Editore Salani / Collana romanzi Salani
Anno 2016
Genere Giallo
414 pagine – brossura e epub
L’avvocato partenopeo Max Gilardi ha una moglie e due figli ma ancora non sa che la sua vita sta per cambiare, improvvisamente. Uomo estremamente garbato e avvocato estremamente capace, Gilardi è conosciuto per le sue abilità, e a lui viene affidato il caso della diva della televisione Gilla Floris, figlia del barone De Brusset.
Quando Max Gilardi si infilò sotto le coperte allungò un braccio verso la parte vuota del letto e sorrise. Erano sposati da sette anni: è così che succede?
Il barone viene trovato morto nella sua stanza, al suo fianco la figlia Gilla è in lacrime ma da quel momento cade in uno stato catatonico e viene ricoverata in una struttura: nella stanza solo loro due erano presenti, come testimonia la compagna e colf del barone, e la pistola a terra sembra perorare la sua testimonianza. Eppure sulle mani di Gilla non viene trovata traccia di polvere da sparo.
Ti affido la difesa di Gilla Floris. Noi crediamo non sia stata lei a uccidere suo padre. Dobbiamo crederlo. Io più di tutti: devo crederlo fermamente per mia figlia.
Il barone e Gilla in realtà non si vedevano da molti anni, da quando la giovane in età da bambina era tornata a vivere con la madre, e anche le finanze del barone sembrano in realtà essere meno cospicue di quello che in molti pensano.
‹Che Gilla, in quella stanza, non fosse sola con suo padre.›
‹E chi c’era?›
‹Questa è un’altra faccenda. Ma ora ti porto a letto e ti lascio dormire.›
La difesa di Gilla diventa così un lungo viaggio nella storia della famiglia De Brusset e dei personaggi che circolano attorno a loro: una ex amante sposata con un famoso imprenditore americano, la nuova compagna del barone e un quartiere che di chiacchiere ne fa molte. Saprà Max Gilardi aiutare la ormai indifesa Gilla?
Quinto romanzo della serie dedicata a Max Gilardi, “La bambina che non sapeva piangere”, edito da Salani, è un libro che ricalca perfettamente la definizione di giallo: abbiamo un avvocato, Gilardi per l’appunto, con un team di tutto rispetto, che per difendere la sua assistita si reca sul luogo del misfatto e tramite brevi interrogatori, bussando di porta in porta, riesce a ricostruire la vicenda nel suo completo. Questo però non è tutto: la scrittura della Lanza infatti ci mostra anche la sua bravura come giornalista, quasi come se questo romanzo fosse la memoria di qualcosa realmente accaduto, anche grazie a uno stile che in molti tratti ho trovato quasi soave e poetico.
Un romanzo senza fronzoli che sa coinvolgere il lettore, che lo fa partecipare in prima persona e sviluppa il suo senso della logica: un caso che sembrerebbe risolto ma che nasconde al suo interno segreti inaspettati. Il tutto è ben condito, senza neanche cercare troppo sullo sfondo, dalla storia personale di Gilardi: uomo che ha perso la prima moglie, ora sposato con Paola dalla quale ha avuto due figli ma che sembra ancora alla ricerca di quello che diventerà forse il più grande amore della sua vita. E così le vicende di Gilardi si intrecciano con la storia della famiglia della donna che dovrà difendere, Gilla, figlia del barone De Brusset. Un romanzo decisamente piacevole, adatto a tutti gli amanti del giallo nella sua accezione più classica.
Adriana Pasetto
La scrittrice:
Elda Lanza è stata scrittrice, giornalista ed esperta di comunicazione, ma anche prima presentatrice della televisione italiana, imprenditrice, ospite di importanti trasmissioni radiofoniche e televisive. Nel 2014 è stata insignita del titolo di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Giorgio Napolitano. La sua produzione letteraria è vasta e sfaccettata, a cominciare dalla fortunata serie di romanzi che hanno per protagonista l’avvocato Max Gilardi, il più recente dei quali è La terza sorella, passando per Il tovagliolo va a sinistra. Il galateo per un mondo che cambia: come fare, come essere (2016), scritto partendo dalla sua esperienza di docente di Storia del costume, per arrivare ai romanzi Imparerò il tuo nome (2016), la struggente e ironica ‘autobiografia d’invenzione’ Uomini (2017), Una stagione incerta e Quasi un uomo (2018). Ha vinto i premi letterari Minturno (1992) ed Europa (2012) e nel 2018 le è stato assegnato il Premio Giuditta alla carriera.