Lorenzo Scano – Stagione di sangue

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Editore Watson Collana Ombre
Anno 2016
Genere noir
260 pagine – brossura e ebook
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copertina-lorenzo-214x300All’inizio ero preoccupato; il breve prologo è caratterizzato da una scrittura nevrotica con un ritmo sincopato; una prosa cui non sono abituato che suscita comunque una certa attrazione e interesse.

Si trova, sempre nel prologo, un articolo di giornale riportante un fatto di cronaca nera scritto, volutamente, in modo semplice, quasi infantile come se l’autore volesse far risaltare il fatto che, di fronte ad una serie di efferati  crimini, vi è un’assuefazione generale: non vale neanche la pena sforzarsi per descrivere in modo decente gli avvenimenti.

Poi, non saprei dire se per fortuna o con una punta di rammarico, la scrittura rientra nella normalità: non una prosa eccelsa tuttavia buona, scorrevole e coinvolgente.

Non c’è un personaggio positivo nell’intero romanzo permeato, dall’inizio alla fine, da un cinismo senza pari. Lorenzo Scano ci fa conoscere omicidi seriali, stupratori, razzisti, rapinatori, scippatori, spacciatori, traditori, prostitute, corrotti e, per concludere questo quadro da girone dantesco, è assente anche l’amore materno. Il peggio del campionario umano la cui negatività risalta ancora di più visto che il romanzo è ambientato nella bella terra di Sardegna, tristemente famosa decenni or sono per i sequestri di persone, ma ora meta incomparabile di turisti che ne apprezzano, oltre che lo stupendo mare, anche la cordialità dei suoi abitanti.

Non conosco affatto la realtà di questa bella isola e non saprei dire se Lorenzo Scano abbia voluto calcare la mano o abbia dipinto un quadro realistico.

Tutto ha inizio una trentina d’anni fa con una serie di violenti omicidi commessi da un gruppo criminale molto bene organizzato che agisce con freddezza e premeditazione; la banda viene eliminata da un manipolo di “giustizieri della notte” non meno violenti dei delinquenti trucidati da raffiche di mitra e da proiettili dum-dum sparati da un fucile da caccia.

Un salto temporale fino ad arrivare ai nostri giorni dove conosciamo Carmine, appena uscito di prigione, che vorrebbe trovare un modo onesto per vivere, ma una serie di circostanze lo mettono in contatto con gente che ha fatto del crimine l’unica ragione della propria vita.

Dilettanti comunque, anche se ben organizzati, che non esitano a seminare morte: la spregiudicata Clara e il suo compagno Domenico -un poliziotto corrotto- Federico, un ragazzo di buona famiglia e sua madre Lisa, una donna cinica ed egoista, Michele, la malvagità fatta persona, e il solitario Gianni.

Personaggi che vengono posti dall’autore sullo stesso piano senza che uno prevalga sull’altro per importanza, ognuno ha un ruolo determinante nella storia e l’autore ha saputo delinearli, sia caratterialmente sia fisicamente, in modo impeccabile; se fossero attori si potrebbe dire che tutti hanno saputo calarsi nel proprio ruolo sentendosi a proprio agio.

Tra alleanze provvisorie, sesso sfrenato, inganni e avidità le strade di tutti loro si incrociano fino alla resa dei conti finale che avviene nel bel mezzo di un nubifragio, quando la furia dell’uragano esplode in tutta la sua potenza nel preciso momento dell’ennesimo delitto gratuito.

Fiumi che straripano, che seminano distruzione e morte: non sono gli uomini a mettere fine a questa mattanza?  Allora la Natura si ribella e li punisce  per la loro malvagità.

Aurelio Morandi
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Lo scrittore:
Lorenzo Scano è nato a Cagliari il 24 marzo del 1993. A 18 anni vince la pubblicazione di un racconto grazie a un concorso scolastico, esperienza che si ripete anche l’anno successivo. Nel 2014 pubblica con la casa editrice Amicolibro la raccolta di racconti Hinterland – Noir nell’Area Vasta cagliaritana, con cui è finalista al Corpi Freddi Awards, nella categoria miglior autore esordiente. Stagione di sangue (Watson edizioni, 2016) è il suo primo romanzo.