Editore Sellerio editore Palermo / Collana La memoria
Anno 2024
Genere giallo
196 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Vincenzo Barca
LZ 127 Graf Zeppelin è giunto in Brasile per continuare il suo lungo viaggio partito dalla Germania. Volare a bordo di un dirigibile non è cosa da tutti, per evitare una lunga traversata in mare nel 1933, e i suoi passeggeri sono tutti stimati professionisti, commercianti o ereditieri di una Germania che sta vivendo la genesi del Nazismo. Tra loro si trova anche Bruno Brückner, funzionario della Kriminalpolizei di Berlino, con la sua svastica appuntata perfettamente alla giacca. Ma non è l’unico passeggero che appoggia il regime di Hitler, anzi.
Mentre il viaggio sembra procedere senza intoppi, Brückner crede di riconoscere tra gli altri il volto di Otto Klein: è proprio a bordo del dirigibile che farà la sua conoscenza ed è proprio a bordo dello stesso dirigibile che il corpo senza vita di Klein verrà ritrovato. Quando Brückner inizia a investigare nella cabina della vittima viene trovato un secondo passaporto – che riporta un nome ebraico – e alcune riviste diffuse negli ambienti omosessuali di Berlino, invise dal nazionalsocialismo e anche da molte delle personalità a bordo. Alcune di loro però nascondono ben più di un segreto. Sorvolando le terre brasiliane, Brückner dovrà condurre le sue indagini in volo prima di atterrare a Rio de Janeiro, luogo in cui giustizia non sarà più fatta.
Quando si dice Sellerio si dice qualità, e questo credo sia un dato oggettivo conosciuto oramai da ogni lettore. Non fa eccezione dunque “Il crimine del buon nazista”, romanzo dell’autore brasiliano Samir Machado de Machado che è a oggi l’unica sua opera tradotta in italiano. In una ambientazione che ricorda molto le scenografie poliziesche classiche di Agatha Christie – non a caso viene anche citata nel romanzo – la quasi intera totalità dell’opera si volge a bordo del dirigibile Graf Zeppelin (dirigibile rigido costruito dalle officine Zeppelin di Friedrichshafen e conosciuto per i suoi primi viaggi transatlantici): Brückner, funzionario della Kriminalpolizei berlinese; Vöegler, medico nazista; Hay, giovane inglese e la baronessa Van Hattem, moglie di industriale vicino ai vertici hitleriani, sono i personaggi di un mistero che sconvolgerà la vita a bordo e che vedrà un enigmatico Otto Klein morire durante il viaggio verso Rio de Janeiro.
Siamo nel 1933 e in Germania Hitler ha da poco preso il potere: le rappresaglie verso ebrei e omosessuali sono iniziate da tempo e sul dirigibile i protagonisti del viaggio non perdono tempo nel voler appoggiare le idee naziste, con buona pace di chi invece non vede di buon occhio Hitler e i suoi sottoposti. L’autore, con grazia e un pizzico di ironia, riesce non solo a descrivere abilmente la mentalità, i soprusi e gli orrori del nazismo ma mette a nudo tutta l’ipocrisia e la meschinità del nazionalsocialismo tedesco.
Per una buona parte del romanzo, il lettore si trova avvolto dalle nuvole, proprio come quelle che avvolgono il dirigibile, e si lascia condurre da Brückner nelle indagini che – come appunto si vuole in un giallo classico – si svolgono in una cabina che il nostro “investigatore” occupa come se ci trovassimo sull’Orient Express.
Impossibile non ritrovarsi subito immersi nelle atmosfere che già il buon Poirot sapeva regalarci! Il crimine del buon nazista è un romanzo classico ma moderno che ripercorre la storia mondiale regalando al lettore informazioni storiche precise e puntuali e adattandole alla fiction, costruendo infine una trama che saprà donare sorprese inaspettate. La scrittura di Samir Machado de Machado è netta, pulita, priva di fronzoli e sa pennellare ritratti vividi di ambienti e personalità. Un romanzo che da oggi consiglierò a molti, aspettando e sperando di vedere presto nuove pubblicazioni.
Adriana Pasetto
Lo scrittore:
Samir Machado de Machado è nato a Porto Alegre nel 1981. È scrittore, sceneggiatore, grafico, traduttore di Conan Doyle. Ha scritto, tra gli altri, Homens elegantes (2016) e il pluripremiato Tupinilândia (2019).