Hillary Rodham Clinton e Louise Penny – Stato di terrore

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Editore Einaudi / Collana Stile Libero Big
Anno 2021
Genere thriller/spy story
568 pagine – brossura e epub
Traduzione di Fiorenza Lupo


Ellen Adams, magnate dell’industria della comunicazione, è stata scelta dal nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America come Segretario di Stato, e lei ha accettato l’incarico. Nonostante tutti la credano incompetente, e anche il Presidente cerchi in realtà di sabotarla, Ellen è seria e orgogliosa nel suo nuovo incarico, e ha lasciato le sue aziende nelle mani della figlia. Appena tornata da un viaggio disastroso in Corea del Sud, e con una amministrazione che deve fare i conti con gli errori dei precedenti in comando, Ellen ancora non sa che dovrà utilizzare tutto il suo coraggio e la sua intelligenza per salvare gli Stati Uniti d’America da un complotto internazionale.

Sin dalla morte del suo adorato Quinn, Ellen aveva sentito che la sua vita non era solo vuota, ma immatura. Invece di stemperarsi col tempo, la sensazione si era rafforzata, la crepa si era allargata. Avvertita il bisogno crescente di fare di più. Aiutare di più.

Tre bombe, tre autobus. A Londra, a Parigi e a Francoforte. Centinaia di vittime e feriti tra cui suo figlio, Gil, giornalista e corrispondente per l’estero che anni prima è già stato rapito dalle forze nemiche dei pashtun. Chi ha organizzato questi attentati? Come mai nessun gruppo terroristico sta rivendicando l’accaduto? È nel silenzio che i maggiori Stati iniziano ad avere un dubbio atroce.

Per via della loro posizione strategica, I Cinque Occhi essenzialmente coprivano l’intero pianeta. Ma nemmeno loro avevano sentito nulla. Nessun sussurro prima. Nessuna dichiarazione trionfale dopo.

Ellen, aiutata dai figli e dalla amica e collaboratrice Betsy, inizierà una lunga indagine che la porterà in Oman, in Pakistan e in Iran alla ricerca di uno dei più pericolosi trafficanti d’armi che da più di un anno è di nuovo in libertà.

Betsy è riuscita a rintracciarlo. Ha cambiato nome e si nasconde in un villaggio del Québec: Three Pines, si chiama. Ma non vuole saperne di parlare. Pensavo di mandare qualcuno lassù, a tentare di convincerlo. Qualcuno di cui si fida.

Il primo pensiero che mi è venuto in mente leggendo Stato di terrore è stato: ogni riferimento non è puramente casuale. Conoscendo il passato professionale della Rodham Clinton, è infatti naturale pensare al fatto che tramite questo romanzo abbia cercato di prendersi qualche piccola rivincita. Le allusioni alla precedente amministrazione statunitense – il governo Trump – e ad alcune scelte rivelatesi poi scellerate – il ritiro dall’Afghanistan senza un piano per contrastare i Taliban – sono presenti in tutta la trama.

In più, i personaggi femminili cercano un riscatto andando a demolire le credenze che i personaggi maschili tendono ad avere su di loro: la protagonista, Ellen Adams, viene infatti scelta come Segretario di Stato quasi per affossare la sua figura pubblica e mostrare al mondo la sua incompetenza quando invece sarà proprio lei a manovrare i fili di un complesso gioco internazionale. Si sente sicuramente l’influenza della penna di Louise Penny, che ho amato con l’ispettore capo Gamache, e si fa riferimento proprio al suo personaggio più famoso per concludere il complicato caso di spionaggio in bellezza. Stato di terrore è un libro che nasce nella contemporaneità e che fa dell’attualità il suo punto di forza – l’Afghanistan e l’abbandono delle truppe US, i complessi rapporti tra Pakistan e Iran – senza però tralasciare anche i sempre conflittuali rapporti tra Stati Uniti d’America e Russia.

Per il resto, questo romanzo presenta un’ottima storia di spionaggio che ci porta all’interno della Casa Bianca da un lato e a viaggiare lungo le vie del Medio Oriente dall’altro. Una trama macchinosa che però viene tenuta viva, e mai annoia, grazie alla capacità delle autrici di mantenere sempre alta l’attenzione tramite una suspense non tanto con il cliffhanger, comunque presente, quanto con la sospensione delle notizie che giungono al lettore. Cosa avrà trovato Ellen nella sua tasca? Quali informazioni Betty sarà riuscita ad avere spiando nel dark web? Tra quanti minuti la bomba esploderà? Stato di terrore gioca con il suo stesso titolo, riuscendo a seminare il panico nella mente del lettore. Attenti però che questo romanzo, non disilludendo le mie aspettative, si presenta anche per ciò che sembra a tutti: una “americanata”.

In un misto di Scandal, West Wing e Blindspot (tre serie televisive legate alla Casa Bianca, ai giochi di potere e agli agenti federali), le autrici portano avanti uno scenario a oggi fantasioso ma non per questo impossibile.

Adriana Pasetto


Le scrittrici:

Hillary Rodham Clinton è la prima donna nella storia degli Stati Uniti a essere stata candidata alla presidenza da un importante partito politico. È stata il 67° segretario di Stato americano e per quasi quarant’anni, in veste di avvocato, First Lady e senatrice degli Stati Uniti, ha difeso i diritti di bambini e famiglie. È moglie, madre, nonna e autrice di sette libri precedenti.

Louise Penny, vincitrice di numerosi premi internazionali, è autrice di best seller che hanno raggiunto il primo posto nelle classifiche del «New York Times», «Usa Today» e «Globe and Mail». I suoi romanzi con protagonista l’ispettore capo Armand Gamache sono tradotti in 31 lingue e in Italia usciti per Einaudi, che della serie ha già pubblicato: Case di vetro (2019), Il regno delle ombre (2020), Un uomo migliore (2020) e I diavoli sono qui (2021). Nel 2017 le è stato assegnato l’Ordre National du Québec per i suoi contributi alla cultura canadese. Vive in un piccolo paese a sud di Montréal.