Antonio Paolacci e Paola Ronco – Nuvole Barocche

2033

Editore Piemme
Anno 2019
Genere Thriller
333 pagine – rilegato e ebook

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Quando uscite di casa con un abito che non vi piace. In cui non vi sentite comodi. Dal quale non vi sentite valorizzati. In cui non siete voi stessi ma impacciati, quasi imbarazzati. Quella sensazione che vi si appiccica addosso per tutto il tempo, in ogni azione, in ogni movimento che non è naturale ma in qualche modo costretto da un immagine in cui non vi riconoscete. Provate ora a pensare che quell’abito siate obbligati a portarlo sempre. Che sia una vostra decisione, che sia una scelta dovuta dal luogo in cui vi trovate, da chi vi sta dintorno, dal modo in cui altrimenti vi sentireste osservati se decideste di smettere quella seconda pelle che vi va stretta e finalmente mostrarvi con la vostra. Così come siete, senza paura di essere giudicati o comunque trattati.

“Non si vergogni” disse Nigra. “Mai. E si ricordi quello che le ha insegnato Andrea. Si può fare, davvero. Si può vivere a testa alta. Si deve.

Ermenegildo Bianconi, fa il cassiere in un supermercato. Vive a Genova. Se c’è una cosa alla quale proprio non può rinunciare, è correre: la prima di una serie di azioni che si ripetono uguali ogni giorno. Anche in quella mattina, dopo una notte di tempesta, quando le nuvole pesano minacciose sulla città, quando ancora vento e pioggia non risparmiano chi si avventura fuori di casa. A volte però, le cose prendono una direzione diversa, indipendentemente da ciò che vogliamo o cerchiamo. A volte trovi l’inatteso, lì a sbarrarti la strada e a modificare l’ordine degli eventi. Ermenegildo, infatti, mentre corre lungo la passeggiata del porto, s’imbatte in un ragazzo a terra visibilmente e brutalmente picchiato, che dopo pochi minuti gli morirà sotto gli occhi.
A occuparsi del caso, giungerà sul posto il vicequestore aggiunto Paolo Nigra con la sua squadra: un ispettore ipocondriaco, Giacomo Caccialepori, e l’assistente capo Marta Santamaria, una romanaccia a volte troppo sincera che fuma la pipa. Una squadra con evidenti difetti e con meno evidenti pregi ma non per questo, meno preziosi, che affiancherà Nigra in questa indagine che minaccia fin da subito di rimanere irrisolta per i pochi elementi a disposizione degli inquirenti e la completa mancanza di testimonianze.

La vittima, Andrea Pittalunga, 23 anni è uno studente universitario nipote di un famoso architetto della città, appartenenti ad una famiglia per cui il buon nome e l’onore vengono prima di tutto. Andrea, all’età di otto anni è stato affidato a questo zio dai genitori che dovevano partire per un viaggio e dei quali si sono perse le tracce e dopo anni ancora non è risolto il mistero che avvolge la loro scomparsa. Andrea è omosessuale e si sospetta che dietro alla sua morte ci sia un’aggressione omofoba finita nel peggior dei modi possibili ma Nigra, anche lui omosessuale, cercando di restare distaccato e non lasciarsi coinvolgere emotivamente, non intende per il momento, escludere altri moventi.
Nuvole Barocche, è il primo romanzo di Antonio Paolacci e Paola Ronco scritto a quattro mani e che inaugura per Piemme la serie con protagonista il vicequestore Paolo Nigra, originario di Torino, che ha lavorato a Bologna per poi approdare in questa città ligure. Paolo Nigra gira con una moto Guzzi v7 Stone Nera, ha una quarantina d’anni, occhi attenti e del tutto indecifrabili, e una spiccata incapacità ad esprimere i suoi sentimenti con le parole. Un protagonista forte, per come la sua presenza si va delineando pagina dopo pagina, per il suo passato in cui la rabbia era pronta ad esplodere e per un presente in cui, nonostante abbia fatto coming out non può ugualmente vivere alla luce del sole la sua storia d’amore.

Nuvole Barocche è un noir venato di riferimenti letterari preziosi, come Scerbanenco o Durrenmatt. E’ un romanzo da cui si sviluppano molteplici argomenti e quindi sensazioni in cui riconoscersi o meno. La mia lettura è stata scorrevole, ma in alcuni momenti ho dovuto fermarmi a riflettere su come certi comportamenti, ai quali non sempre diamo peso, perché scontati, possano riflettersi e modificare le vite altrui. Ma non solo. Ho provato la spiacevole sensazione di sentirsi in difetto per doversi nascondere agli occhi degli altri. Il sogno di poter camminare a testa alta in una realtà che non è quella che ci piacerebbe. La possibilità che il mondo sia guidato dal caso e l’illusione di cercare risposte laddove non ce ne sono. Ho sentito l’amore. E la morte. La gioia delle piccole cose e il dolore estremo a cui non c’è rimedio. L’abbandono che non lascia consolazione e il ritrovarsi a dispetto di tutto e tutti. Il coraggio. Ho osservato Genova, il mare e quelle nuvole che si rincorrono nel cielo, mutevoli giorno dopo giorno come un filo conduttore lungo tutta la storia.
Nuvole barocche è uno di quei romanzi che non vi lasceranno come vi hanno trovato. Uno di quei romanzi che non passa senza lasciare un segno. Fosse anche la dolce amara illusione di un sogno che vuole farsi realtà.

Federica Politi

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Gli scrittori:
Antonio Paolacci (Maratea, 1974) e Paola Ronco (Torino, 1976) vivono a Genova e sono compagni di vita. Entrambi hanno già all’attivo diverse pubblicazioni, ma Nuvole barocche, che inaugura la serie di Paolo Nigra, è il loro primo romanzo scritto a quattro mani.