Editore Marsilio Editore / Collana Farfalle
Anno 2023
Genere Giallo
400 pagine – brossura e epub
Traduzione di Silvia Manzio
Quando un branco di renne di proprietà dell’allevatore Piera Kyrö supera il confine con la Russia, si rischia l’incidente diplomatico. In realtà Piera sogna di poter riprendere a pascolare in quei territori ora vietati e abbandonati: ha un legame particolare con quella che ritiene la sua terra.
Osservò la recinzione che segnava il confine tra Norvegia e Russia lungo il fiume Pasvik, come ricordavano i pali che tanto infastidivano Jaakoppi.
Nel mentre, oltre il confine, qualcuno sta portando avanti altre idee: riaprire il mattatoio di renne che però ha perso la certificazione europea. A chi può fare comodo una fabbrica così grande? E perché hanno bisogno dell’aiuto di Piera?
«I cani randagi aggrediscono, disperdono. Ma stavolta è diverso. Non si è mai visto che cinquanta renne attraversino tutte insieme. È come se…»
«Cosa?»
«È come se qualcuno avesse organizzato il loro passaggio…»
Klemet intanto inizia a indagare sul passato, dove è finito Pekko? Così facendo si ritrova in una storia che coinvolge trafficanti e investitori privi di scrupoli, capaci di uccidere non solo le renne per arrivare alla propria meta. Indagando però, Klemet dovrà fare i conti col proprio passato e una discendenza pesante dalla quale non riesce a fuggire.
Si massaggiò la testa, era confuso. Non riusciva a concentrarsi sapendo che Oleg lo stava cercando. Doveva affrontarlo, prendere l’iniziativa. Non c’era modo di sfuggire a Oleg Greĉko.
“I cani del Pasvik” è il quarto romanzo della serie della “polizia delle renne”, ed esce in Italia per Marsilio Editori nella collana Farfalle/I gialli. Ambientato lungo il fiume Pasvik che segna idealmente il confine tra la Russia e la Norvegia in una landa fredda e desolata, il romanzo ripercorre le lunghe vie che appartenevano agli allevatori sami, popolo ormai senza terra e che cerca di riconquistare la propria dignità. A portare avanti l’indagine ritroviamo l’ispettore Klemet Nango che dovrà nuovamente fare i conti con il proprio passato e portare a galla segreti che neanche lui poteva conoscere così approfonditamente.
In “I cani del Pasvik” è forte la tradizione, e l’autore è strabiliante nel riuscire a portare il lettore in un territorio così lontano dal punto di vista fisico e mentale: c’è una storia in quelle valli, tra le vette fredde e colme di neve, che in pochi conoscono. Ed è una storia che trova le sue origini in epoche lontane. Nel romanzo lo scontro non è solo tra due società, tra due nazioni o tra due uomini ma tra visioni diverse della vita: Klemet è uno dei tanti personaggi che deve scendere a patti con se stesso per cercare una pace che sembra non arrivare mai. E la polizia delle renne? Lo ammetto: mai avrei pensato di appassionarmi così tanto a un caso che vede delle semplici renne attraversare un confine alla ricerca di licheni migliori. Un romanzo che, con toni sempre freddi, innevati come il paesaggio, e pochi fronzoli – perché quando ci sono meno venti gradi non si perde tempo a descriverli ma a sopravvivere – lascia al lettore la grande scoperta di una storia, di un passato, che l’Occidente dovrebbe conoscere. È questo che ogni libro dovrebbe lasciarci: la conoscenza.
Adriana Pasetto
Lo scrittore:
Olivier Truc, classe 1964, giornalista francese, è da molti anni il corrispondente da Stoccolma di Le Monde. Documentarista e romanziere, con la sua serie sulla polizia delle renne, pubblicata in 17 paesi, ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali. I cani del Pasvik è il quarto romanzo della serie dedicata alla Polizia delle renne, sempre pubblicata da Marsilio Editori.