Tana French – Il segugio

561

Editore Einaudi / Collana Einaudi Stile Libero big
Anno 2022
Genere Thriller
448 pagine – brossura e epub
Traduzione di Alfredo Colitto


Quando una persona decide di chiudere un’importante esperienza della propria vita come il proprio ciclo lavorativo ha, come minimo, una gran quantità di storie da raccontare e altrettante esperienze da portare con sé in quello che è sempre l’inizio per un nuovo corso che, per quanto progettato, immaginato e programmato, si avvierà, come tutte le umane vicende, a percorrere strade nuove e ripercorrerne di vecchie che si sperava di poter avere abbandonato del tutto. Ma il voltare definitivamente pagina buttandosi davvero tutto alle spalle è un lusso che possono permettersi in pochi mentre ognuno di noi ha in sé una sorta di demone che lo costringe a ritornare sempre sui propri passi per placare quella sete, che non si spegne mai, di qualcosa che può essere giustizia, gloria, pace o sangue.

E l’inizio di questo bel lavoro di Tana French è imperniato proprio sulla chiusura di un capitolo fondamentale della storia di Cal Hooper, venticinque anni di pattugliamento delle strade di Chicago, che spera di trovare un angolo di pace e serenità in uno sperduto paese dell’Irlanda occidentale dove la vita scorre con la placidità dei tempi della natura e governata dalla saggezza degli anziani. Questi stessi tempi l’autrice li adotta nella sua narrazione che non è mai lenta al punto da annoiare il lettore ma piuttosto lontana dai ritmi spesso incalzanti dei noir contemporanei. Ne scaturisce così un romanzo la cui narrazione non prende l’avvio con un fatto delittuoso ma con l’intrecciarsi della storia di un detective in pensione e quella di un adolescente che con grande fatica lo avvicina per chiedere aiuto in una vicenda dai contorni decisamente nebulosi.
E le due storie vengono pian piano a fondersi assumendo a volte la forma della narrazione della vita quotidiana di un pensionato alla ricerca di una sospirata pace interiore alternata al romanzo di formazione di un adolescente immerso in un contesto familiare alquanto duro finché non affiora la vicenda delittuosa che coinvolgerà gran parte dei personaggi del libro, che costituiscono il cuore di una piccola comunità rurale, mostrandoli sotto una luce nuova, ribaltando buona parte delle certezze che il lettore acquisisce (o crede di aver acquisito) lungo il corso della lettura.

Una lettura che, come detto, ha ritmi inconsueti per un noir ma ha il piacevole pregio di costruire i personaggi narrandone le piccole quotidianità con la naturalezza con cui un gruppo di vecchi contadini irlandesi racconta storie e pettegolezzi di villaggio, nella calda atmosfera familiare di un pub di paese in una sera di pioggia.

E anche il lettore si trova ad abbandonare le atmosfere tipicamente noir per immergersi in una narrazione placida che disvela in una lunghissima sequenza di piccoli dettagli i personaggi e le loro peculiarità lasciando in sottofondo la vicenda centrale che assume man mano sempre più importanza e centralità nel racconto dove pochi sono i colpi di scena, anche se quello che riguarda l’adolescente che va a cercare Hooper è già di per sé un dettaglio notevole.

Non so a quanti lettori capiti ma a volte faccio fatica a crearmi un’immagine del contesto in cui si svolgono gli avvenimenti narrati e, forse, sono gli autori stessi a non dare sempre grande importanza a questo aspetto ma questo è uno di quei libri dove (avendone le capacità) potrei costruire le scenografie o scegliere gli esterni dove girare un film perché le descrizioni dei luoghi, pur non essendo noiosamente minuziose, dipingono bene gli spazi le luci e gli ambienti dove si muovono i protagonisti. Così, non vado a cercarmi le immagini del villaggio (che è reale) dove è ambientato il libro, ma preferisco tenere come sfondo ideale quelle che l’autrice ha evocato con il suo stile avvolgente che ti prende per mano e ti accompagna a conoscere tutto e tutti senza darti mai l’impressione di volerti mostrare o raccontare qualcosa che non sia degno dell’attenzione di un lettore attento o di un turista curioso.

Adolescenze difficili in un contesto che offre poco a chi ha un futuro da spendere e sagge certezze minate da un progresso troppo veloce per un luogo che vive dei ritmi della natura si fondono in un confronto intergenerazionale dagli equilibri precari a cui Cal Hooper cerca di dare una dimensione comprensibile a un’adolescente che porta su di sé ferite troppo profonde per la sua età che vanno però curate per evitare che sia la prossima vittima di un mondo che fra antico e moderno non fa sconti a nessuno.

Mauro Bossi


La scrittrice:
Tana French è nata negli Stati Uniti nel 1973 ed è cresciuta tra Irlanda, Italia e Malawi. Della sua serie incentrata sulla squadra Omicidi di Dublino, Einaudi ha pubblicato L’intruso (2018 e 2019), Il collegio (2019 e 2020), Il rifugio (2020 e 2021), Nel bosco (2020) e La somiglianza (2021). Dai romanzi Nel bosco e il successivo La somiglianza è tratta la prima stagione della serie tv Dublin Murders.