Editore Delos Digital
Anno 2024
Genere Giallo
38 pagine – ebook
Alle volte non c’è bisogno di tante parole. Si può concentrare un racconto e renderlo più denso attraverso la brevità di pochi gesti essenziali.
Questo secondo me è il caso di “Le compagne di Wundt”, la novella di Cecilia Zonta.
La protagonista Laura è un Pubblico Ministero, una donna stressatissima e molto provata che ci si presenta terrorizzata di aver bevuto un caffè avvelenato. Dopo la morte improvvisa e in circostanze quasi ridicole del marito, non riesce più a riposare. La preoccupazione per la figlia Alice, un po’ disorientata, un po’ in sovrappeso, un po’ misteriosa, non la lascia in pace e la rende una madre asfissiante.
Ma chissà perché, quando siamo preoccupati davvero una ragione c’è. E infatti senza un motivo apparente e senza preavvisi Laura Lepore viene chiamata ad indagare sulla morte di un compagna di scuola di Alice. Assassinata con un filo che le ha tagliato la gola. Mentre camminava verso casa. Una ragazza normale, studiosa, tranquilla. Una ragazza che era stata a scuola con Alice.
Poco dopo viene assassinata nello stesso modo un’altra ragazza. Anche lei normale, studiosa e tranquilla, anche lei era stata nella stessa scuola di Alice. Laura ora vive nel terrore che la figlia possa essere la prossima vittima. Le indagini, che conduce insieme al commissario capo Carolina Guerrieri, sono per lei una vera tortura. Troppo lente, troppo infruttuose. Non si vedono indizi, segnali. Eppure la paura e l’ansia che prova Laura non possono essere prive di fondamenti. E visto che le vittime sono ragazze più o meno coetanee di Alice, Laura si rende conto che deve indagare nel passato suo e della sua famiglia. Lo fa con una certa ritrosia, con molto dolore e molta paura, ma con determinazione.
E infatti lì si trova la chiave del mistero. Nel non detto e torbido della scuola, di un professore troppo seducente e senza troppi scrupoli, nelle pagine di un manuale di psicologia sperimentale dello studioso Wilhelm Wundt che le ragazze vittime adoravano, nelle visite ginecologiche di Alice tenute accuratamente nascoste, e in molti altri dettagli che sembravano irrilevanti.
Ma si sa, la scoperta della verità, quando la verità è maligna e assassina, può essere molto pericolosa…
E il finale di questo breve romanzo vi sorprenderà. Lo so, si dice di tutti i gialli e di tutti i romanzi. Ma in questo caso davvero, un finale così non me lo sarei proprio aspettata.
Anna Da Re
La scrittrice:
Cecilia Zonta nasce a Pavia e vive nel pavese. Dopo gli studi classici si è laureata in biologia, dedicandosi per anni alla ricerca in campo biomedico. Attualmente si occupa di sicurezza sul lavoro in Università. Appassionata di letteratura, si è focalizzata sul genere giallo/thriller/noir, soprattutto di autori italiani, di cui è instancabile lettrice. Con i suoi racconti è arrivata in finale al Giallofestival 2023-2024, al Ceresio in giallo 2023-2024 e al Corenno in giallo 2024. Un suo racconto breve verrà pubblicato nell’antologia 365 racconti thriller di Delos Digital.