Cristina Rava – Dalla parte del ragno

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Editore Rizzoli / Collana Nero Rizzoli
Anno 2024
Genere Giallo
336 pagine – brossura e ebook


“Sì, perché nel dolore si è soli.
Si è soli sempre, anche quando si ride, ma non ci si pensa.
Nel dolore la vita si desertifica, i giorni sono disabitati e gli abbracci consolatori non consolano, le lacrime mescolate non alleviano lo sgomento”.

Ecco.
Mi basta una frase come questa, per farmi riconoscere al fiuto Cristina Rava, quella che conosco da quel lontano giorno in cui scoprii il suo primo romanzo. Era il 2007. Da quel momento non l’ho più lasciata.
Anche se nel tempo è cambiata lei, la sua vita; se il suo stile è diventato velato di malinconia, che trapela dalle sue storie, ma dà loro quel tocco in più…
Infatti non mi è più accaduto di ridere a gola spiegata come quando Ardelia preparava il Cappon magro per Rebaudengo, che ha fatto, nel tempo, un po’ il birichino…
Sono accaduti tanti fatti, persone entrate nella sua vita, altre uscite; figure ricorrenti, che noi lettori abbiamo imparato a conoscere e amare.
C’è stata la parentesi di Arturo, quel fidanzato di breve durata, che poi ha fatto una brutta fine…e finalmente, con somma gioia di noi lettrici, Bartolomeo Rebaudengo è tornato in auge. Chi ha detto che la minestra riscaldata non abbia ancora qualche lato piacevole? E saporito? Ed eccoci allora alle prese con un nuovo caso, assai intrigante fin dall’inizio.

Accade quindi che ad Albenga – il mondo di Cristina Rava , e pure di Ardelia – si verifichino alcuni fatti singolari. Prima, un noto avvocato impazzisce e corre per la città, spogliandosi nudo e farneticando frasi senza senso. Ovviamente, finisce in reparto psichiatrico.
Subito dopo, un irreprensibile medico si suicida, senza motivi apparenti.
Infine, un gelataio, molto conosciuto nella cittadina, scompare nel nulla; l’uomo non è rintracciabile, perché avverso ad ogni genere di tecnologia, a cominciare dal cellulare.

Mentre la comunità è scossa da quei fatti strani, arriva l’ultimo, e più grave: viene trovato il cadavere di una giovane e bella donna, impigliato nei rami sulla riva di un fiume, forse portato dall’ultima piena.
Il fatto non può lasciare indifferente la dottoressa Ardelia, soprattutto perché scopre che si tratta di Serafina, l’ultima amante della sua amica, la pianista Norma Picolit. La giovane donna, per qualche misterioso motivo, si era da lei finta cieca, e grande è la delusione della pianista per questo inganno, inspiegabile.
C’è un dettaglio macabro in questa morte, che scoprirete leggendo il libro. E qui partono le indagini. E le scoperte. E i momenti drammatici. Non manca nulla!

Che dire? Ogni romanzo che la Rava ci regala ci porta emozioni, suspense, trovate nuove e, perché no, simpatia. Sfido chiunque conosca queste storie nel tempo a non amare questa coppia così poco assortita – perfino in cucina hanno gusti diversi: piemontese o ligure? – eppure teneri, quando sono insieme.
Collaborativi nel lavoro, re-innamorati nella vita. Oppure innamorati lo sono sempre stati un po’, chi lo sa, e il loro è stato un allontanamento momentaneo, portato dai casi del destino. Così piace pensare alle lettrici romantiche.

La storia gialla è molto ben costruita. I colpi di scena non mancano; i pericoli sono sempre in agguato: così potrebbe succedere ai nostri eroi di trovarsi non “dalla parte del ragno” come dice il titolo, e che sarebbe la parte giusta per loro, ma impigliati nella tela!
Non ci si annoia, leggendo. Doppie vite ben celate dietro una parvenza di rispettabilità; giochi erotici portati all’estremo; menti malate; ignobili ricatti.
Infine, la perizia dell’autrice nel toccare tutti questi temi, sempre misurata, in modo sfumato, senza volgarità. La Rava ha grande capacità nel narrare i sentimenti dei suoi personaggi, mostrando empatia e introspezione profonda; soprattutto io, come lettrice, intravedo in ogni pagina la “sua“ sensibilità, che trasporta nelle persone e nelle storie che ci racconta. Consigliato, dunque? Ma certamente! Cristina Rava, alla prossima avventura.

Rosy Volta


La scrittrice:
Cristina Rava vive ad Albenga, sulla Riviera di Ponente, dove sono ambientati i suoi libri.
Dopo inconcludenti studi di medicina, ha lavorato nel settore dell’abbigliamento e successivamente in campagna, ma sempre con la scrittura come efficace salvagente per galleggiare nella vita.
Già autrice di due raccolte di racconti e di una memoria storica, tutte legate al territorio ligure, dal 2007 ha intrapreso la via del noir con alcuni romanzi pubblicati da Fratelli Frilli tra il 2006 e il 2012. Per Garzanti ha pubblicato i romanzi Un mare di silenzio (2012) e Dopo il nero della notte. Un’indagine di Ardelia Spinola (2014), entrambi aventi come protagonista il medico legale Ardelia Spinola. Nel 2021 è uscito per Rizzoli Il pozzo della discordia.