Marco Belli – Uno sbaffo di cipria. Le indagini di Vivian Deacon

8200

 

Editore Edicola Ediciones
Anno 2017
Genere Noir
144 pagine – brossura

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GLI INVISIBILI: chi sono? Sono chiamati così , di solito, quelli che …non si vedono .

Perchè fanno parte di quella ( ahimè) nutrita categoria di poveracci, siano essi mendicanti, o migranti, o gente che vive in qualche modo ai margini, e che passa inosservata. Ma se noi trasformassimo uno, anzi una, di questi invisibili in investigatore privato, quale idea migliore? Potrebbe svolgere le sue indagini senza timore che qualcuno si insospettisse – chi fa caso ad una stravagante clochard? E’ proprio questa l’idea di base del breve ed originalissimo noir di Marco Belli.

La vicenda si svolge nella città di Ferrara, con sfaccettature pure queste un po’ inconsuete. Una giovane e bella ragazza viene trovata uccisa dietro un cassonetto. Unico indizio: uno sbaffo di cipria, di quella chiara che viene usata normalmente dai truccatori a teatro. La scoperta è da parte di Vivian Deacon, una originale donna inglese di mezza età , che vive come una barbona ormai da molti anni, dopo momenti dolorosi, ed è ospitata in un pittoresco centro sociale, “Hasta la victoria”. Luogo che vede un pout pourri di ospiti : studenti più o meno giovani, vecchietti che giocano a carte, trentenni gonfi di ideali ed in attesa di una rivoluzione che forse non verrà mai. La polizia indaga e arriva presto al capolinea , identificando il colpevole in un pover’uomo, che si proclama innocente.

Anche Vivian ne è convinta ed inizia ad indagare per conto suo, ritrovando qualche guizzo di un’antica vitalità, che credeva ormai perduta. La aiuta Pietro, un simpatico e bel ragazzo conosciuto in un bar. La vicenda ruota intorno a questa indagine “diversa”, con sorprese di vario genere (buoni che si rivelano cattivi e viceversa), con colpi di scena , con immagini di una Ferrara che ci appare sotto un’altra luce….inquietante, misteriosa.

Scritto con uno stile particolarissimo, che mi ha affascinata, perchè con sfumature poetiche che non ti aspetteresti di trovare in un noir .

Sentite , per esempio, la descrizione della nostra protagonista:
“Ora il suo belletto era l’odore della strada, della pietra bagnata dalla pioggia e cotta dal sole, delle sardine sott’olio, del sudore rancido che abita vestiti rammendati da ragni spiritosi, del caffè istantaneo, della muffa misteriosa di certi interstizi del paesaggio”.

Non è speciale?

Infatti proprio ieri, parlando di questo romanzo con la mia padrona di casa- Blog, Cecilia Lavopa, dicevo che non è la quantità di pagine che fa peso, ma la sostanza. E qui di sostanza ce n’è! Vuoi per l’ottimo stile di scrittura, vuoi per il contenuto un po’ diverso, questo romanzo mi è piaciuto molto. Complimenti all’autore.

Rosy Volta

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Lo scrittore:
Marco Belli è nato a Ferrara nel 1975. Vive a Magnolina in Polesine. Insegnante, fotografo, sommelier, indagatore patafisico, assaggiatore ufficiale di grappe, passeggiatore gastronauta. Ha esordito nel 2015 con “Il romanzo dell’ostaggio” (Koi Press).