Matthew Dunn – Spykiller

2087

 

Il libro:
Editore Longanesi
Anno 2012
pagine – rilegato con sovracopertina
Traduzione di Michele Lasvet

Trama e recensione:

Tu sei il killer dei killer, l’uomo in grado di terrorizzare tanto i nemici quanto gli alleati, l’uomo in grado di far scoppiare delle guerre e farle terminare, l’uomo che rappresenta l’arma più segreta e letale dell’Occidente. Tu sei il grande Will Cochrane. Ossia Spartan.

Will Cochrane è un agente dell’MI6, che nessuno all’interno del servizio conosce, tranne il suo referente. Will è semplicemente l’agente segreto più letale del mondo. È un uomo tormentato: orfano di entrambi i genitori, ha visto morire la madre davanti ai suoi occhi quando era poco più che adolescente. Non è soltanto una macchina da guerra: è addestrato a valutare e sfruttare le persone. E deve dare la caccia a un pericolosissimo terrorista iraniano, in un gioco mortale nel quale la fiducia è un bene raro e prezioso, il tradimento è a buon mercato e il prezzo da pagare per chi sbaglia è la vita.

Il 15 marzo 2012 uscirà per Longanesi un thriller d’esordio scritto da Matthew Dunn, ex agente dell’M16. Il suo ruolo era quello di arruolare agenti segreti, spie internazionali spesso infiltrate in ruoli governativi di spicco presso il loro paese di nascita. In una recente intervista ha confessato a Jeffery Deaver: “Quando lavoravo come spia, operavo sotto falsa identità, spesso per anni. Per questo ho scelto di scrivere con il mio vero nome, perché qualcosa del mio lavoro fosse legato alla mia vera identità. Della mia vecchia vita rimpiango soprattutto gli agenti sotto copertura che lavoravano per me. Abbiamo pianto e riso insieme, condiviso momenti terribili, ma non era mai Matthew Dunn che parlava, anche se le emozioni erano vere. Rimpiango questo più di ogni altra cosa”. Spykiller è il frutto di questi anni di esperienza sul campo. Un romanzo che fissa un canone, come è stato riconosciuto da scrittori del calibro di Lee Child e Jeffery Deaver.

Questa la trama riportata da Longanesi:
La stampa ne parla così:

«Il primo autore capace di raccontare una storia di spionaggio con il piglio del grande narratore di thriller. Magistrale»
Jeffrey Deaver

«Un grande talento, capace di combinare immaginazione e realtà in un thriller d’esordio.
DA NON PERDERE
»
Lee Child

Intrigante, no?