Rosa Mogliasso – Chi bacia e chi viene baciato

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Casa Editrice Salani
Genere Giallo
Anno 2014
240 pagine – ebook

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Torna il commissario Barbara Gillo, inventato da Rosa Mogliasso; personaggio che avevo già conosciuto nel precedente romanzo “L’assassino qualcosa lascia”.
Questa volta il caso su cui indagare è l’omicidio di una giornalista francese, nota per i suoi coraggiosi reportages.
La Gillo è in momento un po’..critico , per il raffreddarsi dei suoi rapporti col collega ( fidanzato?)siciliano Zuccalà, e per avere appena saputo che il suo collega Peruzzi intende dimettersi, privandola di un insostituibile aiuto nelle indagini.
Scoprirà presto come dietro a questo delitto ci sia addirittura la presenza della mafia russa. Due personaggi particolari sono da annotare, perché hanno molto peso nella storia: Mario Teiera, fotografo semi-fallito ed alcolizzato ed il cugino Gennaro Schiaparelli, bellissimo ed apparentemente integerrimo, tanto da avere rinunciato ad una ricchissima eredità- i cui interessi devolve in beneficenza- per vivere una vita normale.
Inutile dire che il nostro commissario Gillo risolverà il caso- non anticipiamo i vari passaggi- ancora aiutata dal fido Peruzzi e senza notizie del commissario Zuccalà.
Ma nel frattempo è apparso all’orizzonte un prestante poliziotto a cavallo, tale Gustavo Spanu, che dopo iniziali battibecchi troverà un posto ben saldo nella vita della nostra poliziotta.
E questo è il succo del romanzo.
Che cosa ho pensato, alla fine di questa storia?
Innanzitutto che ha ben poco di giallo.
E qui non mi riferisco al Thriller classico, con sangue, morti violente e con effetti speciali; paura, o almeno quel senso di brivido per la schiena mentre si legge. No.
Nel noir mediterraneo si fa a meno di questi ingredienti; la storia gialla è sempre più “soft”, talvolta addirittura marginale. Ci sono altre sfumature che contano, l’ambiente, la psicologia dei personaggi.
Qui però , al di là di una Torino piacevolmente raccontata, io vedo un romanzo moderno , ironico, divertente, NON un giallo.
E’ perciò che mi sorprende sentire definire la Mogliasso ( con tutto rispetto) La “regina del giallo italiano”!
Un appunto a parte per il linguaggio utilizzato, un po’ forte talvolta – come già nel precedente – ma forse è proprio il gergo che si usa ora e dà al romanzo una caratteristica di modernità e di simpatia.
Che dire, per concludere?
Un romanzo con poche sfumature di giallo, molte di rosa, alcune di grigio. Come il romanzo che va per la maggiore in questi tempi!

Rosy

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La scrittrice
Rosa Mogliasso è nata a Susa e vive a Torino. Laureata in storia e critica del cinema, da alcuni anni si dedica al teatro delle ombre e alla scrittura. Per Salani ha pubblicato il fortunatissimo L’assassino qualcosa lascia.