Editore Guanda
Anno 2020
Genere Gialli e thriller
528 pagine – brossura e epub
Traduzione di Carmen Giorgetti Cima
Siamo in Svezia, nel 1995. Leon Berger, dopo un grave lutto, decide di lasciare Stoccolma e, grazie ad un incontro occasionale con una vecchia conoscenza, Ludmilla, sceglie di andare a insegnare nel liceo della città di K.
Sono docente di svedese e storia, laureato nel 1974 al magistero di Uppsala. Quando lasciai Stoccolma in quella calda giornata d’agosto, mancava circa un mese al mio quarantacinquesimo compleanno. I miei genitori sono morti da diversi anni. Non ho nessun parente stretto tranne la sorella che ho già menzionato. Helena e io avremmo festeggiato il nostro diciottesimo anniversario di matrimonio in settembre, dalla mostra unione era nato un solo erede, nostra figlia Judith.
Leon è chiamato a sostituire il professore Kallmann, uomo misterioso ma pedagogo carismatico e raffinato che ha creato con alcuni alunni un ottimo legame, ma che da pochi mesi è morto in circostanze poco chiare in una dimora chiamata la Casa Tedesca. La sua morte, nonostante sia stata dichiarata dalle autorità accidentali, è in realtà ancora avvolta dal mistero e coinvolge anche il giovane studente Charlie Mattis, un ragazzo poco comune.
Non come Kallmann. Tutti sapevano chi era, e nessuno lo conosceva. Arrivò a K. E alla Bergtuna nel 1979, in sostituzione di un certo Polter, morto di cancro a poco più di cinquant’anni. Un uomo profondamente triste, quel Polter, e adesso anche il suo successore se n’è andato.
Il mistero però avvolge non solo il professore bensì tutta la città: chi viveva prima nella Casa Tedesca? Quali segreti nasconde la città di K. e perché il giovane Charlie sembra voler indagare autonomamente?
Che abbia riempito di parole quattro quaderni spessi dalla copertina morbida e nera in tela cerata non lo si può tuttavia mettere in dubbio. Ogni quaderno comincia un giorno del mese di gennaio e termina a dicembre di qualche anno dopo: 1980-1954. 1985-1988, 1989-1991, 1992-1994. L’ultima annotazione è datata 30 dicembre 1994, vale a dire quasi dieci mesi fa e meno di sei mesi prima che morisse.
Sarò proprio Leon a risvegliare la curiosità di tutti, trovando nella scrivania lasciatagli in eredità da Kallman alcuni diari che lo porteranno a indagare tra professori, studenti e le loro famiglie, in un clima scolastico nervoso e fitto di violenza xenofoba. Assieme a lui ci saranno Ludmilla, consulente scolastica; Igor, professore di matematica; Andrea e Charlie, studenti modello e Ulrika, madre di Andrea. L’indagine privata ben presto si trasforma infatti in un lungo viaggio nel passato dei protagonisti.
Gli occhi dell’assassino è un thriller nordico pieno di fascino e scritto sotto forma di diario: la storia ci viene infatti presentata dai sei protagonisti, con tanto di cambio di stile, tramite i propri diari giornalieri. Saranno Leon, Ludmilla, Igor, Andrea, Charlie e Ulrika a presentarci la città, la scuola, gli atti violenti da parte dei nuovi gruppi naziskin e a portarci a risolvere il mistero di quello che è accaduto al professore Kallman.
Ogni avvenimento ci viene mostrato sotto sei differenti punti di vista e così, in ugual modo, ci vengono presentati tutti i protagonisti e le figure che girano attorno ad essi. Non solo una indagine, quindi, quanto un vero e proprio percorso all’interno della psiche dei personaggi e all’interno di una misteriosa città.
Sebbene il romanzo sia affascinante e meritevole, la struttura in alcuni punti tende a distrarre il lettore che vede ripetersi sotto i suoi occhi azioni di cui si è già parlato e sulle quali, apparentemente, non c’è altro da aggiungere. In realtà – e a Nesser va ogni merito – tutto ciò servirà al lettore per poter comprendere la risoluzione del mistero in ogni sua parte.
Ho intrapreso la lettura di questo romanzo senza conoscere lo stile dell’autore, di cui ancora non avevo letto altre opere, e ho scoperto un Nesser abile e valido nell’introspezione dei personaggi e ancora più bravo nel modificare la sua scrittura per adattarla ai protagonisti, ben differenti per psiche ma specialmente per età e vita pregressa.
Adriana Pasetto
Lo scrittore:
Håkan Nesser è nato nel 1950 a Kumla, in Svezia. Dopo aver insegnato lettere in un liceo, da anni si dedica esclusivamente alla scrittura. Della serie che ha per protagonista il commissario Van Veeteren, Guanda ha pubblicato: La rete a maglie larghe, Una donna segnata, L’uomo che visse un giorno, Il commissario e il silenzio, Carambole (premio Glasnyckeln), Un corpo sulla spiaggia, La rondine, il gatto, la rosa, la morte, Il caso G, Il commissario cade in trappola e Il dovere di uccidere. Della serie dedicata all’ispettore italo-svedese Gunnar Barbarotti sono usciti: L’uomo senza un cane, Era tutta un’altra storia, L’uomo con due vite, L’uomo che odiava i martedì e Confessioni di una squartatrice. Nel catalogo Guanda sono presenti anche Il ragazzo che sognava Kim Novak e Morte di uno scrittore.
Da Morte di uno scrittore e La nemica del cuore sono tratti i primi due film della trilogia Intrigo, per la regia di Daniel Alfredson.