Domenico Cacopardo Agrò e la scomparsa di Omber

1959





Il libro:

Editore Marsilio / Collana Farfalle I gialli
Anno 2011
320 pagine – brossura
Appena uscito da Marsilio il nuovo libro di Domenico Cacopardo, scrittore di lungo corso e siciliano “doc”, di cui vi riporto la trama:
Altro caso per Italo Agrò, sostituto procuratore della Repubblica di Roma, che deve indagare sulla scomparsa di un commerciante, Omber Pagliotta, denunciata dalla figlia Alicante e dal genero. L’uomo era amico dei più alti prelati di Macerata e elargiva molti quattrini in beneficenza. Era stato sentito di recente come testimone di un’inchiesta per l’omicidio di Abramo Carpino, socio d’affari dello stesso Pagliotta. Tra l’altro, proprio all’approssimarsi del processo, la Procura della capitale si era occupata del caso, affidando le ricerche a Italo Agrò (vedasi il libro precedente “Agrò e la deliziosa vedova Carpino” edito da Marsilio Scheda libro).  Anche l’autista del commerciante, Sabino Utignaro, sembra sparito nel nulla.
Ma appena cominciano le indagini, affiora un sottobosco di affari illeciti, legati alla criminalità organizzata, ma non solo..

I delinquenti sono le persone più prevedibili che ci siano. Le più scontate e ripetitive. Basta essere attenti: osservare e osservare. E, di nuovo, osservare con attenzione.”
Italo Agrò, personaggio malinconico turbato dai ricordi e dal passato (..”la lancinante sensazione di stagioni esaurite che sarebbero state rivissute solo nella memoria, al prezzo di ricorrenti crisi di tristezza come quella che stava attraversando..”), ci conduce, attraverso usi e costumi del suo paese, la Sicilia, alla ricerca più delicata che si possa fare nei confronti di una persona così conosciuta e apprezzata, che nasconde però molti scheletri nell’armadio e, al momento della scoperta, riserverà non poche sorprese.
Passiamo attraverso i profumi dei cibi, al metodo Stanislavski e alle citazioni di Quasimodo, zigzagando tra cassate siciliane e ‘mpanatigghi,  e l’apparente freddezza del sostituto procuratore si scioglie e si trasforma nella sicilianità che ci accompagna per tutto il romanzo.
Lo si capisce, che Agrò è sì un tipo “tosto”, dalla precisione con cui ci porta all’analisi di ogni strada percorribile, che porterà alla soluzione del caso. Bacchetta i sottoposti, al bisogno, e ricorda loro quando è il momento di lavorare e quando quello di chiacchierare. Ma in fondo, si lascia anche “traviare” dalla fidanzata Roberta, con cui ha trovato quella sintonia giusta che non la trasformi da donna appassionata a donna..appiccicosa.
Nessun collegamento tra Italo Agrò e Montalbano, troppo diversi, troppo distanti. Perfino nelle fidanzate.

Ma la “sicilianità” si respira, si assapora. E Cacopardo, attraverso la sua scrittura, ci porta per mano in questa regione, con i suoi pregi e i suoi difetti. Lo stile della scrittura è scorrevole e pulito. Un romanzo apprezzabile.

“Ognuno sta solo
sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.”
(S. Quasimodo)

 

 

Qui la scheda del libro e un’interessante rassegna stampa di vari quotidiani e riviste: http://www.marsilioeditori.it/component/marsilio/libro/3170896-agro-e-la-scomparsa-di-omber

Qui l’intervista che ho realizzato: Intervista

Lo scrittore:

Nasce nel 1936 in Sicilia. Ha vissuto in varie città italiane, in base alle esigenze lavorative. E’ stato fino al 2008 Consigliere di Stato, oltre a essere stato Magistrato per il Po (Parma) e Magistrato alle Acque (Venezia).
Ha fondato l’Aspen Institute Italia, collabora con alcuni quotidiani e periodici e scrive davvero parecchi libri, tra cui una collezione di poesie nel 1982 (Polifemo e altro), fino ad approdare al personaggio Italo Agrò, sostituto procuratore, protagonista dei suoi gialli:

2001-L’endiadi del dottor Agrò
2002- Cadenze d’inganno
2003- La mano del pomarancio
2006- L’accademia di vicolo Baciadonne
2010-Agrò e la deliziosa vedova Carpino

Il sito dello scrittore: http://www.cacopardo.it/
Se avete già letto qualcosa di lui e volete raccontarlo qui, su Contorni di noir, vi aspetto!