Books. Ha firmato insieme a Paolo Frusca il romanzo di storia alternativa Ph0xGen!, finalista al premio Urania 2006 e pubblicato nel 2010 da Mondadori nel volume Un impero per l’inferno per la collana Urania Millemondi. La storia sta per diventare un graphic novel in uscita nel 2013.Io non sono come voi si è qualificato tra i cinque finalisti del premio Urania (Mondadori) assegnato nel luglio 2012.