Edward Bunker – Cane mangia cane

2582
Cane mangia cane

Il libro:
Editore Einaudi / Collana Stile libero
Anno 2005
330 pagine – Brossura
Traduzione Turchetti E.

La trama:

Dopo gli anni passati a San Quintino, Troy Cameron è un uomo consapevole che ormai per lui c’è posto solo nell'”underworld”; nemmeno la classe sociale a cui appartiene lo ha messo ai ripari dai maltrattamenti di un padre ricco professionista di Beverly Hills, ma alcolizzato e violento, che poi ucciderà rimanendo segnato per tutta la vita. Solo una cosa Troy non aveva messo in conto: il mondo della malavita è cambiato. Più che dalla follia omicida di Mac dog Mc Cain, anche se resa incontrollabile dalla cocaina, il buon senso dei criminali vecchia maniera è minacciato dalla delinquenza delle gang nere dei ghetti di Los Angeles, inselvatichite dalla droga e dall’emarginazione, ma comunque vittime dell’abbandono e della mancata infanzia.

Ho riletto questo libro, invogliata dopo aver finito “La gabbia delle scimmie” di Gischler, ricordandomi lo stile di Bunker, crudo e spietato come solo lui sa fare.
La storia è imperniata su tre uomini, legati da esperienze carcerarie, in cui nascono amicizie indissolubili, dove solo i duri sopravvivono e si creano la loro nomea. Questa li accompagnerà per tutto il resto della loro vita, anche fuori dal carcere, anche quando cercano di avere una vita “normale”. Il che, chiaramente, non avviene e si ritrovano nuovamente in un vortice di delinquenza, terribile e consapevole certezza che sia l’unico modo per sopravvivere in una società che fagocita e rifiuta. Che classifica e ghettizza, che non dà scampo. Come scritto nel romanzo, i tentativi di vivere onestamente sono frustrati da una società che nega inesorabilmente agli individui, come lo stesso Bunker, ogni diritto alla riabilitazione e alla redenzione.
E così questi tre personaggi si intrecciano e si fondono, in un crescendo di triste consapevolezza di un romanzo VERO, dall’inizio alla fine.
Fa riflettere, come fin dall’infanzia e dalle esperienze negative che si maturano fra le mura domestiche, possano marchiare e rendere amaro e tragico il futuro di ogni individuo.

Lo scrittore:
Nasce nel 1933 a Hollywood e muore nel 2005. Ha avuto un passato da criminale, ma che non gli ha impedito di diventare uno scrittore, sceneggiatore e perfino attore, ricercato da registi come Quentin Tarantino e da attori come Robert De Niro.
Sin da ragazzino conosce il riformatorio, in cui inizia a scrivere avendo ricevuto in regalo una macchina su cui digita il suo primo romanzo. Un’intelligenza fuori dal comune, Edward detto “Eddie”, sempre in fuga tra vari istituti di correzione, preso sotto l’ala protettrice di Mrs Wallis, tra gli anni ’40 e ’50, ex diva del muto che lo aiuta come un figlio, gli scrive mentre è in carcere. Tutto ciò non gli ha impedito di essere uno dei migliori scrittori di noir e da cui sono stati tratti alcuni film, tra cui “Vigilato speciale” e “Animal factory”.