Editore Sellerio editore Palermo
Anno 2020
Genere Giallo
256 pagine – brossura e epub
“Questo romanzo doveva svolgersi da un’altra parte, ma le storie scelgono di cadere sempre nel posto sbagliato”. Questa frase è tratta dall’epilogo de “Il lusso della giovinezza” e spiega il motivo per cui il protagonista sceglie di ambientare la storia a Castelbuono, paese delle Madonie, piuttosto che l’Etna, quasi a voler evitare che il paesaggio suggestivo del vulcano, rubasse la scena alla vicenda narrata.
Quest’ultima, divertente, fresca, astuta e giocata sul meta-racconto in cui il personaggio principale racconta il romanzo mentre lo sta scrivendo. Lo scrittore in questione è Saverio Lamanna, ovvero “personaggio letterario, indagatore casuale, disoccupato di successo, giornalista in disarmo” come lui stesso si definisce tra le pagine del libro.
Con lui compaiono: Peppe Piccionello, un dott. Watson necessario per esaltare le facoltà cognitive di Lamanna e indossatore ufficiale di t-shirt recanti frasi sulla Sicilia e i siciliani ideate dalla nipote Emma; Suleima, compagna di Saverio, e un gruppo eterogeneo formato da giovani provenienti non solo dalla stessa Sicilia ma anche dall’estero con lo scopo di “rinfrescare” la regione dandole una nuova vita, delle nuove prospettive attraverso un progetto di sviluppo innovativo, ideato dall’americano Steve Parker.
Come preannunciato nel prologo, dovendo seguire l’algoritmo secondo cui per scrivere un best seller è necessario che il morto appaia sin dall’inizio del romanzo, Savatteri/Lamanna colloca la morte di Parker già nei primi capitoli lasciando intuire una trama che tenterà di spiegare come l’apparente morte incidentale della vittima si riveli, in realtà un omicidio. A differenza di molti romanzi di genere, le indagini non seguono durante tutto il racconto la strada che porta alla scoperta del colpevole. Il caso viene risolto dal protagonista, che non è avvocato, nè commissario o investigatore, solo alla fine del romanzo, lasciando ampio spazio ai sub-plot presenti nella storia, che tuttavia sono necessari per comprendere la conclusione del plot principale. Impossibile non fare riferimento al dialogo generazionale che Savatteri ha costruito grazie alle figure di Saverio e Peppe e del gruppo di ragazzi (poco più che ventenne) appartenenti a una comune contemporanea, per fini simile a quelle degli anni Sessanta, ma per struttura e forza idealistica totalmente diversa.
Sin dalle prime pagine il lettore si troverà coinvolto nella stesura del romanzo avendo la percezione di poter intervenire nella scrittura della storia grazie alla narrazione in prima persona. Il linguaggio ironico e canzonatorio permette una lettura fluida e scorrevole resa ancora più gradevole dalla presenza di descrizioni di cibi tipici, luoghi, modi di dire di una Sicilia diversa rispetto a quella a cui ci ha abituati il maestro Camilleri, ma altrettanto validi. Interessanti sono le citazioni, talvolta colte, che oltre a grandi autori, fanno riferimento a romanzi e protagonisti di scrittori, colleghi di Lamanna/Savatteri.
Savatteri è riuscito ancora una volta a intrattenere piacevolmente il lettore scrivendo un romanzo apparentemente leggero, ma che cela tematiche raramente affrontate e fa emergere tutta la passione e il legame dell’autore con un territorio ricco di risorse, di bellezza e storie da raccontare.
Luciana Fredella
Lo scrittore:
Gaetano Savatteri (Milano, 1964), cresciuto in Sicilia, vive e lavora a Roma. Con questa casa editrice ha pubblicato: La congiura dei loquaci (2000, 2017) La ferita di Vishinskij (2003), Gli uomini che non si voltano (2006), Uno per tutti (2008), La volata di Calò (2008) e La fabbrica delle stelle (2016), Il delitto di Kolymbetra (2018) e Il lusso della giovinezza (2020).