Noah Hawley – Prima di cadere

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Noah Hawley è produttore cinematografico e televisivo, sceneggiatore, musicista e compositore, oltre che romanziere. È l’autore della serie televisiva “Bones”, trasmessa anche in Italia con successo. Laureato in Scienze Politiche, ha esordito nella narrativa con il thriller “A Conspiracy of Tall Men”. Con l’amico Dave Eggers ha fondato “826 Valencia”, un programma di sostegno alla scrittura per insegnanti e studenti tra i 6 e i 18 anni. Mondadori nel 2013 ha pubblicato il suo romanzo Un bravo padre. Per Einaudi invece è uscito nel 2017 Prima di cadere. Già disponibile in cartaceo e ebook, questa la sinossi:

Un jet privato diretto a New York si schianta nell’Atlantico 18 minuti dopo il decollo. Un pittore, Scott Burroughs, sopravvive all’incidente e riesce a portare in salvo un bambino, JJ Bateman, nuotando nelle gelide acque per otto ore -22 km- con una spalla lussata. Sembra un miracolo, un segno del destino, Scott è un eroe. Ma non per tutti.

Le vittime, oltre all’equipaggio e alla scorta, hanno nomi importanti: Sarah e Ben Kipling – famigerato banchiere – e il resto della famiglia Bateman, composta da Margaret, Rachel e David, padre fondatore della Alc News, canale televisivo che vanta circa 2 milioni di spettatori al giorno e uno staff di quindicimila persone.

È proprio l’Alc News, tramite Bill Cunningham, il suo volto più rappresentativo, a insinuare i primi dubbi nel pubblico. Cosa ci faceva un artista misconosciuto con due fra le famiglie più ricche e influenti d’America? È un caso che l’incidente sia avvenuto in concomitanza delle grosse beghe legali di Ben Kipling? E se il disastro fosse in realtà un attentato?

Sin dalle prime pagine la capacità straordinaria Noah Hawley, creatore anche della fortunatissima serie tv Fargo, incatena il lettore al libro. Ogni personaggio cela dei segreti, ogni profilo psicologico risulta complesso e i continui flashback tolgono a chi legge ogni certezza. Scott non ricorda quasi nulla del disastro aereo, mal sopporta la notorietà e sente il peso di essere considerato da molti un eroe ma da altri il principale sospettato. Ad essere messo sotto accusa è anche lo strano rapporto instaurato con il piccolo JJ.

Non solo un thriller dunque, ma anche «una profonda esplorazione del desiderio, del tradimento, della famiglia, del destino, della mortalità e della rinascita. Un po’ Dennis Lehane, un po’ Dostoevskij» (Michael Cunningham, vincitore del Premio Pulitzer).