Gianrico Carofiglio – La misura del tempo

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Editore Einaudi / Collana Stile libero Big
Anno 2019
Genere Giallo
288 pagine – brossura e epub


“La misura del tempo” è il nuovo capitolo che ci racconta le vicende vissute dall’avvocato Guido Guerrieri. L’avvocato che accompagna le nostre letture fin dal 2002.
A fine lettura ho avuto l’impressione che il libro fosse diviso in due, da una parte le disquisizioni squisitamente tecniche relative alle varie tematiche collegate alla giustizia e dall’altra il nostro bisogno di fare un bilancio, perché passato e presente si ritrovano a guardarsi come in uno specchio e ci costringono a fare i conti con noi stessi.
La parte relativa alle disquisizioni non mi ha particolarmente entusiasmata, sono rimasta staccata dalla lettura, non mi ha coinvolta a causa della mia poca dimestichezza e conoscenza degli argomenti trattati. Una parte che quindi non ho gustato, se mi lasciate passare il termine, appieno.
Mi ha invece coinvolta il resto, cioè il racconto delle vicende che arrivano dal passato e delle reazioni dell’avvocato Guerrieri di fronte a tale ritorno.
Il ritorno è rappresentato da Lorenza Delle Foglie, con la quale Guerrieri tempo addietro aveva avuto una relazione. Il figlio di Lorenza, Iacopo, è in carcere per omicidio volontario. E allora la donna ritorna nella vita di Guerrieri per chiedergli di prendere in carico lui la sua storia perché faccia riaprire le indagini e poter ribaltare la sentenza. E Guerrieri accetterà l’incarico.

Conoscerà Iacopo, riprenderà tutta la documentazione raccolta in corrispondenza del processo e ne raccoglierà di nuova per chiedere un nuovo processo. Ogni nuova informazione e ogni falla delle indagini e delle procedure utilizzate dal precedente avvocato servono a poter ripartire e dare una nuova opportunità a Iacopo.
Guerrieri e il suo team lavoreranno sodo perché questa nuova opportunità venga sfruttata al massimo e si possa ribaltare la sentenza che ha condannato il ragazzo.
Oltre al lato professionale che vedrà necessariamente coinvolto l’avvocato, c’è un altro aspetto più profondo e più emotivo che racchiude la sfera personale dei protagonisti. Perché il passato quando torna lascia degli strascichi, costringe a guardarsi dentro, a capire cosa è cambiato o cosa non è cambiato, qual è stata l’evoluzione del nostro percorso, cosa potevano fare di diverso rispetto a quello che abbiamo fatto.
E’ un bilancio della propria vita, è un cercare di capire se i risultati di tale bilancio siano attivi o passivi, positivi o negativi.
E’ un indagare per comprendere se quello che ne abbiamo fatto della nostra vita sia effettivamente quello che avevamo sperato e sognato per noi.

“Più volte avevo pensato che grazie a quanto avevo guadagnato con la professione, e che avevo speso in minima parte, avrei potuto smettere, cedere lo studio e dedicarmi ad altro. Viaggiare, studiare, leggere. Magari provare a scrivere. Qualunque cosa pur di sfuggire alla presa di quel tempo che scorreva sempre uguale. Pressoché immobile nel suo reiterarsi quotidiano eppure velocissimo a dissiparsi. Il tempo accelera con l’età, si dice”.
Chi non ha mai sognato ad occhi aperti un cambiamento radicale rispetto alla quotidianità della vita? O almeno realizzare quello che si è sempre desiderato? Credo tanti. Certo per un professionista che ha accumulato una certa sostanza probabilmente è più facile rispetto ad un semplice operaio, impiegato o disoccupato. Ma tant’è, ognuno di noi sogna e con quei sogni cerca di andare avanti nonostante tutto e tutti.

Ringrazio da questa pagina Gianrico Carofiglio per aver creato Guido Guerrieri. E lo ringrazio anche per essere nato a Bari così da ambientare le vicende di Guerrieri proprio nella bella città barese. Perché Bari è sempre presente, con la sua bellezza, i suoi colori, il lungomare, la Città Vecchia, le sue strade, i sapori e gli odori. E immancabilmente sono sempre citate le librerie presenti in città, in questo nuovo capitolo in particolare l’Osteria del Caffellatte, libreria aperta di notte. Il confronto tra passato e presente, i sogni e i desideri, il trascorrere del tempo, le domande che continua a porsi perennemente Guerrieri, domande che ci poniamo anche noi e che rendono Guido uno di noi, sono gli aspetti affrontati e approfonditi ne “La misura del tempo” che ho apprezzato, preferito e che mi hanno coinvolta di più. Ho sottolineato molti passaggi durante la lettura. Ne ho scelto uno in particolare per concludere le mie impressioni.
Qualcuno una volta mi ha detto che le cose più belle da ricordare sono i sogni che avevi da ragazzo, soprattutto se, almeno in parte, li hai realizzati … Il problema è che io non mi ero permesso di coltivare i sogni che avrei voluto: studiare le cose che mi appassionavano, scrivere, produrre idee. Per paura, avevo deciso che si trattava di illusioni pericolose. Così mi ero proibito di coltivarle. Il mondo degli adulti non ammette gli entusiasmi, era stato il mio confuso, infantile pensiero affacciandomi alla vita.

Cecilia Dilorenzo


Lo scrittore:
Gianrico Carofiglio ha scritto racconti, romanzi, saggi. I suoi libri, sempre in vetta alle classifiche dei best seller, sono tradotti in tutto il mondo. Ha creato il popolarissimo personaggio dell’avvocato Guido Guerrieri. Per Einaudi ha scritto il racconto La doppia vita di Natalia Blum raccolto nell’antologia Crimini italiani (Stile libero 2008), Cocaina, con Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo (Stile libero 2013 e e Super ET 2014), Una mutevole verità (Stile libero 2014, Super ET 2016 E Super ET 2018, Premio Scerbanenco), La regola dell’equilibrio (Stile libero 2014, Super ET 2016 e Super ET 2018), Passeggeri notturni (Stile libero 2016 e Super ET 2017), L’estate fredda (Stile libero 2016 e Super ET 2018), Le tre del mattino (Stile libero 2017 e Super ET 2019), La versione di Fenoglio (Stile Libero 2019) e La misura del tempo (2019).

Nel 2016 è stato insignito del Premio Vittorio De Sica per la letteratura e del Premio speciale alla carriera della XVII edizione del premio letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa.