Roberto Carboni – Il giallo di Villa Nebbia

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Editore Newton Compton / Collana Nuova narrativa Newton
Anno 2020
Genere Giallo
350 pagine – brossura e epub


“Quella strega della nonna diceva che potevo intuire l’energia sprigionata dai malefici.
Alla luce del giorno e in pieno possesso dei miei sensi, non le avevo mai creduto.
Mi sembrava solo folclore.
La notte però cambiava tutto.”

Nebbia. Nebbiona, Nebbiaccia. Nebbiolina. Non manca nessuna di queste, a Villa Nebbia (nomen omen…)!
L’atmosfera inquietante che ci trasmette questo fenomeno atmosferico, nel romanzo, è veramente coniugata in tutte le sue forme.
Anche il suo protagonista è un tipo intrigante. Piero Bianchi è un uomo solo e tormentato. Vedovo – la moglie si è suicidata, pare, per colpa sua. Una figlia che dalla morte della madre non ha più voluto vederlo. Un paese che lo ha condannato e che lo colpisce con dispetti crudeli e messaggi minatori.
È giunto per lui il momento di cambiare aria, se non vuole soccombere ai ricordi dolorosi ed ai sensi di colpa. E, soprattutto, tornare a bere.
L’occasione arriva, inaspettata: fare il custode a Villa Nebbia.
Un edificio cupo, fatiscente, isolato in un bosco incolto pieno di rovi e di sterpaglie. La villa è abitata da due donne, la giovane Mariasole, da subito apparsa stralunata e sfuggente, la zia Ilde, una vecchia pazza di cui Piero percepisce la presenza, ma che vive isolata in una stanza.
Piero conosce poi altri personaggi: ognuno di loro pare abbia qualcosa da nascondere, sfaccettature misteriose. Ma è troppo presto per capire. Non è però troppo presto perché accadano fatti preoccupanti. Nella casetta in cui Piero si è sistemato, e dove finalmente sente che potrebbe recuperare un po’ di pace e di equilibrio, si avvertono presenze. Passi, ticchettii ai vetri, occhi che spiano, oggetti spostati.
Chi può essere il misterioso visitatore? E se fossero più di uno? Quali pericoli lo attendono?

La villa incombe, spettrale, su tutto e tutti. Dentro ha muri cadenti, intonaci scrostati, calcinacci ovunque, un freddo innaturale. Spunta appena nella nebbia, e quando Piero riesce a entrarvi, assorbe l’atmosfera tremenda che la casa trasmette.
Poi iniziano le morti….
E qui mi fermo, per non guastare le suspence che qui, cari lettori, non manca mai, in ogni pagina.
L’aria che si respira nel romanzo ha, in alcune pagine, quasi un accenno di paranormale: la sua stessa affermazione di intuire l’energia sprigionata dai malefici, che il protagonista “sente” in alcune situazioni, è suggestiva. Nell’ultima parte della storia, però, tutto è riportato alla realtà più concreta: è incredibile a quali livelli possa arrivare la crudeltà umana.

Giallo degno di questo nome.
Veramente impeccabile e unico nel creare suggestioni e paure, con descrizioni precise di rumori, fruscii; di stati d’animo, tali da farli vivere al lettore stesso.
La figura del protagonista è molto curata anche nella parte psicologica, cosicché i suoi tormenti diventano i nostri, il suo coraggio un po’ meno (è veramente intrepido!). Importante è che alla fine della vicenda, l’uomo ha conquistato in modo totale la nostra simpatia, e pure la nostra ammirazione.
Ottimo stile di scrittura; buona l’idea di capitoli brevi ed incisivi, che, tutti indistintamente, riserveranno sorprese e colpi di scena.
Sono colpi di scena talvolta appena accennati, non eclatanti, ma che creano quella giusta atmosfera e bastano a dare il brivido che il lettore di gialli si aspetta.
Conclusione? Romanzo che non dà respiro. Promosso a pieni voti.

Rosy Volta


Lo scrittore:
Roberto Carboni, classe 1968, è nato a Bologna e vive sulle colline di Sasso Marconi. È autore di numerosi romanzi e docente di scrittura creativa a tempo pieno. Nel 2015 è stato premiato con il Nettuno d’Oro (in precedenza attribuito, tra gli altri, a Lucio Dalla e Carlo Lucarelli), nel 2016 con il premio speciale Fondazione Marconi Radio Days (precedentemente premiati Enzo Biagi, Lilli Gruber). Nel 2017 ha vinto il Garfagnana in Giallo, nella sezione Romanzo Classic. Nel 2018 è stato vincitore del SalerNoirFestival di Salerno.