Bernard Minier – Una fottuta storia

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Bernard Minier è nato a Béziers e vive a Parigi. I suoi libri, tra cui Il demone bianco (vincitore del Festival Polar de Cognac) e Nel cerchio (Piemme 2014), ne hanno fatto uno dei maestri del thriller francese. Dai romanzi con protagonista Martin Servaz è stata tratta una serie televisiva vincitrice del premio come migliore serie al Festival di La Rochelle 2016. Non spegnere la luce è stato pubblicato in Italia da La Nave di Teseo nel 2017, seguito nel 2018 da Notte (La Nave di Teseo).

Esce oggi in libreria il suo romanzo “Una fottuta storia”, edito da Baldini+Castoldi, di cui vi riportiamo la trama:

Glass Island, Stato di Washington. Baie, insenature, scogli, spiagge nascoste. Foreste e vegetazione a dismisura. Estati dolci e miti. E pioggia, vento e temporali per il resto del tempo. Da sette anni è l’isola di Henry. Ora ne ha sedici, va al liceo, ha degli amici e una ragazza. O meglio, aveva. Naomi gli ha detto: «Voglio che ci prendiamo una pausa». Erano sul traghetto, l’unico mezzo di comunicazione che unisce l’isola alla terraferma. Litigano, urlano, e Naomi rischia di cadere in acqua durante la traversata. Tutto comincia così. Quella sera. Il giorno seguente, su una spiaggia dell’isola, viene ritrovato il cadavere di una ragazza. È Naomi. Henry è pazzo di dolore. Come è successo? Quando è successo? Dopo il litigio non era più riuscito a contattarla. E la polizia sospetta subito di lui. Le videocamere del traghetto hanno registrato il loro litigio, l’espressione rabbiosa sul viso di Henry, la paura su quello di Naomi, la ragazza che quasi finisce nell’oceano in tempesta. Ma quello che si vede non sempre corrisponde a quello che è.