Simon Beckett – Acque morte

1911

Simon Beckett è nato a Sheffield nel 1960. È editorialista e giornalista freelance su “The Times”, “The Daily Telegraph” e “The Observer”. Vincitore del Premio Marlowe della Chandler Society come Best International Crime Novel. Bompiani ha pubblicato Jacob (2010), Il rifugio(2015) e l’intera serie dedicata alla figura dell’antropologo forense David Hunter: La chimica della morte (2006, selezionato per il prestigioso Daggers Award), Scritto nelle ossa (2007), I sussurri della morte (2009) e La voce dei morti (2011).

Torna per Bompiani Editore con un nuovo romanzo – e noi di Contorni di noir siamo molto contenti – intitolato Acque morte, in uscita a 12 luglio 2017 con questa sinossi:

La telefonata arriva un venerdì sera. Sulla costa dell’Essex, poco oltre Marsea Island, vicino a un luogo chiamato Blackwaters, è stato ritrovato un corpo in avanzato stato di decomposizione e la polizia locale chiede la consulenza dell’antropologo forense David Hunter per il recupero e l’identificazione dei resti. L’ipotesi – o la speranza? – è che si tratti di Leo Villiers, trentun anni, figlio di una delle famiglie più in vista della comunità: è sparito da settimane e la pressione per risolvere il caso è molta.

Le indagini hanno infatti portato alla luce la sua relazione con Emma Derby, una donna sposata e a sua volta scomparsa. Forse lui l’ha uccisa per poi togliersi la vita. Forse. Perché niente è mai così semplice. Hunter infatti dubita della vera identità dei resti: mani e piedi non ci sono, il volto è irriconoscibile, nessuna certezza. Poi dalle acque iniziano ad emergere orribili segreti e Hunter sprofonda sempre più in una palude di risentimenti famigliari, bugie e inganni da cui non riesce a uscire.

Ci ritroviamo qui per la recensione.