Editore HarperCollins Italia
Anno 2025
Genere Thriller
416 pagine – rilegato e ebook
Traduzione di Seba Pezzani
Daniel Silva torna con “Morte in Cornovaglia”, riportando in scena Gabriel Allon in una storia che intreccia omicidi, opere d’arte scomparse e i traffici loschi dell’élite europea. L’azione può sembrare meno incalzante rispetto ai precedenti capitoli della serie, ma Silva costruisce comunque un mondo in cui bellezza, corruzione e pericolo convivono in equilibrio precario, instabile e per questo in perenne tensione.
Gabriel Allon, ex capo dei servizi segreti israeliani e restauratore di fama mondiale, prova a condurre una vita più tranquilla. Ma la quiete dura poco. Un vecchio amico della Cornovaglia, ora detective di Scotland Yard, lo coinvolge nell’indagine sull’omicidio di Charlotte Blake, professoressa a Oxford impegnata in una ricerca sull’arte saccheggiata dai nazisti. Le sue scoperte riguardano un’opera scomparsa durante la Seconda guerra mondiale. Le indagini condurranno Allon da paesaggi rurali inglesi ai caveau blindati del Freeport di Ginevra, svelando una rete oscura fatta di menzogne, potere e segreti mortali.
La trama si basa su uno schema classico: un omicidio che ruota attorno a un’opera d’arte di valore inestimabile, con implicazioni storiche e risonanze contemporanee. Non è il romanzo più frenetico della serie, e le operazioni sul campo o i duelli tra spie sono più rari rispetto al passato. Ma questo ritmo più lento è una scelta consapevole. Silva costruisce la narrazione come un restauratore che lavora su una tela danneggiata: strato dopo strato, elimina la vernice e i falsi per riportare alla luce una verità scomoda.
Quello che colpisce non è tanto l’originalità della storia (le variazioni su questo tema non mancano nella serie), ma la precisione con cui l’autore intreccia arte, storia e corruzione. La documentazione è impeccabile, e i riferimenti reali vengono inseriti con misura. Il Freeport di Ginevra, ad esempio, non è solo uno sfondo, ma diventa un simbolo: un luogo in cui si accumulano segreti, ricchezze e silenzi.
Lo stile inconfondibile di Silva, elegante e incisivo come una lama affilata, ci guida attraverso descrizioni evocative e dialoghi brillanti, soprattutto nei ritrovati scambi tra vecchi alleati. Ritrovare volti familiari della serie è come tornare in un rifugio accogliente, mentre la sete di giustizia di Allon, che si manifesta attraverso la ricerca della verità e la salvaguardia dell’arte, continua ad affascinare.
Ho sempre apprezzato la doppia natura di Allon: uomo che ripara opere danneggiate mentre affronta le zone d’ombra del potere. Questa dualità è ancora presente, ma qui Allon appare più distaccato – quasi uno spettatore del mondo – più che un protagonista attivo. È un cambiamento interessante. Meno “furia”, più riflessione. Forse sta invecchiando, e il romanzo non lo ignora. Allon si presenta in una veste inedita: meno guerriero e più osservatore, quasi un’anima pensante che scruta le ombre del mondo. Un’evoluzione che lo rende sorprendentemente umano e vicino al lettore.
Devo ammettere che ho sentito la mancanza della tensione più classica dei primi libri. Il pericolo c’è, ma è più sussurrato che urlato. I nemici non sono terroristi internazionali ma uomini in abito scuro nascosti dietro le pareti di una galleria o all’interno di società offshore. L’adrenalina cala, il ritmo si fa più lento, in alcuni punti statico, ma la qualità della costruzione narrativa resta alta. Ritrovare personaggi noti della serie, anche solo per brevi apparizioni, è come tornare in un luogo familiare. E la costante ricerca di giustizia, attraverso l’arte e la verità, continua a lasciare il segno.
“Morte in Cornovaglia” non è un’esplosione di adrenalina, ma un’immersione profonda nelle fragilità del passato e nelle ambiguità del presente. Un romanzo che non punta all’effetto immediato, ma che svela la sua profonda risonanza con la lentezza di un’opera d’arte che rivela la sua anima a chi sa guardare con attenzione. Se amate l’arte, la storia e le trame che scavano nell’animo umano, questo è un libro che vi conquisterà con la sua eleganza e la sua sottile, inquietante bellezza. Silva, in fondo, ci offre meno una “caccia” e più uno “studio”. Non tutte le opere devono colpire al primo sguardo: alcune svelano la loro profondità solo quando ci si avvicina davvero.
Matteo Bordoni
Lo scrittore:
Pluripremiato autore regolarmente ai primi posti nella New York Times Bestsellers List, Daniel Silva ha raggiunto il successo grazie alla fortunata serie che ha come protagonista Gabriel Allon: pubblicati in oltre 30 paesi, tutti i suoi romanzi sono entrati nelle classifiche dei libri più venduti. Vive in Florida con la moglie, la giornalista Jamie Gangel, e i due figli Lily e Nicholas.