Editore Mondadori
Anno 2022
Genere Narrativa contemporanea
396 pagine – rilegato e epub
Daniel è cresciuto in un orfanotrofio. Era giunto in quel posto con la madre quando era un bambino: stanchi e affamati. Proprio quella notte la donna, che era molto malata, muore, lasciando il suo piccolo alle cure delle suore.
Daniel cresce in quella realtà circoscritta tra altri bambini che sono nella sua stessa situazione o per altri motivi. Impara a relazionarsi con loro, a seguire le regole, a trovare il modo di rendere le sue giornate migliori possibili.
Ma ci sono piccoli indizi, di cui nessuno sembra accorgersi, tranne lui stesso, che gli fanno intuire qualcosa sulla sua vera natura, non facile da accettare e tanto meno da mostrare agli altri.
“La mia vita è una menzogna fin da quando ero bambino.”
Ora Daniel è un uomo. È diventato il più grande illusionista vivente. Ma molti, troppi, sono i lati oscuri che gli rendono difficile muovere un passo dopo l’altro e condurre una vita normale come ogni persona. Ci sono domande sulle sue radici che lo assillano. Ci sono rimpianti e rimorsi che gli avvelenano il sangue. Ma ci sono ancora scelte da compiere e strade non facili da imboccare più che mai decisive e irreversibili.
“Raccontare la verità non basta, non c’è nessuno che lo sappia meglio di me. Avrei voluto dirlo a padre Simone. Ogni storia è la storia che racconti e come la racconti. La realtà è quello che è e quello che pensi che sia,”.
“Così in terra”, nuovo romanzo di Patrick Fogli, appena uscito in libreria, è l’ennesima prova delle capacità narrative di un autore che con un linguaggio preciso e ricco ci mostra non solo l’azione che attraversa la storia, ma tutti quegli ampi spazi di cui è costellata e che sono emblema di una vita che merita di essere raccontata, soprattutto per i dubbi che la infiammano e nei quali, a volte, il protagonista vorrebbe sparire.
Fogli crea un personaggio che ha particolari doti, una specie di super eroe nella pelle di un uomo. Ha capacità che spaventano pure sé stesso e che deve imparare a controllare, per non commettere azioni di cui si potrebbe pentire ma soprattutto per non sostituirsi a Dio, o al fato, al destino per i non credenti.
Il mondo descritto nel libro è essenzialmente il mondo di Daniel, non vi soffermate più del dovuto a riflettere sui muri dell’orfanotrofio, tra gli oggetti del suo mestiere e sulle descrizioni fisiche e naturali. Ciò che preme comprendere a chi legge è che nel mondo di Daniel ci si può sentire drammaticamente soli. Nessuno vorrebbe essere circondato sul serio da un mondo così perché, essendo incomprensibile agli altri, isola e allontana la maggior parte delle persone. La descrizione che l’autore fa di questo mondo e di questa condizione esistenziale del protagonista è talmente vivida che si finisce per esserne inevitabilmente angosciati, eppure, inconsciamente attratti.
Porre come ambientazione regina, quindi, uno stato d’animo o meglio una caratteristica mentale e personale sposta l’archetipo usuale delle location dei romanzi di genere e spinge chi legge a ragione quasi in simbiosi con chi ha scritto, un lavoro di educazione che ognuno di noi dovrebbe riuscire a fare anche quando leggiamo puramente per diletto. “Così in terra” è uno di quei lavori letterari che lasciano un milione di perplessità dopo aver chiuso il libro e la sensazione netta che, forse, non si avrà voglia di leggerlo una seconda volta, ma resta l’assunto, oltre ogni ragionevole dubbio, che Patrick Fogli scrive dannatamente bene e che quindi i suoi lavori vanno letti a prescindere dalle storie in sé, perché non capita spesso di poter imparare anche qualcosa semplicemente leggendo. Ad esempio come si costruisce un personaggio originale, come si realizzano dialoghi perfetti e, perché no, come si dovrebbe utilizzare correttamente la punteggiatura. Tutte cose che nella narrativa italiana sembrano essere stata dimenticate al secolo scorso.
Federica Politi e Antonia Del Sambro, “Due nel mirino”
Lo scrittore:
Patrick Fogli è nato a Bologna nel 1971. Laureato in ingegneria elettronica, vive sull’Appennino reggiano. Tiene, quando ha qualcosa da dire, un blog e si fa un punto di rispondere a chiunque gli scriva. Ha pubblicato i romanzi Lentamente prima di morire (Piemme, 2006), L’ultima estate di innocenza (Piemme, 2007), Il tempo infranto (Piemme, 2008), Dovrei essere fumo (Piemme, 2014), Io sono Alfa (Frassinelli, 2015), e A chi appartiene la notte (Baldini + Castoldi, 2018), che gli è valso il premio Scerbanenco e Il signore delle maschere (Mondadori, 2019).