Editore Marsilio Collana Farfalle
Anno 2017
Genere Thriller
688 pagine – brossura e ebook
Titolo Originale: Häxan
Traduzione di A. Borini, V. Gorla, L.Cangemi
Così, ma oramai dovrei esserne consapevole, dopo una discreta serie di libri belli ed interessanti arriva quello che ti abbassa la media generale. Come ogni volta, rimango con il dito levato sul prossimo tasto che comporrà la parola seguente, perché sono alla ricerca dei toni corretti e di quel distacco che è necessario quando ti ritrovi a dover dar conto di un libro che per la più parte ti ha deluso – sì è la parola giusta – lasciandoti nell’ingrato compito di raccontarlo ad altri lettori. Quando siete uno scrittore, scrittrice in questo caso, di così gran fama e vita pubblica, andate di solito incontro a due rischi: di farvi risucchiare troppo dal tourbillon degli eventi – e quindi allontanarvi dalla vostro “lavoro” di scrittore, producendo materiale di seconda mano – oppure di farvi coinvolgere troppo e quindi di far parlare i vostri personaggi con le vostre opinioni, portando un momento di intrattenimento sul piano della discussione sociopolitica, fuori contesto. Credo che le avvisaglie ci fossero già nel libro precedente, ma sono dell’idea che in quest’ultimo si siano concretizzate tutte quante. Vediamo un po’, allora.
La Strega è il decimo libro della saga di Erika e Patrick. Parlo di saga poiché in questo si è trasformata nel tempo. I personaggi di Läckberg sono partiti in sordina per poi diventare una sorta di supereroi, Erika soprattutto. Credo che Läckberg abbia per un poco dato ascolto ad alcune critiche del passato e in questo caso abbia reso Erika meno invadente del solito. Ma continuiamo. Dicevo siamo al decimo episodio. Dunque: vi è un omicidio, avvenuto trent’anni fa e ve ne è uno contemporaneo. In entrambi i casi si tratta di bambini. Nel mezzo, una storia che riguarda una donna accusata di essere una strega ambientata nel XVI secolo in Svezia. Eccolo qui. Questo schema è lo schema con cui potete riassumere dieci libri: presente, passato, rievocazione di evento storico. Certo è un sistema che non ha mai perso un colpo e che si è guadagnato uno stuolo di lettori, ma è pur sempre uno schema e viene pedissequamente applicato. Con alterne vicende. I primi episodi di Erika e Patrick – a parte l’antipatia “positiva” del personaggio di Erika – erano brillanti e sapevano ancora di sperimentazione, sebbene allacciati allo schema. Gli ultimi due sono ottimi esempi di libro per “entertainment”, quello che leggi sotto l’ombrellone durante l’estate, quelle quasi settecento pagine che ti puoi portare dietro e che se anche salti qualche pagina o non ti ricordi esattamente dove eri arrivato, poco male.
Con La Strega siamo di fronte al più lungo dei romanzi finora scritti da Läckberg, ma anche a quello meno coinvolgente. La storia dei due omicidi e del passato appare, dopo poco, un pretesto per poter disquisire di questioni contemporanee, come il problema dell’immigrazione. Per carità, problema serissimo e degno d’essere discusso, ma non con la sicumera con cui Läckberg se lo porta a spasso. Non è un noir il suo che condanni certi comportamenti – che anche in Italia sono ben diffusi e stigmatizzati, quindi in Svezia non hanno inventato nulla di nuovo – ma un pastiche in cui Läckberg ci trasmette i suoi insegnamenti e le opinioni personali, tramite i suoi personaggi, che però rimangono in superficie e fanno tanto propaganda.
Ecco perché poi tutto il resto del libro passa in secondo piano, ecco perché avrete sempre la sensazione che gli eventi delittuosi avvengano, ma non siano il vero obiettivo di questo romanzo. A mio avviso, inoltre, il pezzo relativo alla storia ambientata nel XVI secolo sembra quasi disgiunto dal romanzo, un qualcosa sé stante.
Mi auguro di ritrovare nel prossimo romanzo la Camilla Läckberg che ho apprezzato sin dall’inizio, magari con una storia nuova da raccontare.
Michele Finelli
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La scrittrice:
Camilla Läckberg (1974) è l’autrice della serie poliziesca che ha per protagonisti Erica Falck e Patrik Hedström, tradotta in quarantadue lingue e pubblicata in sessanta paesi, con venti milioni di copie vendute nel mondo. Vive con i quattro figli a Stoccolma, dove continua a lavorare ai suoi libri, da cui è stata tratta anche una serie televisiva.