Editore Einaudi / Collana Stile libero big
Anno 2019
Genere Thriller
472 pagine – brossura e epub
Traduzione di Carla Palmieri
Dopo il grande successo dei suoi primi due bestseller mondiali (“La vedova” e “Il bambino”), Fiona Barton torna in libreria da ottobre con “Il sospetto”. Ritroviamo la stessa protagonista del romanzo precedente, la giornalista Kate Waters, sempre molto dedita al suo lavoro per il Daily Post e pronta a tutto per la causa assegnatale. Stavolta dovrà fare i conti anche con il suo essere moglie e, soprattutto, madre. Infatti suo figlio Jake, dopo aver dato un calcio al percorso che lo avrebbe portato alla laurea, decide di iniziare a girare il mondo intraprendendo un viaggio per Phuket, in Thailandia, alla ricerca di se stesso. Si sa che viaggiare è una delle attività più nobili per la mente e per lo spirito di ogni essere umano ma allo stesso tempo bisogna essere coscienti del fatto che, allo stesso tempo, ogni viaggio nasconde insidie, insicurezze e paure.
Queste ultime vengono tutte fuori nelle trecento pagine di questo thriller costruito magistralmente dall’autrice. Per alcuni versi mi ha ricordato Cristopher McCandless, il protagonista della storia raccontata da Jon Krakauer nel suo libro “Nelle terre estreme” poi diventato una famosissima pellicola cinematografica con il nome “Into the Wild”, che sono sicuro molti di voi avranno visto ma se così non fosse, vi esorto fortemente a farlo. E’ sempre la Thailandia la meta di altre due delle protagoniste del romanzo, le amiche Alex O’Connor e Rosie Shaw, diciottenni spensierate che in piena estate volano a Bangkok in cerca soprattutto di spensieratezza. Purtroppo il limite tra il divertimento ed il pericolo è molto sottile, qualcosa andrà storto e non si avranno più notizie delle due ragazze. Kate decide di partire e andare sul posto per vederci chiaro su questa storia ma è spinta soprattutto dal fatto che nemmeno lei ha più notizie di suo figlio, o meglio, ne ha poche, vaghe e confuse.
Inizia qui un vero e proprio thriller dai molteplici risvolti psicologici con storie che si intrecciano. Conosciamo fin dalle prime pagine le due famiglie accomunate dal triste destino, un po’ casuale e un po’ frutto di “distrazioni” fatali dai doveri dell’essere padre e madre. Sì, perché uno dei temi principali di questo libro è proprio il rapporto genitori-figli. Troppe volte un padre e una madre decidono il futuro del proprio figlio o lo influenzano fortemente precludendone i propri sogni e predisposizioni. Che grave errore! Vige la mentalità che è meglio essere un avvocato triste piuttosto che un artista felice, meglio essere un dottore incapace che intraprendere la carriera del cantante o del musicista. Un tema, che mi ricordi, trattato anche da Paola Mastracola nel suo “Non so niente di te”. In questi casi, prima o poi le frustrazioni dell’essere umano vittima di questa oppressione psicologica vengono fuori ed i segnali sono molteplici e vari. La Barton ne estremizza le conseguenze e ci tiene incollati alle pagine del suo libro con una scrittura molto scorrevole e ricca di colpi di scena credibili. Si passa dalle stelle alle stalle, tutti vogliono sapere la verità ma non sarà semplice poiché è risaputo che il luogo dove si svolge questa vicenda è intriso di corruzione e precarietà dei servizi. “Figli e problemi non se ne vanno mai” cita una frase del libro, credo che siamo tutti d’accordo all’unanimità. Il finale nasconde un gran segreto… in fondo tutti ne abbiamo, no?
Vincenzo Stamato
La scrittrice:
Fiona Barton si è occupata di cronaca per il «Daily Mail», il «Telegraph» e il «Mail on Sunday». Attualmente vive con il marito nel Sud della Francia. Per Einaudi Stile Libero ha pubblicato La vedova nel 2016 (Super ET 2017), il suo esordio rivelazione, uscito in trenta Paesi, Il bambino nel 2017 (Super ET 2018) e Il sospetto nel 2019.