Enrico Vanzina – Una giornata di nebbia a Milano

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Editore HarperCollins Italia
Anno 2021
Genere Giallo
208 pagine – cartaceo e epub


“Milano è un enorme conglomerato di eremiti”. È questa citazione di Eugenio Montale, inserita all’inizio, a far comprendere immediatamente come questo libro sia uno straordinario capolavoro di contaminazioni letterarie e – si scoprirà leggendo – anche cinematografiche.

Luca Restelli è un giornalista e si occupa di cultura e recensioni.
Figlio di un compositore d’orchestra e di un insegnante, ha trascorso tra i libri la sua infanzia e la sua adolescenza.
Vive a Milano, città affascinante, complessa e spesso avvolta dalla nebbia. Ed è proprio in una strana giornata di nebbia che suo padre viene ucciso, senza alcuna apparente ragione.
Così, con il dolore devastante per la perdita di un genitore, e con l’angoscia che lascia una morte cosi assurda, Luca si ritrova a dover essere investigatore alla scoperta della verità che sembra mascherarsi ostinatamente bene nella fitta nebbia della sua città.
Grazie all’aiuto di Giorgio Finnekens, un amico scrittore, il giovane, attingendo alla letteratura di cui è un geniale conoscitore, riuscirà a dar senso all’assurda vicenda.
È un’indagine senza poliziotti, quest’ultimo libro di Enrico Vanzina.
Un’indagine in cui l’investigatore si materializza in uno scrittore ribelle – che ha senza dubbio l’anima di Andrea G. Pinketts – e dove la Scientifica viene sostituita dalla Letteratura.

È un libro tagliente, epigrafico e con uno stile incisivo. I capitoli brevi rendono la lettura ritmata e veloce, senza inciampi mai.
La metafora della nebbia, come velo che copre e impedisce l’esplorazione dell’animo umano, e l’utilizzo dell’io narrante lo rendono un romanzo vero pur nel suo riuscito tentativo di sfatare tutti i luoghi comuni del giallo italiano.
La storia è avvincente, mai noiosa, e si amalgama perfettamente con il dramma personale del protagonista, con l’essere messo all’improvviso davanti alla cruda realtà: l’imperfezione dei propri genitori e della loro storia d’amore
Il rimando alla letteratura e al cinema rende questa realtà osservata attraverso trame di grandi romanzi e grandi film del passato, che contribuiscono a rendere evidente anche la decadenza di una città e forse di una nazione.
E sarà proprio la letteratura, utilizzata sapientemente, a condurre il lettore nelle contorte vie dell’enigma – che resterà avvolto da mistero fino a quando l’autore non lo svelerà in un racconto – e a cercare di scoprirlo sentendosi protagonista della vicenda.
Ho trovato questa storia, intrigante, coinvolgente, perfettamente costruita, intelligentemente orchestrata, a cui resti attaccato anche dopo aver voltato l’ultima pagina.
È un libro in cui navighi senza sosta e senza stanchezza, dove una morte spiega il senso di una vita.
Da leggere!

Brunella Caputo


Lo scrittore:
Enrico Vanzina: suo padre, Steno, era un regista. Suo fratello, Carlo, è un regista. Lui, invece, fa lo sceneggiatore. Ha scritto circa cento film, alcuni famosissimi. Ha vinto il Nastro d’argento, la Grolla d’oro, il Premio De Sica e il Premio Flaiano. Ma il cinema e la tv non sono la sua unica occupazione. Ha collaborato con il «Corriere della Sera» e scrive ogni settimana su «Il Messaggero». Ha pubblicato diversi libri, tra cui Il gigante sfregiato (Newton Compton, 2013), suo primo romanzo giallo, Le finte bionde, Una famiglia italiana (Mondadori), Colazione da Bulgari (Salerno Editrice), La sera a Roma (Mondadori 2018), Mio fratello Carlo (HarperCollins Italia, 2019).