Guido Fiandra, Andrea Zauli, Pierluigi Fabbri, Fabrizio Fangarecci – Di gelo e di fuoco

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Editore David and Matthaus
Anno 2019
Genere Giallo storico
520 pagine – brossura
Curatore Are.Advising

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Un romanzo che è insieme romanzo, storia e l’immaginario e suggestivo impossibile incontro tra pellegrini attraverso i secoli, avviati sulla via Francigena.
È la notte del 17 dicembre 1899, manca una settimana all’inizio del Giubileo Secolare. Nel monastero viterbese di San Filippo al Marta, l’ottantenne abate Francesco, non è riuscito a prendere sonno. Poco prima in un impeto incontenibile ha tentato di bruciare nel camino il diario delle esperienze della sua vita ma poi, pentito, l’ha sottratto alle fiamme che avevano già lambito la copertina. Tuttavia le pagine pur accartocciandosi sono rimaste intatte. La carta non è bruciata. Le frasi scritte sono miracolosamente svanite lasciando vuoti, bianchi e vergini i fogli che prima erano riempiti di parole. Si è salvato solo il frontespizio su cui si legge ancora sopra ‘Francigena’ e sotto ‘abate Francesco’. Lui intuisce e allo stesso tempo sente e teme una presenza? Una notte magica? Dannata? Irato, o meglio impaurito è tornato al suo alloggio per sedere davanti al suo scrittoio colmo di libri e oggetti, che ha scansato per appoggiare il libro aperto, vuoto… Voleva ricominciare a scrivere, ma non ci riesce, quasi non avesse più parole.

Fuori imperversa una bufera. Si alza, va in biblioteca contando ogni lieve rumore, ogni scricchiolio delle antiche mura. Prende dallo scrittoio tre oggetti: una moneta d’argento, un pugnale dal manico di madreperla, l’etichetta di un’azienda vinicola francese, di quelle da incollare su una bottiglia. Vi aggiunge il cofanetto da scrittura, i resti del suo libro, l’infila in una sacca e nel sentire provenire dalla corte esterna il gridare di un corvo seguito dal rumore di zoccoli, aspetta. Il vento è un po’ calato. Tende le orecchie e quando infine suona la campanella del portone d’ingresso, rasserenato va ad aprire. Il silenzio della notte è rotto da voci maschili e femminili che parlano in inglese, castigliano, tedesco, francese. Sono gli ospiti che sperava di ricevere? Dal freddo e dal buio, stremati dal viaggio lungo la Via Francigena, emergono quattro viandanti provenienti da quattro diversi paesi e quattro diverse epoche, diretti a Roma. Quattro viaggiatori, visto gli abiti che indossano e da come parlano. L’abate Francesco, con la sacca a tracolla e gli occhi socchiusi ora sorride davvero. I nuovi arrivati sono dei viaggiatori che prodigiosamente hanno attraversato il tempo. Com’è possibile?
Cosa li aspetta quella notte? L’abate benedettino, lieto di vederli, li guida in biblioteca, facendo attenzione a non incontrare i confratelli che stanno percorrendo in preghiera i corridoi dell’abbazia. Ma perche? Cosa mai nasconde l’anziano religioso? Chi sono quegli enigmatici viaggiatori che, oltre che da Paesi diversi, sembrano addirittura provenire da epoche remote?

Ḕ mai possibile che, in visita all’abate Francesco, siano giunti l’ascetico arcivescovo inglese Sigerico di Canterbury proveniente dal 990; la vedova, povera, bella e analfabeta castigliana Maria Rodriguez, convertita ma che dubita della sua fede dal 1350; il nobile capitano di ventura tedesco con una mano di acciaio, Goetz Von Berlichingen dal 1550; il pingue, agiato mercante di vini ed ex rivoluzionario francese Jean Baptiste Fournier dal 1825? E per quale incantesimo, contemporaneamente all’arrivo dei viaggiatori, preannunciato da sangue e angoscianti eventi, è apparso il Diavolo a minacciare le loro vite? Questo libro nasce idealmente circa quindici anni fa, quando Guido Fiandra – erano i primi anni in cui si cominciava a parlare della via Francigena – incontrò idealmente Sigerico e il suo straordinario diario, che divideva il percorso di ritorno dal suo devoto pellegrinaggio a Roma in ben 79 tappe. Fu amore a prima vista. Dopo aver approfondito l’argomento e percorso alcuni tratti, attraversando tanti paesi e città, cominciò a chiedersi del perché il Cammino di Santiago di Compostela fosse ancora seguito ogni anno da migliaia di persone sia credenti che laiche, mentre la Via Francigena – di immensa importanza sia storica che religiosa, essendo il tracciato sul quale già dal Medioevo passavano pellegrini provenienti da ogni angolo del continente – fosse meno conosciuta. Si consultò con Andrea Zauli, Fabrizio Fangareggi e Pierluigi Fabbri, suoi amici e autori, facendo loro la proposta di un viaggio da scrivere insieme: un romanzo dunque che coprisse un millennio con, come ambientazione, la Francigena Strata, nome dato al percorso nel Medioevo.

Il progetto prese corpo a partire da un’idea per la storia principale alla quale Fiandra aveva già cominciato a lavorare, ripensando alle Interviste Impossibili, il programma radiofonico degli anni ’70, nel quale grandi scrittori italiani intervistavano personaggi della storia e della cultura, come se fossero stati ancora vivi. Forse potevano fare qualcosa di simile, tessendo tutti insieme la trama da usare come cornice, poi ognuno di loro doveva sviluppare autonomamente il viaggio del proprio personaggio. Il creare una rete di immagini e personaggi di diverse epoche era anche il miglior modo per illuminare simbolicamente ogni chilometro del tragitto attraverso i Paesi nei quali si snoda, rappresentando e ricordando con storie, tra realtà e finzione, la straordinaria mitologia di questo meraviglioso percorso. Ḕ con questo spirito e grande passione e con questa prospettiva mitopoietica ( attività spirituale creatrice dei miti), che nasce Di Gelo e di Fuoco, per raccontare un viaggio di mille anni lungo la Via Francigena.. Storia, fantasia e attualità diventano gli ingredienti di una trama che attribuisce al viaggio l’allegoria della vita. Quattro autori con quattro stili diversi per quattro diversi personaggi. Un unico affresco storico nel quale il reale e il fantastico si intrecciano tra loro.

Patrizia Debicke

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Gli scrittori:
Guido Fiandra, nato a Genova nel 1946, vive e lavora a Roma. Regista, sceneggiatore, autore televisivo e teatrale, docente di cinema, nel corso della quarantennale carriera ha esplorato numerosi linguaggi della narrazione e della visione, alternando scrittura e regia, spaziando tra cinema di finzione e documentaristico, televisione, fotografia, arte, teatro e opera lirica. Per Dino Audino Editore cura una collana di libri di cinema di docenti americani dell’UCLA di Los Angeles. È socio fondatore della WGI (Writers Guild Italia). Da due decenni è docente del Corso di Regia e Sceneggiatura dell’Accademia del Cinema di Bologna.

Andrea Zauli, romagnolo, ha lavorato come product manager a Ravenna, copywriter a Milano e sceneggiatore a Roma, scrivendo per il cinema e la TV. Tra i suoi lavori, il lungometraggio Carta Bianca, che nel 2013 vince il premio per la distribuzione al Rome Independent Film Festival, e il melò televisivo per Rai Uno Il Paese Delle Piccole Piogge. Insegna a lungo a Cinecittà e dagli anni Novanta, oltre alla penna, usa la matita, producendo un disegno al giorno, tutti i giorni. Vive tra Faenza e la Capitale.

Pierluigi Fabbri, assicuratore emiliano, è appassionato di Storia sin dall’infanzia. Scrive racconti storici e fantastici. È stato nella giuria dei premi letterari reWritten nel 2004 e (secret) Unveiled nel 2005, organizzati da KULT Underground / KULT Virtual Press, il secondo con la sponsorizzazione di Edizioni Clandestine. Per David and Matthaus ha pubblicato nel 2016 il romanzo Il confine del buio, scritto a quattro mani con l’amico Fabrizio Fangareggi, e nel 2018 Il buio di York.

Fabrizio Fangarecci, nato a Modena nel 1971. Da sempre innamorato di letteratura e cinema, dopo la maturità si è diplomato al Corso di Regia e Sceneggiatura all’Accademia del Cinema di Bologna. Con il suo primo romanzo, Ekhelon – Frammenti di Guerre Dimenticate (Nocturna, GDS Edizioni), ha vinto il Premio Letterario Nazionale Cittadella 2014. Diversi anche i racconti pubblicati su antologie e riviste. Per David and Matthaus ha pubblicato nel 2016 il romanzo Il confine del buio, cui ha fatto seguito nel 2018 Il buio di York. Sempre nel 2018 è uscito il romanzo Yberros – L’ultimo soldato (Watson Edizioni).