Sembrano inarrestabili l’energia e la fantasia di Matteo Strukul, scrittore padovano descritto da Joe R. Lansdale come una delle voci più importanti del nuovo noir italiano.
Ha da poco regalato ai lettori il romanzo fantasy “I cavalieri del nord” con Multiplayer Edizioni, dopo averci stupiti con la saga pulp di Mila Zago, la killer veneta, pubblicata in 16 Paesi nel mondo e opzionata per il cinema. Ha inoltre pubblicato un thriller storico La Giostra dei Fiori Spezzati edito da Mondadori nella collana Omnibus.
Matteo Strukul è nato nel 1973 e si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Padova. Successivamente è diventato Dottore di Ricerca in Diritto Europeo all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Scoperto dallo scrittore Massimo Carlotto, è ideatore e fondatore di Sugarpulp e collabora con Il Venerdì di Repubblica e altre riviste e quotidiani.
Torna adesso con “Il sangue dei baroni”, edito da Fanucci Editore Collana Time Crime e dal 28 aprile 2016 nelle librerie (dal 21 aprile è già disponibile in ebook). Qui di seguito la sinossi:
Nella Libera Università di Padova, Daniele Capovilla è appena stato giudicato inidoneo per un posto di ricercatore. Gli è stata preferita Carola De Marchi, figlia del barone universitario Carlo Alberto De Marchi, potentissimo preside della facoltà di giurisprudenza che punta al rettorato. Nel tentativo di fermare la sua marcia trionfale a lui si contrappone solo Enrico Zaramella, astro nascente del diritto internazionale e marito fedifrago. Prossimo al fallimento personale e alla rottura con la moglie, Capovilla decide di architettare il più rischioso dei ricatti ma, così facendo, innesca una spirale di violenza che, un po’ alla volta, coinvolge la massoneria, una coppia di gangster psicopatici e l’amante ninfomane di Zaramella. Mentre la vita borghese di quest’ultimo cade a pezzi e la figlia di De Marchi viene misteriosamente rapita, forse dal serial killer che sta terrorizzando la città con il nome di Cacciatore di scalpi, la situazione all’università precipita fra rivelazioni compromettenti. Senza contare che è ormai imminente il convegno al quale parteciperà anche il rettore, l’inflessibile professoressa Maria Luisa Rognoni, che sogna di incastrare De Marchi e Zaramella per metterli finalmente al loro posto.
In un turbine di azione e dialoghi sfreccianti, Matteo Strukul firma una commedia nera e irriverente, figlia della grande letteratura americana di Elmore Leonard e Joe R. Lansdale e del cinema dei fratelli Coen.