Gianluca Morozzi – Bologna in fiamme

1654

Editore Battaglia
Anno 2019
Genere Giallo
308 pagine – brossura e epub

[divider] [/divider]

Si può definire l’amicizia, l’amore o la follia più totale? In realtà quasi mai completamente. Però ci si può provare, perché a volte la vita è una gran beffarda e lo si capisce appieno leggendo l’ultimo romanzo di Gianluca Morozzi, dove pagina dopo pagina il lettore non può non porsi determinate domande. Cosa succederebbe se rincontrassi quel tizio che conoscevo tanto tempo fa? Se non fossi mai andato a vedere quel film? Se non mi fossi innamorato della persona sbagliata? Se la dea Bendata mi avesse voluto un po’ più bene? Chi ci può salvare dalla follia o dai sentimenti?

Bologna in fiamme è sicuramente un giallo, ma per arrivare a gustarlo come tale bisogna passare attraverso una narrazione alla Morozzi, dove i personaggi fin dalle prime pagine prendono il sopravvento sul racconto e si lasciano gustare in tutte le loro meravigliose e ridicole angosce, paranoie e allucinazioni semi reali.

La storia vede un gruppo di persone, in una Bologna a metà tra la periferia più deprimente e il centro più vivo ed entusiasta, legate, ognuna a suo modo, al cinema d’autore del semi sconosciuto regista Achille Cordova. Un uomo che ha dedicato praticamente l’intera sua vita alla creazione di pellicole astruse ed enigmatiche, film proiettati per pochi appassionati in minuscole sale d’essai, opere del tutto introvabili che fanno la gioia dei suoi collezionisti. Eppure, per uno strano miracolo hollywoodiano, Cordova è tra i papabili per vincere una statuetta nella notte degli Oscar a Los Angeles per il miglior film straniero. E la vince. Con grande stupore di tutti.
Perfino del suo cast e della sua cerchia di strettissimi collaboratori.
Ma quella che sarebbe dovuta essere la notte più bella della sua vita si trasforma in un vero incubo. A migliaia di chilometri di distanza, in un paesino sulle colline di Firenze, la sua amatissima moglie, incinta di nove mesi, viene barbaramente trucidata. Ed è solo la prima delle successive vittime. Tutte rapite e ammazzate da un killer pazzo e sanguinario.
Tutte legate al nome e alla persona di Achille Cordova.
Ma chi c’è davvero dietro a questi orribili omicidi?

Bologna in fiamme è un giallo sull’amore, sull’amicizia, sulla follia? Sicuramente tutte queste cose insieme e lo si potrebbe definire quasi un esperimento dello stesso autore. È un giallo molto diverso dagli altri e chi ha letto i precedenti romanzi di Gianluca Morozzi non può fare a meno di rimanere spiazzato. Certo la penna è quella, soprattutto nelle parti più ironiche e taglienti, una tra tutte la scena della zia ultranovantenne caduta mentre va in bagno, dove tutti gli appassionati dell’autore ringraziano per questo suo dono che rende speciale ogni suo scritto. Ma c’è anche qualcosa di nuovo nel suo ultimo giallo. Ci sono personaggi insoliti per uno scrittore come lui, quali Linda o Jeanne che vengono messi in netto contrasto tra loro per finire con il risultare, entrambe, donne su cui riflettere e non poco. C’è una Bologna che, a dispetto del titolo, appare non più completamente protagonista come nei precedenti lavori e c’è anche una sorta di malinconia latente che fa pensare a nuova svolta intimista del Morozzi giallista. O forse è solo un caso e lui per primo è stupito di avere scritto tutto questo. Però il libro c’è, come ci sono la storia e lo stile. E Bologna in fiamme va letto assolutamente, anche perché se si ama Morozzi non si possono avere, nella maniera più assoluta, buchi vuoti nello scaffale della libreria a lui dedicato.

Antonia del Sambro

[divider] [/divider]

Lo scrittore:
Gianluca Morozzi è nato nel 1971 a Bologna, dove vive. Ha esordito con il romanzo Despero (2001) e ha raggiunto il successo con Blackout (2004), da cui è stato tratto un film. Tra i suoi romanzi ricordiamo L’era del porco (2005), Colui che gli dei vogliono distruggere (2009), Lo specchio nero (2015), Gli annientatori (2018), Dracula ed io (2019).