Definito dallo scrittore James Ellroy “Il re incontrastato del giallo scozzese”, con il romanzo “Casi sepolti” Ian Rankin vince l’Edgar Award nel 2004 e il Macallan Gold Dagger nel 1997 con Morte grezza. Il suo primo romanzo che vede come protagonista l’ispettore John Rebus, Cerchi e croci, è stato pubblicato nel 1987, e i diversi episodi della serie sono stati tradotti in ventidue lingue.
Nato a Cardenden in Scozia nel 1960, dopo essersi laureato all’Università di Edimburgo ha lavorato come vendemmiatore, porcaro, ispettore del fisco, ricercatore sull’alcolismo, giornalista musicale e musicista punk. Nel settembre del 2005 è stato nominato «scrittore dell’anno» dalla rivista GQ.
Nato a Cardenden in Scozia nel 1960, dopo essersi laureato all’Università di Edimburgo ha lavorato come vendemmiatore, porcaro, ispettore del fisco, ricercatore sull’alcolismo, giornalista musicale e musicista punk. Nel settembre del 2005 è stato nominato «scrittore dell’anno» dalla rivista GQ.
Da luglio 2013 in libreria ci sarà l’ultimo romanzo, pubblicato da Longanesi e che ripropone il personaggio dell’ispettore John Rebus, all’apparenza accantonato dallo scrittore dopo svariati romanzi che lo vedevano protagonista, con la trama che vi riporto:
Sono passati dieci anni da quando la figlia è sparita nel nulla, ma Nina Hazlitt non si rassegna. Vuole che la polizia riapra il caso, perché di un fatto è assolutamente certa: la sua Sally, che al momento della scomparsa aveva diciotto anni, non si è allontanata dalla famiglia per seguire un amore o per cambiare vita. Quando Nina si rivolge per l’ennesima volta alla sezione speciale per i crimini irrisolti, a riceverla c’è un ispettore in pensione che si è da poco aggiunto all’unità, un uomo amante delle sigarette e del bancone dei pub: il suo nome è John Rebus.
E se c’è una cosa che John Rebus non ha mai saputo fare nella sua lunga carriera è tirarsi indietro. Nemmeno di fronte ai casi più disperati, suscitando per questo – oggi come in passato – il disappunto di colleghi e superiori. A Rebus basta rispolverare vecchi faldoni e documenti dimenticati per trovare una conferma ai sospetti di Nina: altre donne, a distanza di anni, sono scomparse dalla stessa via in cui è stata vista per l’ultima volta Sally. Perché nessuno ha seguito quella pista? Forse c’è un serial killer che, nelle plumbee lande scozzesi, ha agito per anni impunito. O forse quelle giovani donne scomparse sono ancora vive, ma le loro grida di aiuto si disperdono nella nebbia che ovatta ogni cosa…
Se avete letto qualcosa di lui, passate da queste parti!