Giorgio Lupo – La tana del polpo

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Editore Augh! / Collana Ombre
Edizione 2020
Genere Noir
226 pagine – brossura e epub


Siamo a Termini Imerese, comune della provincia palermitana, in cui il commissario Placido Tellurico si è rintanato cercando di fuggire dal suo passato: abbandonato dalla moglie, è ora un padre single tormentato dal passato e da alcune scelte compiute durante il suo lavoro precedente. Su di lui pesa infatti il macigno di uno sbaglio a causa del quale un giovane padre di famiglia è ora in carcere.

Così si era fatto trasferire a Termini. Ufficialmente per far crescere Frida nel tranquillo paese di provincia dove era nato. In cuor suo per poter essere vicino alla famiglia di Geraci, nella speranza che, col tempo, avrebbe trovato il modo di dare una mano.

La tranquillità cittadina però viene improvvisamente scossa dal ritrovamento di un cadavere, precisamente un corpo senza testa, e Tellurico si ritroverà ad indagare insieme alla sua squadra e alla affascinante Rachele Caitani, medico legale. Il cadavere però sarà solo il primo in una lunga indagine che porterà Placido a dover indagare all’interno dei palazzoni della cittadina e dei suoi segreti, tra mafia e spaccio.

«Capo, è un’ora che cerco di rintracciarla, ma ‘sti cellulari quando serve non prendono mai. Abbiamo un grosso problema.»
«Solo uno?».
«Hanno trovato un cadavere in una campagna, vicino all’agglomerato industriale. Sul posto c’è già Marfisi.»

Una indagine che porterà il lettore tra le strade di Termini, tra l’italiano e il dialetto siciliano, e che soprattutto porterà il personaggio di Tellurico a dover fare i conti con il presente ma specialmente con il passato, e con se stesso. Chi sono le vittime? Perché sembrano tutte portare segni di ibernazione? E dove sono le loro teste?

Provava rabbia? Dolore sì. Ne era sommerso e non c’era verso di tirarsene fuori. A ogni movimento sentiva quell’esperienza di vuoto lo stava facendo a pezzi. E sì. Aveva tanta rabbia dentro. Contro quei bastardi. Se stesso.

“La tana del polpo” è un thriller tutto italiano che ha nella ambientazione e nella forza del suo personaggio principale i suoi pilastri: la provincia palermitana descritta in maniera magistrale, tra pregi e difetti, e Placido Tellurico, uomo capace di muoversi in ambienti poco gradevoli, conosciuto come u mazzuolo proprio perché incapace di tirarsi indietro davanti alla ingiustizia, anche a costo di utilizzare metodi poco ortodossi. Intorno all’indagine inoltre l’autore costruisce un cerchio di personaggi che aiutano il lettore a immergersi nella provincia e nella cittadina, tanto da sentirsi spesso quasi condomini del commissario. Placido è un commissario a cui ci si affeziona, a cui si finisce per voler bene, perché combatte coi suoi fantasmi mostrandoci però anche il buono che c’è.

L’autore ha uno stile scorrevole e piacevole che permette una lettura veloce, di quelle per cui vorresti terminare il libro in una sola notte, e nonostante utilizzi spesso anche il dialetto siciliano questo rimane comprensibile ai più, senza risultare troppo pesante per chi invece non avesse dimestichezza col palermitano. Nel complesso, “La tana del polpo” è un ottimo noir da non lasciarsi scappare che dimostra anche la capacità della casa editrice Augh! nello scovare nuovi autori italiani e nuove opere.

Adriana Pasetto


Lo scrittore:
Giorgio Lupo è nato a Termini Imerese nel 1973. Laureato in Giurisprudenza, lavora come Sales Manager per Sara Assicurazioni. Con il racconto A mala corda ha vinto il XLIII Premio Writers Magazine Italia ed è stato selezionato tra i vincitori del Premio Nazionale Racconti Tricolore. Con il racconto giallo I buoni vicini è arrivato terzo al concorso Giallo Piccante, organizzato dall’Accademia del Peperoncino, in collaborazione con Giallo Mondadori. Suoi
racconti sono presenti in antologie edite da Delos Book e Il Viandante. Ideatore e organizzatore, insieme al ristorante sociale “Tocca a tia”, del Termini Book Festival.