Editore Clown Bianco
Anno 2023
Genere Giallo
336 pagine – brossura e ebook
In un bel romanzo in cui riesce a mischiare con successo presente e passato, arte e storia con una scrittura colta e coinvolgente, Antonino Genovese, rifacendosi alla storia del Volto Santo di Venetico, secondo la critica di mano di Pietro Strozzi, ne attribuisce invece l’esecuzione a un giovane artista siciliano, allievo a Roma della bottega del Domenichino, tal “Vincenzo Bellini” e nella sua trama gli affida l’importante ma gravoso compito della consegna al suo principesco destinatario.
Un dipinto del Volto Santo che, conservato integro per quasi quattrocento anni nella cappella a lui dedicata senza avere mai ricevuto, come da imprimatur, la concessione di essere riprodotto o tantomeno fotografato e benché solo un ristretto gruppo di esperti d’arte fosse a conoscenza del suo reale smisurato valore, verrà rubato. Ma da chi, come e perché?
Chiamati a indagare saranno il maresciallo dei carabinieri della sezione Tutela del Patrimonio, Michela Giorgi, e il suo collega Giacomo Vella, anche lui maresciallo, detto l’Islamico per la sua pseudo e ben poco praticante fede religiosa ereditata dalla madre turca. Con loro, in veste di consulente, già molto utile in una precedente indagine, l’amico d’infanzia dell’Islamico il critico d’arte e saggista Francesco Spagnolo, ma che proprio in quella occasione era diventato l’amante di Michela Giorgi. Un amore pur importante ma senza domani il loro, perché la donna già sposata aveva scelto di tornare in famiglia, soprattutto per il figlio bambino.
Ma la loro indagine si complica e non poco trasformandosi da un caso di furto in un caso per omicidio quando il professor Giordano, Professore di Educazione Artistica al liceo, ma su di lui giravano voci di traffico illegale di opere d’arte anche se non era mai stato preso con le mani nel sacco, verrà ritrovato morto, con le mani mozzate. E sotto i moncherini tranciati in apparenza in modo barbaro e dilettantesco , verranno ritrovate delle foto del Volto Santo.
Si potrebbe pertanto pensare a un omicidio di stampo mafioso collegabile a un furto su commissione, ma nonostante la convinzione del capitano di polizia posto a capo dell’inchiesta per omicidio che vorrebbe focalizzare l’inchiesta i due carabinieri, azzardando una diversa ipotesi, non ne sono troppo sicuri. Qualcosa suona stonato. E non convince il maresciallo Vella, che, continuando a ritenere il furto l’unico vero fulcro dell’indagine, scava altrove.
Ma la trama si complica ancora di più, quando anche un giovane, uno studente con la passione per l’arte, ma anche un blogger quasi a tempo pieno, scompare. Ma perché?
Un storia arricchita da un atipico scenario estivo messinese, dominato dallo scirocco e lontano da città più famose come Palermo e Catania, note roccaforti letterarie siciliane. Un territorio che diventa un punto di forza, trasformandosi quasi in protagonista di una trama che alterna alle vicende contemporanee, quelle legate al 1625, quando la peste spadroneggiava in Sicilia e intimoriva e funestava l’intera isola. Una trama che non dimentica la qualità del grande patrimonio artistico, di quella straordinaria essenza siciliana, mai abbastanza nota e celebrata. Una splendida regione divisa tra religione e realtà, tra storia e attualità, dove forse tutto potrebbe farsi possibile.
Patrizia Debicke
Lo scrittore:
Antonino Genovese, anestesista, rianimatore e algologo, dopo aver esordito giovanissimo con i tipi delle Edizioni Il Foglio, ha pubblicato i romanzi noir “Scirocco e Zagara” e “Delitti e Maestrale” (Fratelli Frilli 2022) . I suoi racconti sono inclusi in varie antologie. Nel 2019 si è classificato secondo al premio letterario “Tutti i sapori del giallo” in collaborazione con Il Giallo Mondadori. Nel 2021 si è classificato primo al concorso “GialloLuna NeroNotte” con il racconto “La morte viaggia in cartolina”, pubblicato sul Giallo Mondadori Giallo Oro n.36 di Luglio 2022. Nel 2022 ha bissato tale successo, classificandosi al primo posto con questo romanzo.