Paolo Regina – Da quanto tempo non piangi, Capitano De Nittis?

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Editore SEM
Anno 2021
Genere Giallo
240 pagine – brossura e epub


Nel terzo romanzo che vede protagonista il capitano Gaetano De Nittis, finanziere atipico di origini pugliesi, brillante ed amante del blues, il tranquillo inizio d’autunno della piccola città di Ferrara viene sconvolto da un macabro omicidio. Nell’area della Rivana viene ritrovato il cadavere di un uomo anziano, nudo, senza testa e a cui è stato asportato il cuore. Responsabile delle indagini è il capitano dei carabinieri Cuviello, il tipico burocrate ottuso, ambizioso e raccomandato, irritantissimo con il suo intercalare “cioè a dire” e storico antagonista di De Nittis.

Mentre Cuviello cerca di risolvere il caso, incaponendosi su una pista investigativa priva di riscontri, il capitano De Nittis, dopo essersi imbattuto casualmente in un’adolescente fragile e bisognosa di aiuto, è alle prese con un incarico decisamente diverso dal solito. Deve infatti sorvegliare un prezioso e antico violino, considerato perduto ormai da anni e ritrovato di recente durante la ristrutturazione della casa del gerarca fascista Farinacci, protagonista di un prestigioso tour europeo, che verrà suonato per la prima volta a Ferrara da una famosa violinista giapponese.

Durante il concerto alla biblioteca Ariostea lo strumento verrà però rubato proprio sotto gli occhi del bel capitano, distratto dalla presenza della conturbante Nives, a nulla valendo i tentativi di inseguire l’abile ladro che sembrerà svanito nel nulla. Profondamente turbato e umiliato dalla dinamica della rapina De Nittis concentrerà tutte le proprie energie per venire a capo di un mistero che lo porterà fino a Cremona, capitale mondiale del violino. Nella bellissima cittadina di provincia, affiancato da una collega grintosa e simpatica, cercherà di scoprire segreti e ipocrisie di una realtà borghese ed elegante, molto simile alla vicina Ferrara.

Nel frattempo Cuviello, nonostante abbia scoperto l’identità della vittima dell’efferato omicidio – un famoso chef ferrarese -, non riesce a fare alcun progresso nella risoluzione del caso e si trova ormai a un punto morto. Incapace di collaborare proficuamente con i colleghi, schiacciato dalla pressione costante del proprio comandante sfiduciato e palesemente stanco dei suoi continui fallimenti, il capitano dei carabinieri vede incrinarsi il sogno dell’agognato posto al Ministero, e ormai in preda al panico decide di rivolgersi proprio al nemico di sempre De Nittis, tanto odiato ma intuitivo e capace, chiedendogli un aiuto informale nelle indagini. Il finanziere si ritroverà quindi a cercare di dipanare un intricato mistero, aiutato come sempre dal fedele amico giornalista Bonfatti, prezioso alleato nello svelamento delle complesse dinamiche di una città tanto attenta a salvaguardare le apparenze.

“Ho la nausea. Ma non ho rimorsi. Neanche una lacrima per lui. Ora indosso la mia maschera e torno fuori. Nella città dell’indifferenza e dell’ipocrisia. Umida come quest’autunno piovoso. Fredda come la morte.”

Incontro con l’autore a cura di Cecilia Lavopa
con Linda Cester:

Il terzo romanzo di Paolo Regina appare fin da subito un giallo dalla trama intrigante e sfaccettata, confermando il talento di un autore che riesce a muovere i propri personaggi con disinvoltura e grande capacità narrativa in un contesto ormai familiare e conosciuto.
Perfetta infatti la costruzione della trama, ottimo il ritmo del romanzo, particolarmente dinamico grazie al sapiente utilizzo dei dialoghi e dell’interessante espediente narrativo di dar voce ai pensieri dell’assassino, che – inseriti in corsivo e in prima persona all’interno del racconto – spezzano una narrazione che cattura il lettore fino all’ultima pagina. Eccellente anche la struttura del romanzo, che si dipana fra tre filoni narrativi che si intrecciano alla perfezione e che si muovono per gran parte del racconto in un parallelismo coerente alla storia, grazie ad una scrittura raffinata e fluida.

Ottima inoltre, anche in questo terzo romanzo, la caratterizzazione dei personaggi e delle ambientazioni, che confermano il talento di Paolo Regina a sondare e descrivere con consapevolezza ipocrisie, contraddizioni e debolezze dell’animo umano, senza mai giudicarle, ma svelandole al lettore nella loro vera natura e consistenza. In questo terzo episodio infatti le indagini porteranno De Nittis a misurarsi non solo con una nuova realtà cittadina, elegante, ricercata e per certi aspetti molto simile alla consueta Ferrara, ma anche a relazionarsi con nuovi e interessanti personaggi, come la collega cremonese Delogu, spigliata e grintosa finanziera, o il tenente De Paola, nuovo collaboratore del capitano Cuviello, giovane e inesperto ma indubbiamente perspicace. Si confermano poi anche in questo nuovo capitolo le atmosfere e le caratteristiche dei personaggi consueti che popolano la vita del protagonista e che ormai il lettore ha imparato a conoscere, con uno sguardo più attento alla Nives, procace romagnola che inizia a mostrare in maniera sempre più esplicita il proprio interesse per il capitano, e un approfondimento maggiore alla figura dell’irritante antagonista Cuviello, protagonista negativo di uno dei due filoni narrativi.

Un’ultima considerazione infine sul terzo e interessantissimo filone narrativo del romanzo, relativo all’incontro di De Nittis con Chiara, adolescente cupa e in difficoltà, attraverso il quale Regina si mostra capace non solo di misurarsi con delicatezza con le fragilità e il disagio di una generazione, ma anche di rivelare con sapienza uno dei lati più intimi del capitano, il suo dolore e la malinconia di anima ferita, che ancora riflette e si commuove, restia ad aprirsi fino in fondo, gentile e sensibile e proprio per questo così affascinante.
In conclusione, il terzo romanzo di Paolo Regina è un giallo sfaccettato, intrigante e dall’inaspettato finale, in grado non solo di confermare in pieno le aspettative del lettore che già conosce la serie del bel capitano della Guardia di Finanza, ma anche di incuriosire e affascinare chi si approccia per la prima volta allo stile sicuro di un giallista originale e brillante.

Il consueto cenno, in chiusura, alla nuova edizione del romanzo. Perfettamente curata da SEM, presenta una copertina pulita ed elegante, in grado di attirare l’attenzione del target cui si riferisce.

Linda Cester


Lo scrittore:
Paolo Regina, avvocato, ha insegnato discipline economiche alla facoltà di Lettere dell’Università di Ferrara, città dove vive. È anche docente di comunicazione e public speaking in corsi per manager e imprenditori. Con SEM ha pubblicato Morte di un antiquario (2018) e Morte di un cardinale (2019).