Editore Amazon Publishing
Anno 2015
Genere Thriller
248 pagine – ebook
[divider] [/divider]
Nella quinta riga di questo romanzo ci si presenta un cadavere. Certo, penserete voi, è un thriller, un morto o dieci ce li possiamo anche aspettare. Ma in questo caso è proprio il morto – anzi, la morta – che si presenta a noi.
D’accordo, si tratta di un particolare che scopriamo solo un paio di pagine dopo, ma perdonatemi il minuscolo spoiler.
Parlando della propria morte, Alice ci presenta anche alcune persone: Enrico, che poi scopriremo essere il suo fidanzato; Maurizio e Betti, una coppia di amici; il fratello di Alice, che vedremo chiamarsi Sandro; indirettamente, suo padre Giancarlo.
Poi torniamo con Enrico, dieci anni dopo. Sta tornando nel paesello dove è successo il fattaccio per vendere la casa, aiutato da Maurizio che nel frattempo ha aperto un’agenzia immobiliare, ha sposato Betti e ha una figlia, Chiara. I ricordi gli affollano la mente, per quanto vorrebbe dimenticare tutto. Il caso dell’omicidio di Alice è stato risolto e chiuso molto in fretta, ma per Enrico ciò non cambia nulla. Sempre che sia stato davvero risolto, perché succede una certa cosa…
La notte delle falene balza avanti e indietro nel tempo, mostrandoci i fatti dal punto di vista di una serie di personaggi in due momenti diversi (il presente e i giorni circostanti all’omicidio di Alice). Come nel suo Nessun dolore, Bruni crea numerosi personaggi umani, relativamente normali, quasi quotidiani, facendo sì che nessuno ci sia del tutto simpatico.
Stavolta però i difetti dei personaggi sono cose quasi minime, peccatucci che in fondo possiamo commettere tutti, ma sono messi in risalto e presentati in modo da “rovinare”, in un certo senso, l’immagine che l’autore ci aiuta a crearci. E quindi seguiamo la storia con un certo distacco, senza simpatizzare troppo per nessuno (ma un po’ per tutti) ma anche con il senso di colpa che ci fa pensare “Questo qua potrei essere io”. E il piacere di rendersi conto che “Potrei essere io, e invece è lui (o lei)”.
Si tratta di un romanzo scritto molto bene, decisamente avvincente – anche se, raccontato così, potrebbe non sembrarlo. Pur provando il costante desiderio di volerci distaccare dai personaggi e dalle loro vite, non possiamo fare a meno di guardare, di cercare di capire, di volerne sapere qualcosa di più.
Complimenti quindi a Riccardo Bruni, autore intelligente e sottile. E complimenti a chi lo leggerà: avrà fatto qualcosa di buono per se stesso.
Marco Piva-Dittrich
[divider] [/divider]
Lo scrittore:
Riccardo Bruni, giornalista, ha collaborato con webzine, riviste, uffici stampa e agenzie. Ha scritto i romanzi «La lunga notte dell’Iguana», «Il Leone e la Rosa», «Nessun dolore», «Zona d’ombra», «La notte delle falene» e la raccolta «Sette racconti». Con il racconto «L’uomo con la pistola» ha collaborato al progetto YouCrime (Rizzoli). Il suo romanzo «Il Leone e la Rosa» è stato tradotto in inglese per Amazon Crossing («The Lion and the Rose»). Altre informazioni su www.riccardobruni.com.