Laurent Binet – Prospettive. Un’indagine criminale nella Firenze dei Medici

437

Editore La nave di Teseo
Anno 2024
Genere Thriller storico
288 pagine – brossura e ebook
Traduzione di Anna Maria Lorusso


Firenze, 1557. Jacopo Carucci, meglio conosciuto come Pontormo, pittore italiano pioniere della corrente artistica detta manierismo, viene trovato morto ai piedi del coro della basilica di San Lorenzo. L’artista stava lavorando da ben undici anni al suo capolavoro commissionatogli dal duca di Firenze Cosimo de’ Medici.
Il povero Pontormo è stato trovato esamine con uno scalpello conficcato nel cuore ragion per cui viene esclusa fin da subito la tesi dell’incidente. Si tratta di un omicidio. Per questo motivo il duca incarica il suo fiduciario Giorgio Vasari, a sua volta celebrato artista e architetto, di fare chiarezza su questa sventurata e drammatica vicenda.
Vasari, alla ricerca di un aiuto, si rivolge all’ormai anziano Michelangelo Buonarroti, esule da anni a Roma, e all’amico umanista e storico nonché priore dello Spedale degli Innocenti Vincenzo Borghini.

Fin dall’ inizio l’indagine risulta essere molto difficoltosa poiché Vasari dovrà far luce su diversi misteri probabilmente collegati tra loro che scuotono la corte di Cosimo de’ Medici: il motivo dell’assassinio del Pontormo, un quadro, sempre del Pontormo, troppo audace che sfida l’autorità del duca e un assassino che sembra essere svanito nel nulla.
A complicare ulteriormente le indagini è la situazione politica e “religiosa” in cui si trova Firenze: Cosimo de’ Medici vuole diventare, a qualsiasi costo, re di Toscana ma deve affrontare le mire della regina di Francia, sua cugina Caterina de’ Medici, alleata con un vecchio nemico del duca, il maresciallo repubblicano Piero Strozzi. Inoltre l’Europa è una polveriera pronta ad esplodere: con l’Italia contesa tra la Spagna di Filippo II e la Francia di Enrico II.

Papa Paolo IV, nato Gian Pietro Carafa, inquisitore e intransigente fautore della Controriforma ha condannato come immorali le nudità che Michelangelo ha dipinto nella Cappella Sistina e con lui tutti quegli artisti che hanno seguito e seguono le sue orme. Tra loro ci sarebbe stato anche Pontormo? Ma perché arrivare ad ucciderlo? E soprattutto quale mistero c’è dietro gli affreschi che stava dipingendo da ben undici anni e che nessuno aveva ancora ammirato?
Per tutti questi motivi la situazione a Firenze richiede discrezione, lealtà, sensibilità artistica e astuzia politica per essere risolta.

“Prospettive” è un thriller storico in forma epistolare che trascina il lettore negli intrighi della Firenze dei Medici, tra potenti senza scrupoli che tramano nell’ombra e i segreti dei più grandi artisti del Rinascimento. In una città che è il centro del mondo, dove non ci si può fidare di nessuno, tutti sono sospetti: dal macinatore di colori alla regina di Francia Caterina de’ Medici passando per i migliori pittori, scultori e architetti ciascuno dei corrispondenti gioca la propria carta.
Il finale riserva un vero e proprio colpo di scena così da non renderlo scontato, prevedibile e banale.
Molto interessante e particolarmente riuscita la scelta di Laurent Binet della forma epistolare perché rende fluente la narrazione e tiene sempre alta l’attenzione e il coinvolgimento del lettore come fosse anch’egli uno dei destinatari o, addirittura, il mittente delle missive.

A mio parere la bravura di Binet consiste nell’essere riuscito a lasciare quasi in sottofondo il delitto e l’indagine che ne consegue per dare maggior importanza al “racconto” delle vicende politiche, sociali e artistiche in una fremente Firenze di metà Cinquecento. O comunque è riuscito ad amalgamare entrambi sapientemente.
Binet riesce a portare l’interesse del lettore sulle principali ed importanti problematiche del periodo storico in questione con molta leggerezza nel senso più positivo del termine. Dagli strascichi lasciati dalla predicazione del domenicano Girolamo Savonarola in alcuni nostalgici religiosi, alle ambizioni di potere di Cosimo de’ Medici e sua cugina Caterina de’ Medici, alle alleanze matrimoniali passando per le proteste dei lavoratori delle arti per ottenere un salario minimo e per le condizioni degli artisti dopo l’ascesa al soglio pontificio di papa Paolo IV.

Non da ultimo è la grande rilevanza data dallo scrittore francese all’arte e agli artisti-maestri del Rinascimento italiano. A loro e soprattutto a Filippo Brunelleschi che ha scoperto le leggi della prospettiva, si deve il passaggio da una modo di dipingere la realtà bidimensionale ad uno tridimensionale.
Meravigliosa è la dissertazione che Binet fa pronunciare a Michelangelo sulla prospettiva. Brunelleschi quando ha scoperto le leggi della prospettiva è stato come Prometeo quando ha rubato il fuoco a Dio per donarlo agli uomini. Grazie a lui abbiamo potuto riprodurre il mondo reale così com’è. E così il pittore si è potuto credere pari a Dio: ormai, anche noi potevamo creare la realtà e dipingere il mondo a modo nostro. È la prospettiva che ci permette di vedere l’infinito, di capirlo, di sentirlo.

Benedetta Borghi


Lo scrittore:
Laurent Binet è ricercatore e professore di Letteratura in Francia. Il suo romanzo di debutto, HHhH, ha vinto il Prix Goncourt du Premier Roman ed è stato pubblicato in oltre quaranta paesi. La settima funzione del linguaggio (2018) è stato tradotto in venticinque paesi e ha vinto il Prix Interallié e il Prix du Roman Fnac. Con il suo terzo romanzo Civilizzazioni, tradotto in oltre venticinque paesi, ha vinto il Grand Prix du Roman de l’Académie française.