Editore Homo Scrivens
Anno 2022
Genere Giallo
212 pagine – brossura e epub
A fine libro, Aldo Putignano, editore di Homo Scrivens, scrive dei bei ringraziamenti e racconta la nascita di questo nuovo progetto.
“… è per noi un libro importante che apre una nuova collana dedicata al giallo e al noir – Gatti neri e vicoli bui – e ci tenevamo tutti a presentarvi questo nuovo spazio nel migliore modo possibile. Da qui l’idea del libro… per me i legami sono particolarmente forti: Serena è mia moglie, Francesco è, con Ugo Ciaccio, mio socio in questa bella avventura editoriale, Maurizio un amico fraterno…è per noi un libro importante anche per un’altra ragione, In questo sgangherato 2022 celebriamo vemt’anni di attività di Homo Scrivens, prima compagnia italiana di scrittura e da dieci anni (altra ricorrenza!) casa editrice…”
Parto quindi proprio dalla fine, dai ringraziamenti che chiudono questo libro di racconti.
E’ una bella iniziativa quella della Homo Scrivens, penso che non sia proprio facile buttarsi in una nuova avventura e per di più editoriale. Chi lo fa sono convinta lo faccia per passione e per l’amore per i libri, quell’amore che fa muovere il sole e le stelle. E allora le difficoltà e gli ostacoli si guardano con una prospettiva diversa e si cerca di realizzare quelli che sono i propri sogni. A dare il giusto contributo gli autori dei tre racconti.
Pomeriggio al Gambrinus di Maurizio de Giovanni
Il Gambrinus, un luogo tanto caro ai lettori di de Giovanni. Lettori che in questo racconto troveranno i personaggi a loro altrettanto cari. Lojacono, Marco Aragona, Pisanelli, Mina Settembre, Sara e il Commissario Ricciardi. Aragona con le sue gaffes tragicomiche e Lojacono, Pisanelli e Mina con le loro qualità, che ben conosciamo, a disposizione di alcune persone che hanno bisogno del loro aiuto.
Ed è un lavoro di squadra che mostra come unendo le diverse capacità personali di ognuno si possano raggiungere dei concreti obiettivi, obiettivi che hanno soprattutto a cuore gli aspetti umani. È bello come Mina e Lojacono riescano così facilmente ad incrociare le loro personalità e a ritrovarsi come se si conoscessero da tempo e bastasse uno sguardo. E su di loro ci sono altri sguardi a scrutarli e a riconoscerne le qualità, quelli di Sara e Ricciardi, due sguardi intensi e penetranti.
That’s amore di Francesco Pinto
Con questo racconto facciamo un salto nel passato e arriviamo negli anni sessanta. Samuele Caputo è un pianista, lavora al Club 22. Un’atmosfera d’altri tempi, la musica, il piano, il club, un tempo passato che non c’è più perché ogni tempo ha le sue caratteristiche. La vita di Sam – Samuele è una vita fatta di musica e del suo lavoro che gli permette di vivere una vita tranquilla. Si ritrova a dover aiutare un suo amico Alfredo Scarsella, intervenendo in incognito all’interno della base Nato a Napoli. Un mondo fatto di ufficiali e delle loro famiglie, un mondo spesso fatto di apparenze, dove ognuno recita il proprio ruolo rispettandolo fino in fondo, nonostante i malesseri, nonostante le finzioni. Sam è diverso e pur di aiutare un amico entra nei panni del pianista-investigatore. E se la cava anche piuttosto bene. Ed è bello immaginare di avere un amico che ti toglie dai guai e che crede in te.
La lunga notte dell’Ingegner Bentivoglio di Serena Venditto
Con quest’ultimo racconto torniamo ai giorni d’oggi. Ariel, Kobe un pianista giapponese, Malù archeologa e il suo gatto nero Mycroft, Samuel rappresentante di articoli per gelaterie sardo-nigeriano e fidanzato di Ariel. Una bella squadra eterogenea, ed è proprio questo l’aspetto vincente. L’unione che fa la forza. L’unione per dimostrare che le apparenze possono ingannare, per fornire le prove che chi è indagato non è il colpevole, non può essere il colpevole. Bisogna osservare, riflettere, leggere attentamente i fatti e poi con il contributo di tutti si tirano le somme, concedendo a chi è sospettato il regalo più bello, la scoperta della verità e la conseguente libertà. Ed è simpatico vedere come l’autrice crea il connubio giallo-gatti.
Dalla quarta di copertina:
“Tre racconti inediti, tre indagini piene di sorprese, per chi ama il giallo, Napoli e il buonumore.” Il giallo, Napoli e il buonumore. Tre elementi, e non solo, che ritroviamo nei racconti, che creano un legame tra di loro, che ne danno un’impronta ben precisa e che regalano ore di piacevole lettura. Partiamo dal giallo.
In “Pomeriggio a Gambrinus” il titolare di una gioielleria – Pasquale Martelli – è stato selvaggiamente picchiato. In “That’s amore” il colonnello Martin dei Marines viene assassinato. Ne “La lunga notte dell’Ingegner Bentivoglio” c’è il brutale tentato omicidio di Veronica Ferroni. Sono gialli in cui chi scopre i responsabili dei tre casi non è una figura investigativa ufficiale, ma può essere un’altra figura professionista, amici, conoscenti. Sono persone che, nella loro ingenuità investigativa, hanno in compenso una elevata sensibilità. In ognuna delle vicende raccontate non tutto è come sembra. E così ci mettono tutto il loro impegno e la passione che possono per arrivare ad una soluzione che non è così scontata. Ci tengono a tutelare e salvare chi sembrerebbe destinato ad una sicura condanna.
C’è una grande umanità che serpeggia tra le pagine e considerato che ne scarseggia parecchio non fa male, anzi, leggerne nei libri. Ti fa pensare che sicuramente il senso di umanità esiste, ma forse fa più rumore la mancanza e allora credo che sia una bella scelta quella invece di immaginare e ipotizzare che c’è tanta gente che invece di voltarsi sceglie in maniera convinta di poter dare una mano nel proprio piccolo a chi ha bisogno di aiuto.
Poi c’è Napoli ripresa in due periodi diversi, la Napoli di oggi e quella degli anni ’60.
Attraverso le descrizioni evocative degli autori, ci ritroviamo in una città nella quale il buonumore non poteva mancare, non potevano non esserci delle parentesi spiritose sotto forma di alcuni dialoghi tra i vari protagonisti o con sfottò e prese in giro umoristiche. Parentesi che fanno sorridere, che regalano quella spensieratezza che va sempre e comunque coltivata, nonostante ciò che di negativo ci circonda. Tre bei racconti che vi consiglio di leggere. Ci ritroverete tutto l’amore e la passione verso i libri e la lettura, verso un mondo in cui si spera la bellezza possa prendere il sopravvento, e la bellezza passa anche per la cura dei particolari che ci si mette quando si decide di raccontare delle storie e passa per la voglia di noi lettori di andarle a cercare quelle storie.
Un plauso all’Editore Homo Sapiens e a tutti coloro che hanno contribuito alla nascita di questa nuova iniziativa editoriale.
Cecilia Dilorenzo
Gli autori: