Amélie Nothomb – Igiene dell’assassino

1828


Il libro:
Editore Guanda / Le Fenici tascabili
Anno 2005
176 pagine – Brossura
Traduzione Biancamaria Bruno

La trama:

Al premio Nobel per la letteratura Prétextat Tach restano solo due mesi di vita. La stampa di tutto il mondo gli implora un’ultima intervista ma lo scrittore, feroce misantropo, si è chiuso da anni in un silenzio segreto. Solo cinque giornalisti riusciranno a incontrarlo. Dei primi quattro, il geniale romanziere si prenderà sadicamente gioco e con una dialettica in cui si mescolano logica e malafede riuscirà ad annientarli sia sul piano personale sia su quello professionale. Il quinto invece, una donna, riuscirà a tenergli testa e avere la meglio su di lui: l’intervista diventerà interrogatorio e poi duello senza respiro. Ne verrà fuori, poco a poco, un ritratto di Prétextat Tach del tutto inedito.
Dei suoi libri, quello che ho letto più volentieri. Uno spettacolare ribaltamento di ruoli tra intervistato e intervistatore. Un finale assolutamente inaspettato, con un terribile segreto che verrà svelato dalla giornalista, che condurrà il gioco, fino alla fine.
La scrittrice:
Nata nel 1967, di nazionalità belga. Figlia di un ambasciatore, ha vissuto per molto tempo in Giappone (da cui ha tratto spunto per il suo libro “Stupore e tremori”), poi trasferitasi in Cina, poi New York, Bangladesh, Europa..una donna sempre in movimento e in fermento letterario, tanto da scrivere un libro all’anno.
Personaggio eclettico, non ama i computer, né i cellulari.

Della stessa scrittrice, ho recensito Stupore e tremori, Le catilinarieDiario di rondine.
Sito: www.amelienothomb.com dove troverete una bellissima biografia.