Editore Feltrinelli
Anno 2022
Genere Noir, Thriller
256 pagine – brossura e epub
Traduzione di Alfredo Colitto
Cosa sto leggendo? Questa è la prima domanda che mi sono fatto guardando la copertina, i nomi degli autori, scritti a caratteri cubitali, quasi a rubare la scena al titolo. Un libro scritto a quattro mani se non fosse che McIlvanney, uno degli autori scozzesi più apprezzati del panorama poliziesco contemporaneo, è ormai “storia della letteratura” da quasi un decennio. L’altra domanda è un rebus (e permettetemi il gioco di parole): cosa fa Rankin associato al nome di Laidlaw? Più che un romanzo sembra un puzzle di cui si ha l’impressione che manchi un pezzo già all’apertura della scatola…
Glasgow, 1972. L’avvocato Bobby Carter ha dedicato l’intera vita. Lavorativa alle persona sbagliate, ma è tardi per pentirsene, ormai è morto, e non per un incidente. Chi è il colpevole tra i suoi molti nemici? La reputazione del detective Jack Laidlaw lo precede. In commissariato tutti sanno che è un outsider, con un pessimo carattere. Non fa gioco di squadra, è taciturno e inadatto a qualsiasi convenevole, ma ha un sesto senso infallibile: intuisce subito cosa succede in strada. Il suo capo imputa la morte di Carter a un regolamento di conti, ma per Laidlaw non è così semplice, c’è di più. Mentre i due principali gangster di Glasgow si preparano a una guerra, Laidlaw dovrà scoprire chi ha ucciso Carter prima che la città si trasformi in una polveriera.
La cosa più interessante del romanzo è la sua natura di prequel scritto postumo dal figlio, non tanto biologico quanto letterario, dell’autore originale. Troviamo un Laidlaw ancora acerbo, ma comunque delineato e perfettamente caratterizzato: un outsider che gioca fuori dagli schemi, un uomo integro ma con i suoi vizi, un flâneur curioso che si aggira per Glasgow tra autobus e alberghi (nonostante abbia famiglia), fumando eccessivamente e nutrendo la su vena filosofica con volumi di Unamuno, Kierkegaard e Camus. Un Laidlaw non ancora del tutto leggenda, un diamante grezzo che possiede già la forma finale, ma ne è inconsapevole.
Seguendo i canoni della trilogia di Laidlaw, come a volerne mantenere una paternità, la scrittura di Rankin è nitida, puntuale, estremamente caratterizzata dalla cultura scozzese di base. Sfido i lettori a riconoscere lo stacco tra i due autori e capire chi dei due ha scritto cosa. La trama è stimolante con la giusta alternanza di indagini, background socio-culturale e caratterizzazione del protagonista, del suo matrimonio alla deriva, della tensione che scaturisce dalla consapevolezza di aver fallito, almeno nella vita personale e di come questo abbia effetti anche nella vita lavorativa. Una lettura stimolante e piacevole, che lascia il dubbio che quel pezzo di puzzle mancante sia proprio il fatto che gli appunti di MaIlvanney non sarebbero mai stati pubblicati, non avrebbero preso vita se non fosse stato per Rankin. Il puzzle è concluso, la figura nella sua totalità è completa, ma si nota quel pezzo mancante sostituito con una “ristampa”, forse neutrale o anche più bello, ma non quello originale, del quale ormai si sono perse le tracce.
Per gli amanti dei due autori, “Oscuri resti” potrebbe essere una scoperta e una bella sorpresa: da un lato il ritorno di una personaggio amato, dall’altro l’adozione dello stesso da un autore che ha voluto omaggiare il suo mentore (e anche i suoi lettori) con un capitolo inaspettato. Per chi non ha mai letto Ranking o McIlvanney questo libro è un ottimo punto di partenza per iniziare ad amare Laidlaw e dare un occhio a Rebus.
Tutte le città sono pervase dal crimine. Fa parte del gioco. Riunisci insieme abbastanza persone nello stesso posto, e in una forma o nell’altra il male si manifesta. Garantito.
Matteo Bordoni
Gli scrittori:
William McIlvanney, figlio di un minatore, si è laureato all’Università di Glasgow e per quindici anni ha insegnato inglese prima di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. Tra i suoi romanzi, The Big Man (Tranchida, 2003), Feriti vaganti (Tranchida, 2004). Come cerchi nell’acqua. Le indagini di Laidlaw (Feltrinelli, 2013) e Il caso Tony Veitch. Le indagini di Laidlaw (Feltrinelli, 2014) fanno parte della serie con protagonista l’ispettore Jack Laidlaw.William McIlvanney è inoltre autore di poesie, saggi e articoli giornalistici.
Ian Rankin nasce a Cardenden, nel Fife. Si diploma presso la Beath High School di Cowdenbeath. Molto apprezzato dal suo insegnante di lingua inglese, già al liceo Rankin inizia a scrivere le prime poesie e numerosi racconti e, incoraggiato ad ampliare i suoi interessi letterari, si iscrive all’Università di Edimburgo, dove consegue la laurea in Letteratura inglese, nonché specializzato in Letteratura americana e scozzese.