Editore Nord / Collana Narrativa Nord
Anno 2019
Genere Horror
480 pagine – rilegato e epub
Traduzione di Francesco Graziosi
“Dracul” edito dalla casa editrice Nord scritto da Dacre Stoker – un discendente di Bram Stoker – e dall’autore best sellers J.D. Barker è un libro che racconta in modo diverso la storia di Dracula. Si tratta di un romanzo scritto in modo eccelso, con una trama avvincente, un meccanismo narrativo riuscito e una fonte storica che interessa e affascina: gli archivi e gli appunti di Bram Stoker.
Tutto è nato quando Dacre Stoker, pronipote di Bram Stoker, l’autore di Dracula, scoprì che erano state tagliate 101 pagine dall’inizio del manoscritto di quel libro prima della pubblicazione nel 1897. La rivelazione scatenò idee per un possibile prequel. Ulteriori indagini hanno portato alla luce un diario perduto di Stoker che ha fornito informazioni significative sulla sua vita e sul suo lavoro come impiegato a Dublino e in seguito come direttore teatrale a Londra. Infine, una lettura (attentamente seguita) del manoscritto Dracula con le annotazioni originali, che il co-fondatore della Microsoft Paul Allen aveva acquistato durante un’asta privata alcuni anni fa, alimentò ulteriormente la curiosità di Dacre.
Dracul viene prima di Dracula. Da dove tutto ebbe inizio… (in linea, la sorpresa finale. Una rosa selvatica bianca appuntata come sigillo su una breve apparizione di un personaggio conosciutissimo che ovviamente non sveliamo).
E non poteva esserci prequel (anche se, è soltanto prequel?) migliore ad uno dei libri che ha fatto la storia della letteratura e del genere gotico.
In Dracul si riscontra la stessa potenza di stile che si riscontra in Dracula. Sin dalle prime pagine ci si trova immersi in quelle atmosfere, nelle missive e nel racconto epistolare, nel gotico, nell’oscurità, in quelle ricercatezze barocche che non risultano mai pesanti o fuori luogo. In Dracul, ancora di più che in Dracula, vige quelle legge non scritta di attrazione e repulsione verso il vampiro, ma verso anche l’umano. Il vampiro è una proiezione psicologica della repulsione, Tale binomio sentimentale è qualcosa che è stato fonte di studi, dove questo ossimorico rapporto genera un comportamento ondivago, imprevedibile e contraddittorio.
Quando ci si trova di fronte a qualcosa che ci attrae e ci respinge, di solito si esita. Quando si è lontani, le componenti attraenti possono sembrare più forti, e dunque ci si avvicina. Ma più si è vicini, più le componenti respingenti diventano visibili e tornano a prevalere. Così ci si allontana di nuovo.
Il vampiro, in questa regola umana, rende l’attrazione un condizionamento. La vicinanza e la distanza di annullano, poiché il pensiero non ha tempo, i vincoli mentali non invecchiano, l’assoggettamento rafforza l’attrazione mentre la repulsione muta in un fuoco fatuo consacrato. Il vampiro è un morbo che azzera le difese, è il libertinismo opposto al bigottismo dell’epoca, rappresenta lo straordinario e il desiderabile che diventa concreto, che rompe gli schemi. Le trasformazioni stesse, in lupo, in sciame d’api, topi, nebbia non sono altro che una realizzazione fantastica, orrorifica, impudica di voglie inconfessabili.
Elementi per quel periodo da ripudiare, da inchiodare su una croce rovesciata, da considerare empi. Sia in Dracul che in Dracula, questa componente selvaggia ed estranea ad un moralismo quasi abbietto per quanto è finto, è strisciante, una traccia presente, tangibile quasi, ma sotterranea, una una inaspettata e orribile discesa di rettile su antiche pietre dei Carpazi, o sui muri di un’abbazia rinnegata da Dio.
Dracul, aggiunge agli elementi già presenti in Dracula, una forte componente melodrammatica che pagina dopo pagina sfocia in autentica tragedia shakespeariana grazie al ritratto meraviglioso, inquietante, simbolico, accattivante, bestiale e amorevole del personaggio di Ellen Crone. La sua presenza è tale anche nella sua assenza nelle lettere dei vari protagonisti, nello scritto epistolare dello stesso Bram Stoker, legato ad Ellen da un rapporto di grande affetto e complicità che ha radici nella sua infanzia e prosegue per l’intera sua esistenza. La Crone è un continuo filo rosso, ora davanti agli occhi, ora teso e sospeso sopra passi leggeri e levitati dentro la mente.
Ellen Crone arriva a vampirizzare lo stesso Dracula. Il signore delle Tenebre fa quasi da spalla a una vicenda che si snoda in un arco di tempo superiore ai duecento anni e che coinvolge l’intera famiglia Stoker.
“Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti.”
Non c’e frase migliore di questa, estrapolata dal film “Bram Stoker’s Dracula” di Francis Ford Coppola per illustrare quello che è realmente la storia di Dracul.
Un amore che era assente nel Dracula di Stoker (se non quello puro tra Mina Murray e Jonathan Harker e i flirt più o meno reali tra Lucy Westenra e i suoi spasimanti), che è essenziale, vitale, dannato, nel Dracul di Dacre Stoker e J.D. Barker.
L’amore non muore mai. Come i vampiri. L’immortalità è una promessa mai mantenuta, o una non-fine pianificata. Non decidiamo nulla, siamo schiavi del vampiro destino. L’unico, vero immortale. Anche il non-morto lo è, anche se per lui il tempo non è tempo, il destino pone fine anche agli esseri straordinari. Siamo comunque mortali, anche gli immortali.
“La vita è solo l’attesa di qualcosa di diverso da quello che stiamo facendo; e la morte è tutto quello che giustamente possiamo aspettarci.” (Dracula)
Il mito del vampiro rimarrà vigoroso, giovane, interminabile e inscalfibile nella letteratura in ogni suo aspetto e forma (cangiante, come le mutazioni dei vampiri) e nelle trasposizioni cinematografiche. Dove si vivono i sogni e si resuscitano le morti.
Sarà sempre una delizia per le orecchie ascoltare prima con gli occhi e poi con il suono:
“Al Passo Borgo ci sarà ad aspettarvi la mia carrozza che vi porterà fin qui. Spero che il viaggio da Londra sia stato buono, e vi auguro un felice soggiorno nella mia bella terra.”
Quella sana, aristocratica, educata e ribelle paura, oltre ogni barriera temporale, che ci fa stare più sereni.
Il vostro amico, Dracula.
Andrea Novelli e Gianpaolo Zarini
Gli scrittori:
Dacre Stoker è discendente diretto di Bram Stoker e gestore del Bram Stoker Estate. Vive con la moglie ad Aiken, in South Carolina.
J.D. Barker è autore di numerosi bestseller internazionali. Attualmente vive in Pennsylvania con la moglie e la figlia.