David Lagercrantz – Quello che non uccide

2598

Editore Marsilio Collana Farfalle
Anno 2015
Genere Thriller
503 pagine – ebook
Traduzione di Laura Cangemi e K. De Marco
[divider] [/divider]

quello-che-non-uccide-millennium-4Molti di voi ricorderanno che Stieg Larsson morì prematuramente nel 2004 poco prima della pubblicazione della trilogia di Millennium, senza sapere che i suoi romanzi avrebbero avuto milioni di lettori in tutto il mondo.
A distanza di 10 anni la casa editrice Marsilio affida la stesura della continuazione della saga a David Lagercrantz e onestamente questa operazione commerciale non mi convince. Avendo amato moltissimo la trilogia di Larsson, parto quindi un pò prevenuta nella lettura di questo romanzo. Ma veniamo alla storia.

Sono passati diversi anni dai fatti del precedente romanzo, la rivista Millennium naviga in cattive acque e il co-direttore Mikael Blomkvist, famoso ed integerrimo giornalista investigativo, vede i suoi consensi diminuire di giorno in giorno. Appare stanco e indifferente, sembra aver perso la sua verve di un tempo e lo scoop che tutti si aspettano per rilanciare la rivista e la sua immagine, sembra non arrivare. Per questo motivo accetta di incontrare Frans Balder, genio matematico e studioso di Intelligenza Artificiale, che ha promesso di fornirgli informazioni sulla sua prossima storia sensazionale.
La pista porta dritta al cuore della Sapo, agenzia di intelligence governativa e all’NSA, dove la trama di spionaggio industriale si intreccia con un formidabile attacco hacker alla sicurezza dell’Agenzia americana, che porta la firma di Wasp, aka Lisbeth Salander. Basta solo questo a risvegliare l’interesse di Blomkvist, che si ritrova così coinvolto in una storia di furto di tecnologie informatiche, in un omicidio e nel salvataggio di un bambino, seguendo gli indizi seminati da Lisbeth.

Lisbeth Salander ci appare più dura che mai, in alcuni passaggi sembra un’eroina dei fumetti, una paladina a difesa dei più deboli che rischia la vita per salvare August, il figlio autistico di Balder ed unico testimone dell’omicidio. Ritroviamo anche altri personaggi noti della trilogia, come l’onesto ed efficiente detective Jan Bublanski, il fedele Plague, la compagna di una vita Erika; facciamo la conoscenza di nuovi personaggi quali Camilla, la gemella di Lisbeth, Gabriella Grane della Sapo e il giovane collaboratore di Millennium Andrei Zander.

Se considero questo romanzo come a sé rispetto alla trilogia di Larsson, mi appare come un thriller ben riuscito, avvincente, in particolare nella seconda parte che scorre con un buon ritmo e diversi colpi di scena. La prima parte, al contrario, preparatoria rispetto all’evento principale della storia, è piuttosto lunga e lenta, con spiegazioni matematico-filosofiche a tratti difficili da seguire. I personaggi negativi che ruotano intorno a Mikael Blomkvist sono gretti e incompetenti, mossi da invidia, perchè come spiega bene Erika Berger “la tua incapacità di scendere a compromessi fa sentire gli altri meschini. Con la tua sola esistenza gli ricordi che si sono venduti, e più tu vieni applaudito più viene messa in risalto la loro meschinità. In questi casi hanno un solo modo per difendersi: trascinarti nel fango”.

Se considero questo romanzo come il prosieguo della trilogia di Millennium, tuttavia, non posso che notarne le grandi differenze e il fatto che non regge il confronto. La lettura appare meno scorrevole, i personaggi hanno minor spessore e in generale agiscono e pensano diversamente rispetto a coloro a cui mi ero affezionata. Lisbeth Salander è davvero un treno in corsa che non si ferma davanti a niente e tira i fili della storia, ma manca della timidezza e di quei tratti squisitamente sociopatici che l’avevano caratterizzata, anche nella relazione con Blomkvist. Mikael Blomkvist, al contrario, sembra un po’ troppo sbiadito, una comparsa nel film sulla sua stessa vita.
Inoltre il romanzo, a causa della trama che spesso ci porta in USA nel centro nevralgico della NSA con tutti i suoi personaggi, appare meno “nordico” rispetto alla trilogia, perdendo così uno dei punti di forza ed originalità dell’opera di Larsson.

Barbara Gambarini
[divider] [/divider]
David Lagercrantz (1962), affermato scrittore e giornalista, vive a Stoccolma. Oltre ad alcune biografi e, tra cui la celebre Io, Ibra sulla vita di Zlatan Ibrahimovic, ha pubblicato diversi romanzi. A dieci anni dall’uscita di Uomini che odiano le donne, Quello che non uccide continua la saga Millennium di Stieg Larsson, uno dei più clamorosi fenomeni editoriali degli ultimi anni, con oltre 80 milioni di copie vendute nel mondo.