Emanuela Valentini – Le segnatrici

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Editore Piemme
Anno 2020
Genere Thriller
384 pagine – brossura e epub


Il passato ci condiziona. Il passato modifica nei nostri occhi una certa maniera di guardare a ciò che ci circonda, al nostro presente ma ci predispone anche rispetto al nostro futuro stabilendo in noi, secondo le nostre esperienze, ciò che non vogliamo si ripeta più, ciò in cui non vogliamo credere, ciò che vogliamo eliminare dalla nostra vita. Ciò che vogliamo dimenticare. Anche se spesso, dimenticare è impossibile soprattutto se riguarda qualcosa che ci ha profondamente segnato nella nostra infanzia.

“Prima o poi tocca guardarsi allo specchio e fare i conti con il proprio passato. La tua storia ti ha riportato qui perché l’hai lasciata incompiuta”

Sara Romani è un chirurgo oncologico. Ha 33 anni, vive e lavora a Bologna. Quando era piccola, dopo la separazione dei genitori, passava le sue vacanze sempre a Borgo Cardo, un paesino arroccato sull’Appennino, con la nonna Dada, nella quale si racchiude per lei il senso di famiglia. Sono ventidue anni che non torna al paese, ma il ritrovamento delle ossa di Claudia, una sua amica che era sparita quando loro erano bambine, la costringe a fare ritorno. Decide di fermarsi solo il tempo del funerale. Ritrova alcuni dei suoi compagni di giochi di quelle estati lontane. Emilia, che è diventata poliziotta ma attualmente è sospesa dal servizio. Marco che la porta a visitare la clinica che ha aperto. Qui s’imbatte in Rebecca, una bambina ricoverata che sta per essere dimessa. Sara si ferisce ad un dito con un ferro lasciato nella stanza, dove si trova la ragazzina, da un tuttofare, e questa si offre di segnarle la ferita fermando il flusso del sangue. Nonostante Sara non creda più in queste tradizioni, la lascia fare, modificando così il suo destino perché appena tornata a Bologna verrà a scoprire che Rebecca è sparita, proprio come la sua amica Claudia quando erano piccole e questo la convincerà a tornare a Borgo Cardo per aiutare a ritrovarla e scoprire la verità su ciò che è accaduto molti anni prima.

“Mi aveva segnato e si dà sempre qualcosa in cambio, lo sanno tutti”

“Le segnatrici”, esordio nel mondo del thriller per Emanuela Valentini è un romanzo che si snoda tra un passato ed un presente, carico di tensione e atmosfera che saprà inghiottirvi al suo interno rendendovi ciechi a ciò che vi circonda per relegarvi in una realtà parallela che affonda le sue radici in un tempo non troppo lontano ma che sembra distante anni luce dal nostro quotidiano. Un passato che è quello del nostro territorio, fatto di tradizioni, di leggende, di credenze popolari. Un passato fatto di viottoli tortuosi e impervi, di rocce umide ed eterne, di boschi fitti in cui le ombre si rincorrono. Un passato fatto di mani forti nel curare e delicate nel tenere. Mani nodose segnate dal passare degli anni. Le segnatrici a cui ci si rivolgeva per curare piccoli problemi di salute o anche più grandi quando la disperazione di non trovare una cura nella medicina spingeva alla disperazione di fronte alla morte.
Sara è un personaggio forte nonostante le sue debolezze. Una donna che vede il male e che cerca di salvare ogni vita possibile. Una protagonista la cui infanzia è stata minata da eventi che l’hanno profondamente cambiata, molti dei quali irrisolti e con i quali dovrà suo malgrado trovarsi a fare i conti per riuscire ad andare avanti. Una persona che non si ferma di fronte alle difficoltà, anche quando vogliono impedirle di continuare la sua personale ricerca della verità facendole dubitare di chi le sta vicino e anche di se stessa.

Emilia, la sua amica che sembra nascondere qualcosa e che cerca di riportarla alla realtà quando Sara si lascia completamente assorbire dall’indagine e dalle molteplici ipotesi che si susseguono nella sua mente mentre scopre un indizio dopo l’altro.
Marco che si ostina a non voler ricordare e a fare finta che tutto vada per il meglio, lasciando cadere ogni dubbio e sfuggendo alle domande di Sara che invece non è mai stanca di sollevare la polvere anche dagli angoli più bui dove diventa difficile persino respirare.
“Le segnatrici” è stato per me un viaggio nella memoria, in cui lasciar riaffiorare i ricordi man mano che emergevano dalle ombre del passato. Pagine in cui riassaporare il valore dell’amicizia, dove sentirsi pungere dall’astio dell’invidia, dove comprendere che per certe esistenze non c’è resurrezione e che il dolore di una perdita può diventare più forte, più assordante di tutto il resto.

Federica Politi


La scrittrice:
Emanuela Valentini vive e lavora a Roma come editor freelance.
Ha vinto numerosi premi per la narrativa breve e ha pubblicato in digitale il serial Red Psychedelia. I suoi racconti sono stati tradotti in varie lingue. Scrive per Wired Italia. Pratica per hobby la fotografia di paesaggi naturali e urbani. Amante della cultura underground, a volte dipinge sui muri.
Le segnatrici è il suo debutto nel thriller, in corso di pubblicazione in diversi Paesi del mondo.