Vincenzo Maimone – La variabile costante

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Editore Fratelli Frilli / Collana I tascabili noir
Genere Thriller/Noir
Anno 2014
224 pagine – brossura con sovracopertina

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imagesGiacomo Costante è il commissario della polizia di Acireale, la sua compagna è Carla, trasferita temporaneamente a Milano per seguire un corso di aggiornamento; il suo amico e alter ego è Tancredi Serravalle docente di Storia e Filosofia in un liceo di Acireale; il suo omologo e Cicerone eno-gastronomico su Milano è il commissario Ottavio Restelli.

Una telefonata ascoltata di nascosto ed un’altra ricevuta dal commissariato di Acireale fanno partire questa nuova indagine del commissario Giacomo Costante.

Il captare una conversazione telefonica nell’attesa di essere imbarcati su un aereo che da Milano riporta in Sicilia il nostro commissario, non è una semplice attività per ingannare la noia devastante di un aeroporto.

Il ricevere la telefonata di una donna che urla e piange come un’ossessa per comunicare la presenza di un cadavere, non è una semplice attività da call-center.

Il cadavere della venticinquenne Francesca Rizzotto istruttrice nella palestra Fitness Dreams era in una zona residenziale poco fuori del paese, all’interno di una villetta.

La scena che si presentò agli occhi del commissario e dei suoi collaboratori era raccapricciante, osservando il cadavere si aveva l’impressione che fosse stato scaraventato a terra ripetutamente e con l’impiego di una forza notevole.

I presupposti per risolvere in maniera veloce un efferato delitto passionale sembrano esserci tutti, ma vengono meno quando il commissario Costante viene contattato telefonicamente dal commissario Restelli e nuovi e più inquietanti elementi emergono dall’indagine.

Questo è il terzo libro di Vincenzo Maimone, in cui si legge della coppia Costante/Serravalle, non ho letto i primi due ma di sicuro non avrebbero contribuito ad aumentare l’empatia con questo romanzo.

Tra me ed il libro non è mai scattata la scintilla, non ho trovato originale la storia ed in alcuni punti mi sono alquanto distratto, soprattutto nelle parti in cui il professore Tancredi Serravalle e il suo “demone socratico” affrontano la nuova scuola e il suo dirigente scolastico.

Chi mi ha intrigato maggiormente è Iosif Janukovych – alias l’”Aguzzino” – il killer prezzolato ex ufficiale dell’esercito ucraino; avrei apprezzato lo sviluppo del suo personaggio e la sua crescita all’interno del romanzo avrebbe dato più colore (magari rosso sangue) alla trama.

Leggendo le pagine del libro ho avuto due sensazioni contrastanti: o la trama è stata accorciata per non so quali motivi editoriali, o il libro avrebbe dovuto avere un periodo maggiore di gestazione prima di mandarlo in stampa.

Un romanzo che forse non ha sfruttato appieno tutte le sue potenzialità.

Massimiliano

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Lo scrittore:
Vincenzo Maimone (Messina, 1970) si è laureato in Filosofia presso l’università degli Studi di Messina. È ricercatore in Filosofia politica presso il Dipartimento di Scienze Politiche Sociali dell’Università di Catania. È autore di vari saggi e articoli su riviste scientifiche e della monografia La società incerta. Liberismo, individui, istituzioni nell’era del pluralismo (Rubbettino, Soveria Mannelli 2002). Ha pubblicato due romanzi, Un nuovo inizio (Sampognaro e Pupi, 2009, selezionato come semifinalista al Premio Scerbaneneco) e L’ombra di Jago (Sampognaro e Pupi, 2011). È appassionato di cucina e ama andare in giro in sella alla sua Harley Davidson.