Joe R. Lansdale – Bad Chili

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Bad Chili
Bad Chili

bad chili

Il libro:
Editore Fanucci (ristampa)
Anno 2011
Prima edizione con Einaudi nel 2003
256 pagine – rilegato
Traduzione Alfredo Colitto

La trama:

Hap Collins si ritrova in ospedale, dopo essere stato morso da uno scoiattolo rabbioso..e cavolo se lo era! Lui e Leonard lo hanno dovuto investire con il pick up, sparargli e ancora aveva voglia di mordere.
Ma mentre è ricoverato, si accorge di sentirsi molto solo. Stranamente, il suo amico di sempre non si fa vedere, e Hap si ritrova a guardare i piccioni sul davanzale della finestra.
Chiede all’amico poliziotto, Charlie, di fare un salto a casa sua, preoccupato di un silenzio anomalo che non è da lui. Ma l’amico non si trova. In compenso, sembra coinvolto nell’omicidio di un motociclista, Cavallo Mc Nee (non scriverò come veniva soprannominato..). Il centauro se la faceva con Raoul che, per la verità, era l’uomo di Leonard. E anche Raoul è sparito..
Leonard ne era venuto a conoscenza e ha fatto una scenata di gelosia ai due amanti. Da lì, il sospetto che Mc Nee sia stato ucciso da Leonard.
Inizia così un’indagine farraginosa, ad un ritmo indiavolato e irriverente.
Good Morning Texas! Quanta energia può sprigionare un romanzo di Lansdale? Vi basti sapere che “Bad Chili” comincia con un morso di scoiattolo rabbioso, ai danni di Hap Collins e finisce con l’evoluzione di un tornado. Ciò che viene raccontato nel mezzo è ciò che più rappresenta lo Stato del Texas, dalla sua gente, alla sua natura. E Lansdale lo descrive come solo lui sa fare:
Era una giornata appiccicosa, con un sole splendente come l’occhio di Dio e il cielo di un blu lattiginoso. L’aria odorava di prati falciati e di sudore. (….) Le nuvole navigavano sopra di noi come lillà gettati su un grande oceano tranquillo. Verso destra, c’era un torrente e lo scroscio dell’acqua sembrava il canto di una donna felice. C’era una brezza leggera e non si sentiva odore di muffa, polvere e merda di porco.
Hello? Vi ricordate che stiamo parlando del Texas? E vi ricordate che stiamo parlando di un omicidio? Allora, non fantasticate troppo sulle descrizioni di Joe e torniamo alla realtà come solo lui sa riportarci.
Filtrando tra la storia e le espressioni…diciamo così, colorite di Lansdale che, a dispetto di quanto si possa pensare, calzano come un guanto nel testo, mi rendo conto che lo scrittore punta il dito sui tasti dolenti di un Paese, di cui è originario, nel quale sono radicate mentalità ancora poco progressiste. Dove i gay sono ancora considerati mezzi uomini, da additare e da maltrattare (…”ha avuto soltanto quello che si merita”). Un Paese in cui se un bianco cerca lavoro e si ritrova in una fabbrica dove assumono operai, si sente rifiutare con il motivo che preferiscono negri e immigrati, perché costano poco e perché il modo in cui li facciamo lavorare…non è una cosa che faremmo a un bianco.”
E’ anche una terra aspra dove, a nome del progresso, si spianano terreni dove sorgono tumuli indiani (…”fanculo i loro vasi d’argilla e l’eredità culturale!”)
Fortunatamente, come mi racconta Lansdale stesso nell’intervista che ho realizzato, negli ultimi 10 anni c’è stata una contro-tendenza in Texas, ma c’è ancora molto lavoro da fare.
Forse ci vorrà l’ennesimo tornado: “Gli alberi iniziarono a cadere tutto intorno a me. Persi la torcia elettrica e fui sbattuto a terra. Poi la pioggia si fermò e l’aria si schiarì, ma quando strisciai fuori da sotto un mucchio di rami, vidi che il cielo era verde. Poi arrivò un ululato. Lo avevo già udito in passato, e mi si gelò il sangue. Il tornado.”
Per fare piazza pulita del passato, rigenerare l’aria, le mentalità e ripartire da zero. Forse..
La trama in sé stessa è assurda, divertente, pulp, volgare al limite del leggibile da parte di una donna ma, abituata al suo stile, è sempre divertente scoprire quanta fantasia e genialità può sprigionare la mente di questo scrittore. Buona lettura!
Qui la scheda del libro: http://www.fanucci.it/libro.php?id=11081

Qui l’intervista che ho realizzato: Intervista

Lo scrittore:
Difficile condensare un grandissimo lettore come Lansdale. Nasce nel 1951 e si appassiona a letture di fantascienza di Bradbury e di avventura tipo Mark Twain e Jack London. Ma spaziano davvero in tutti gli argomenti, perfino ai fumetti, ai B-movies, alla letteratura pulp.
Nel 1972 pubblica il suo primo racconto, ma la sua carriera di scrittore inizia nel 1980 Con “Atto d’amore” e da allora non si è mai fermato.
Per arrotondare intanto, fa ogni possibile lavoro: da contadino a buttafuori in locali pubblici, da bidello ad operaio di fabbrica.
Ha scritto libri di ogni genere, western, fantascienza, horror, thriller, noir. Io stessa ho letto tutti i suoi generi, ma difficile affibbiargliene uno in particolare..è bravissimo in tutti.
E’ sposato e ha due figli, Keith e Kasey, quest’ultima cantante di successo.